LE VACCINAZIONI VANNO A RILENTO E I DECESSI HANNO SEMPRE NUMERI ALTI

La prima grave responsabilità spetta alla Commissione Europea, che non ha saputo stipulare dei contratti, così da non consentire facili scappatoie alle case farmaceutiche che dovevano fornire i vaccini nei tempi stabiliti.

Ennio Crescella Pensieri e Riflessioni
Cilento - mercoledì 24 marzo 2021
LE VACCINAZIONI VANNO A RILENTO E I DECESSI HANNO SEMPRE NUMERI ALTI
LE VACCINAZIONI VANNO A RILENTO E I DECESSI HANNO SEMPRE NUMERI ALTI © web

È evidente che le vaccinazioni, non stanno andando come si pensava e si sperava. La colpa di questo ritardo ha molti padri e nessuno si può ritenere esente da un certo grado di responsabilità. La prima grave e solare responsabilità spetta alla Commissione Europea, che non ha saputo stipulare dei contratti, così da non consentire facili scappatoie alle case farmaceutiche che dovevano fornire i vaccini, nei tempi stabiliti, agli Stati dell'Unione. Tra la mancanza di penali, per possibili  inadempienze contrattuali e la mancanza di clausole, per blindare le forniture, la colpa della Unione Europea, è così lampante, da non ammettere giustificazioni di sorta. La seconda responsabilità, è data dalla crisi di governo, durata più di un mese, perché ha distolto, per tutto quel tempo, l'attenzione sul programma delle vaccinazioni e la colpa, in questo caso, è di chi si è divertito, in modo irresponsabile, a tenere col fiato sospeso l'intero popolo italiano. La terza responsabilità, è di alcune regioni che hanno totalmente toppato, col piano vaccinale e tra queste, la Lombardia a trazione leghista, si è distinta per la sua inefficienza nella gestione delle vaccinazioni contro il Covid. La quarta ed ultima responsabilità, è di tutti coloro, che hanno contribuito ad alimentare dubbi e perplessità sull'efficacia dei vaccini e in questa battaglia denigratoria, ci sono i no vax, i negazionisti ed anche alcuni sanitari, che hanno seminato molti dubbi tra le persone. Tralascio di dare una responsabilità (ci sarebbe tutta), allo stop di quattro giorni, dato dal governo Draghi, al vaccino Astra Zenica, solo per spirito di benevolenza verso chi è in carica da poco più di mese e con la speranza che il governo sappia rimediare, nei giorni a venire, al grave errore commesso, accelerando  con i tempi delle vaccinazioni, non appena arriveranno le nuove dosi dei vaccini.

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