A 24 anni la vita di Gerardo si è interrotta, per riaccendersi dopo due mesi e riprendersi dopo quattro anni quando ha ripreso a gareggiare sulle strade del mondo che gli è sempre stato familiare: quello dei podisti

Gerardo Piccirillo, un esempio di costanza e determinazione per ogni atleta

La vita di Gerardo, fin da bambino, è stata vissuta sempre sulle ali dell’entusiasmo sia prima dell’incidente che lo ha menomato nelle sue capacità motorie sia dopo nell’affrontare una riabilitazione che sa del miracoloso.

Sport
Cilento lunedì 08 luglio 2019
di Bartolo Scandizzo
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Gerardo Piccirillo © Unico

Nella tappa che Cilento di Corsa fa a Sicignano, del 29 giugno 2019, il settimanale Unico vuole dedicare l’articolo settimanale a Gerardo Piccirillo un uomo che solo a vederlo incedere sulle strade del circuito fa passare in secondo ordine la fatica, i dolori, le delusioni … tutto ciò che rende difficile mantenere l’impegno con se stessi di non mollare durante una gara.

La vita di Gerardo, fin da bambino, è vissuta sempre sulle ali dell’entusiasmo sia prima dell’incidente che lo ha menomato nelle sue capacità motorie sia dopo nell’affrontare una riabilitazione che sa del miracoloso.

Ultimo di 10 figli del ciabattino di Serre, predestinato sportivo in quanto appassionato di bici prendeva parte da “clandestino” alle gare che si svolgevano nel territorio vincendole anche da “clandestino” non avendo l’età giusta per farlo. In una famiglia così numerosa, però, Gerardo non poteva pretendere di avere una bici competitiva, per cui rivolse al sua attenzione alla corsa: uno sport che costava e costa ancora oggi molto meno.

Per vivere apre con un socio un “circoletto” riservato ai soci Arci ad Eboli. Ed è lì che viene raggiunto da una telefonata che lo avvisa che una sua sorella, già malata, sta peggiorando. A tarda ora, sale sulla sua automobile e parte per rientrare a casa e ricongiungersi ai suoi familiari. Durante il tragitto, perde una lentina a contatto da un occhio e con essa anche il controllo dell’auto che sbatte contro un albero e poi precipita in una scarpata. Nella disgrazia è fortunato perché pur perdendo i sensi, la sua testa poggia sullo sterzo e il clacson suona a distesa. Questo richiama l’attenzione di due contadini della zona che vanno a controllare e allertano i soccorsi. Gerardo è portato al vicino ospedale di Eboli, dove non c’è posto in rianimazione né gli danno speranze di potercela fare! Il medico di famiglia, Domenico Mennella, accorso come i suoi familiari, fa un tentativo chiamando l’ospedale di Potenza che dà disponibilità e comincia la sua corsa verso la “vita”.

Dopo due mesi esce la coma grazie alla forte tempra del suo cuore, e si domanda se potrà ricominciare a correre, nessuno gli speranze, ma lui non demorde. Appena si rimette in piedi,a costo di enormi sacrifici e intensi allenamenti ricomincia a camminare. Intanto è assunto come collaboratore scolastico a Roma, lavoro che svolge tutt’ora.

Oggi, come nel passato, è protagonista di ogni gara del circuito Cilento di Corsa. Accetta volentieri di partire con anticipo rispetto al via ufficiale della gara perché il suo passo di marcia non gli consente una velocità in grado di giungere nel tempo massimi stabilito dal regolamento. Questo, però, gli dà la possibilità di correre sempre in compagnia. Sono in tanti che lo salutano, lo incitano, si fotografano … altri, più riservati, lo abbracciano con lo sguardo, ne soppesano il passo, ne spiano gli sforzi, osservano i suoi muscoli che si torcono alla tensione dei suoi tendini … insomma una forza di volontà messa al servizio della sua voglia di essere protagonista a dispetto delle avversità.

Le coppe, le medaglie ed ogni altro riconoscimento che porta a casa al termine di ogni gara va ad ingrandire il suo palmares che non disdegna di mostrare ai bambini della scuola dove ancora è impiegato e testimone di una determinazione a lottare per continuare a farsi spazio nella vita sportiva che per molti versi da tempo coincide sempre più con la sua esistenza.

A chi gli chiede se è contento che i podisti lo salutano durante la gara, lui risponde che è ben felice di rispondere a tutti anche se la concentrazione che mette in ogni passo che fa verso il traguardo gli impedisce di riconoscerli.

A 24 anni la vita di Gerardo si è interrotta, per riaccendersi dopo due mesi e riprendersi dopo quattro anni quando ha ripreso a gareggiare sulle strade del mondo che gli è sempre stato familiare: quello dove i podisti, donne e uomini, si misurano prima con se stessi e poi con tutti gli altri in una competizione che restituisce ad ognuno di loro attimi indimenticabili di vita vissuta sportivamente.

Gerardo è un esempio che si può anche andare oltre e si può impegnarsi nello sport per agguantare la sola vita che ci è concessa e viverla senza “dubbi” anche in condizioni difficili, se non impossibili.

Per la cronaca, Gerardo Piccirilli ha completato i quattro giri in cui è articolata la gara di Sicignano del Alburni “Memorial Biagio Germano” sotto una temperatura di oltre 30° e su un tracciato tecnicamente impegnativo che si snoda per il 70% in salita.


CLASSIFICA MASCHILE

1 - Iannone Gilio

2 - Meluzio Antonio Maria

3 - Nigro Giorgio Mario

4 - Caprio Daniele

5 - Santoriello Carmine

6 - Ruggiero Armando

7 - Luce Carmine

8 - Squitieri Adolfo

9 - Iapicco Pasquale

10 - Vitolo Giovanni


CLASSIFICA FEMMINILE

1 - Ghizlane Asmae

2 - Palomba Filomena

3 - Biscardi Maria Grazia

4 - De Domenico Paola

5 - Antico Rosmary

6 - Goursand Parente Giorgia Catherina

7 - Trezza Carmen

8 - Vespoli Angela

9 - Perfetto Alfonsina

10 - Lombardi Antonietta


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