Ora la Poseidonia deve diventare attrattiva sia per la qualità dei servizi sia come luogo di incontro per la comunità che deve farla propria iscrivendosi ai corsi di nuoto o praticando l’attività libera

Riaperta la piscina a Capaccio Paestum

Il nuotare con il camminare e il correre sono i tre modi in cui l'umanità si muove nel tempo e nello spazio, saperlo fare aiuta il benessere psicofisico della persona ed il pieno sviluppo della personalità di ogni essere umano.

Sport
Cilento sabato 25 gennaio 2020
di Avvocato Giuseppe Scandizzo
Immagine non disponibile
Piscina Poseidone © Unico

L'essere umano non può considerarsi completo nel suo sviluppo fisiologico se non sa fare delle attività fisiche di base come camminare, correre e nuotare!

Una notizia passata forse un po' in sordina per la comunità di Capaccio Paestum, che comprende un bacino di utenza che va oltre i 20.000 abitanti residenti, è che da gennaio del 2020 si ha la possibilità di andare a nuotare nella piscina di proprietà del comune e quindi di tutta la collettività.

Il nuotare con il camminare e il correre sono i tre modi in cui l'umanità si muove nel tempo e nello spazio, saperlo fare aiuta il benessere psicofisico della persona e, soprattutto, aiuta il pieno sviluppo della personalità di ogni essere umano.

C'è un sacco di gente all'inaugurazione della piscina durante le vacanze natalizie occasione in cui il sindaco, Franco Alfieri, ha tenuto un breve discorso all'interno della struttura messa a servizio della comunità.

Struttura dal design moderno è attrezzata per fornire servizi e prestazioni ad ogni tipo di bagnante dai più piccoli ai più esperti.

I servizi offerti vanno dal nuoto libero, ai corsi di nuoto, in quanto per tutto il periodo di apertura della piscina in quanto è presente sia il servizio di salvataggio sia di istruttori esperti capaci di insegnare l'abc del nuoto oppure guidare chi già sa galleggiare all'acquisizione di quelle tecniche fondamentali che permettono di essere capace di destreggiarsi con piacere nell'elemento acqua. Ci vediamo tutti durante l'estate a bagnarci dentro le acque del mare cristalline delle nostre coste e magari tentare, timidamente, qualche bracciata con un atteggiamento diffidente nei confronti del mare il quale, nello stesso tempo, ci attrae per la sua infinita promessa di benessere ma pure ci respinge a causa della nostra paura recondita di non saperlo affrontare. La piscina comunale dedicata al dio della mitologia classica Poseidone, e che fa pensare a tutti noi abitanti della chora pestana al mito raffigurato sulla tomba più famosa di Paestum quella del tuffatore che allegoricamente si tuffa per passare dalla vita dei vivi a “quella” dei morti.

A me piace pensare, più utilitaristicamente, che può ben raffigurare in maniera più attuale il momento in cui ognuno di noi avrebbe diritto per salvaguardare la propria tuffandosi nella vasca e praticare quell'ora di nuoto che ci sottrae ai pensieri e al tran tran quotidiano e delle perplessità e dei problemi di tutti i giorni. In quell'ambiente, l'acqua, che ci permette di galleggiare, di nuotare, di volare, di non pensare, rilassare ad allungare a stimolare la muscolatura, ci accarezza e rinfranca tutto il nostro corpo che è connesso alla nostra anima!

Così come durante la stagione estiva la domenica e comunque i giorni di festa o di riposo ci vediamo al mare per passare qualche ora di relax, ci sediamo sul bagnasciuga, ci tuffiamo, oppure ci immergiamo lentamente nel mare, oppure semplicemente osserviamo gli altri farlo, così la piscina comunale Poseidone di Capaccio Paestum potrebbe e dovrebbe diventare un punto di incontro e di ristoro, un punto di svago e di divertimento, di diversità, di alterità. Un luogo nel quale prendere le distanze dalle regole della vita di tutti i giorni stimolati dal fatto che in piscina, nell'acqua la forza di gravità non ha senso e il linguaggio cede il posto all'unica cosa che conta: l’idrodinamicità; le mani e le braccia diventano fonte di sostegno e propulsione, così come le gambe e i piedi. Improvvisamente, tutte le regole del vivere vengono sovvertite dall'acquaticità.

Per questo la piscina pubblica deve essere non solo un luogo dove si va a nuotare o a imparare a nuotare, ma anche uno spazio di riflessione, un’area di meditazione che si traduce in un centro di sviluppo dell'intelletto.

Ecco perché la piscina comunale di Capaccio Paestum deve farsi “notare” per la qualità dell’ambiente costruito e funzionale e per la capacità di stimolare l’avvio anche di ogni attività legata all’acqua come per esempio la pallanuoto, il nuoto sincronizzato, salvamento, tuffi e tutte le discipline moderne che mano a mano si scoprono e si sviluppano.

Senza trascurare il fatto che, col tempo, possa diventare anche un luogo di aggregazione e di incontro per riposarsi e far festa in compagnia e in comunione!
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