il 22 aprile 2024 l’ospedale di Roccadaspide ha aperto le porte a cittadini, curiosi ed a una folta delegazione di sindaci della Valle del Calore.

Roccadaspide, aperto l’Ospedale di Comunità con la “Centrale Operativa Territoriale

De Luca: "cambiammo subito verso e immaginammo un piano in grado di ridare i servizi assistenziali in ogni provincia della regione. Roccadaspide e Agropoli furono salvati dalla chiusura. Oggi siamo qui per allargare l'orizzonte"

Sanità
Cilento lunedì 22 aprile 2024
di Bartolo Scandizzo
Vincenzo De Luca, Gabriele Iuliano, Gennaro Sosto, Girolamo Auricchio
Vincenzo De Luca, Gabriele Iuliano, Gennaro Sosto, Girolamo Auricchio © Settimanale Unico

L'Ospedale di Comunità è una struttura sanitaria di ricovero della rete di assistenza territoriale e svolge una funzione intermedia tra l’assistenza a domicilio e il ricovero ospedaliero. Ed è in questa ottica che il 22 aprile 2024 l’ospedale di Roccadaspide ha aperto le porte a cittadini, curiosi ed a una folta delegazione di sindaci della Valle del Calore.

Infatti, ad un piano “disabitato” dell’ospedale di Roccadaspide sono stati allestiti 20 posti letto grazie ai fondi “residui” previsti dall’ art 20 della legge n° 67 dell’11 marzo 1988 e successive modifiche.

In seguito, i posti potranno raddoppiare!

La spesa sostenuta dall’ASL di Salerno è di un milione di Euro destinati all’accessibilità, alla cura e all'assistenza sanitaria. Si tratta di una struttura intermedia tra la cura a casa del paziente e il ricovero ospedaliero. Questo eviterà di ingolfare il pronto soccorso e, allo stesso tempo, di alleggerire il peso delle famiglie che non sono nelle condizioni di fare assistenza a propri cari in caso di inabilità parziale o totale a provvedere a sé stessi. Inoltre, la struttura dovrebbe facilitare il disbrigo degli adempimenti relativi ad analisi, accertamenti radiologici e visite specialistiche che, di solito, rendono la vita difficile a medici di base, ad amici e parenti dei bisognosi di assistenza.

Il direttore dell’ASL, il Dott. Gennaro Sosto, ha sottolineato l’importanza dell’aver voluto avviare la sperimentazione di questo tipo di assistenza in ambiente protetto proprio a Roccadaspide che si trova a “ridosso” di un’area interna che comprende oltre 30 piccoli borghi.

 È il primo Ospedale di Comunità che viene aperto in Campania, altri ne saranno messi in cantiere non appena saranno sbloccati i fondi destinati alla Regione da parte del Governo nazionale. “Nell’ospedale sarà operativa anche la Centrale Operativa Territoriale (COT), un 118 potenziato.

 Qui arriveranno le richieste di ricovero dalle “Botteghe di Comunità” che saranno attivate in ogni singolo comune del comprensorio che dovranno, da parte loro, mettere a disposizione locali adatti alla prima accoglienza. In ogni “bottega” sarà attivata una unità territoriale composta da un infermiere\a e un\a assistente sociale che dovrà farsi carico di valutare e decidere quale sia la scelta da fare in base ad una valutazione di massima del caso.

Prima dell’intervento del Dott. Sosto, ha introdotto i lavori Gabriele Iuliano, il sindaco di Roccadaspide. Iuliano ha rivendicato l’importanza che il presidio ospedaliero ha avuto, ha e, ancora di più, avrà per l’intera Valle del Calore. Il sindaco ha rifatto la storia recente e remota dell’ospedale e ha ringraziato pubblicamente Vincenzo De Luca per l’impegno e la determinazione che ha profuso al fine di ammodernare e tenere in vita il presidio ospedaliero.

A seguire, c’è stato l’intervento di Girolamo Auricchio, vicesindaco e presidente del progetto Snai (Strategie Aree Interne) che con l’apertura dell’Ospedale di Comunità è “parente” stretto.

Anche l’ex sindaco e amministratore di lungo corso, ha dato atto al fatto che, se non fosse stato per De Luca, l’ospedale di Roccadaspide non avrebbe avuto “futuro”.

Auricchio Ha inoltre sottolineato di come le vicende politiche che si sono susseguite in regione Campania hanno sempre trovato l’intera comunità della Valle del Calore schierata a difesa del diritto alla salute difendendo con ogni mezzo il presidio ospedaliero. Il vice sindaco ha ringraziato i sindaci del comprensorio, fasciati con il tricolore, schierati nelle prime file della sala conferenze. Nelle terze e quarte file sono seduti medici e cittadini, altri ancora sono in piedi a fare corona … quelli che la sala non riesce a contenere sono in ascolto trovando posto nel corridoio che porta alla sala!

L’intervento di De Luca è diretto e “liscia” il pelo ad un pubblico decisamente dalla sua parte: “l’Eredità di macerie che ereditammo al nostro arrivo nel 2017 a palazzo Santa Lucia, sede della regione Campania, è storia passata! Gli ospedali di Roccadaspide e Agropoli erano già sulla via dell’estinzione. Al nostro arrivo cambiammo subito verso e immaginammo un piano in grado di ridare i servizi assistenziali in ogni provincia della regione. Anche Roccadaspide e Agropoli furono salvati dalla chiusura … Oggi siamo qui per allargare l’orizzonte di questa struttura e lo facciamo convinti che è giusto, oltre che doveroso.”

Poi De Luca ricorda che, in quel tempo, “trovammo 9 miliardi di euro di debito che oggi abbiamo azzerato. Oggi, non appena ci saranno dati quello che ci spetta, e cioè i 6 miliardi di Euro che il governo sta ritardando ad erogare per metterci in difficoltà, partiremo con il piano per garantire anche nella nostra regione condizioni economiche tali che riescano a trattenere medici e infermieri che sono già sul piede di partenze attratti dalle maggiori offerte economiche delle regioni del Nord.

De Luca non poteva non lanciare l’avvertimento che la madre di tutte le battaglie sarà quella contro l’autonomia differenziata … l’idea è quella che tende a dare di più a chi già ha e togliere molto a chi già fa fatica a stare al passo con le altre regioni nei servizi sanitari, nell’istruzione, nell’assistenza agli anziani nella difesa dell’occupazione lavorativa …

“Parola d’onore e in nome della giustizia!” con queste parole De Luca promette che farà di tutto per evitare lo sfaldamento dell’Italia.

La lunga “marcia” che Il presidente De Luca ha deciso di intraprendere per ri-candidarsi a presidente della Regione Campania nella primavera del 2025 è già partita …

Non lo fermeranno né la legge che pone il limite al terzo mandato per presidenti e sindaci di grandi regioni e città, che il consiglio regionale della Campania non ha recepito (come il Veneto per Zaia), e come il codice che il Partito Democratico si è dato e che suoi iscritti\candidati dovrebbero rispettare.

Il dado è tratto! Solo un “miracolo” potrà evitare una lotta “fratricida” che costringerà gli elettori a scegliere tra De Luca e un candidato contrapposto a lui, individuato dal Partito Democratico, e quello scelto dalla coalizione del Centro Destra.

Ma questa è tutta un’altra storia … Anzi la stessa, quella di sempre!

Lascia il tuo commento
commenti
Le più commentate
Le più lette