Nel silenzio generale parlano balconcini, piccole scale. Le macchine devono fermarsi perché gli le spazi sono pensati per camminamenti al riparo dalle persone, verso punto più in alto, oppure nel quale un qualche urbanista potrebbe leggere il cliché dello snodo del potere: la chiesa che sembra guardare il paese come nume tutelare, ma intanto controlla la vallata fino al mare. Sono andata a Bosco per la prima volta quest’estate in un pomeriggio di una domenica di agosto, quando sarebbe stato più normale essere a punta Licosa o a Velia: l’invito veniva da amici troppo cari perché potessi rifiutare. Per fortuna!…
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