di Laura Cuozzo
Festival “Noi Siamo la Montagna” – Quinta Edizione
80 Voglia di Conoscerti – Sant’Arsenio e i Briganti
Novità: 80 Dialetti e La Ruota dei Dialetti
Il Festival “Noi siamo la montagna” giunge alla sua V edizione, patrocinato moralmente dall’Associazione Anspi “Passo dopo Passo” di Don Aniello Panzariello, dai Comuni visitabili del Cilento, dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Monti Alburni, e sottoposto al vaglio dei Patrocini Morali dei Ministeri del Turismo, della Cultura e della Disabilità.

Il festival è ancorato, tramite l’attivista volontaria Agenda Onu 2030 Laura Cuozzo, agli obiettivi:
- Goal 4: Povertà educativa
- Goal 5: Parità di genere
Dal 2021 a oggi, questo contenitore di idee e progetti ha sviluppato numerosi format, tra cui:
- “Vallo città delle donne” (ora “Rinasco Donna”)
- “80 voglia di conoscerti” – Turismo prossimale infantile
- “80 dialetti” e il gioco “La Ruota dei Dialetti”
80 Voglia di Conoscerti

Si tratta di un tipo di turismo rivolto ai bambini residenti dai 6 ai 12 anni, accompagnati dai genitori, per far visitare sei comuni o frazioni l’anno del Parco del Cilento. I comuni sono selezionati tramite un gioco-pesca e l’iniziativa è legata alla teoria sociologica dell’appopolamento a medio-lungo termine.
Dal 2021, 25 comuni e frazioni sono già stati esplorati con mamme e bambini, seguendo percorsi:
- Storici e artistici
- Museali e religiosi
- Aziendalistici e paesaggistici
- Legati alla biodiversità
80 Dialetti & La Ruota dei Dialetti
Nato nell’estate 2024 con un visual storytelling sul dialetto di San Biase e il rito del pane, il format “80 dialetti” prevede:
- Laboratori di studio e ricerca smart delle parlate locali ascoltate durante i viaggi prossimali
- Recupero dell’identità cilentana nelle aree depresse soggette a spopolamento
- Video, interviste agli anziani, storytelling con cultori del dialetto
Il gioco didattico “La Ruota dei Dialetti” (copyright) è in valutazione per un finanziamento e coinvolge linguisti, studiosi del dialetto, scrittori locali, registi, attori di commedie e cittadini custodi dei vernacoli.
Il gruppo “Salviamo il Dialetto Cilentano”
“80 dialetti” e “La Ruota dei Dialetti” nascono dal gruppo “Salviamo il dialetto cilentano”, creato da Laura Cuozzo nell’ottobre 2024 su ispirazione del suo professore Giuseppe Palladino.

Dopo aver collaborato con diversi laboratori culinari e fitoterapici in vari comuni, Laura Cuozzo si è dedicata esclusivamente al lavoro sui dialetti per bambini e ai format già avviati.
Volontariato e sostegno
In cinque anni sono stati realizzati 43 laboratori gratuiti, autofinanziati per il 95% da Laura Cuozzo, funzionaria statale.
Il lavoro di squadra e il networking hanno permesso di unire persone e professionisti accomunati da amicizia, lealtà e resilienza.
L’obiettivo è ottenere un sostegno istituzionale per ampliare l’impatto e arginare lo spopolamento, valorizzando le nuove generazioni come ambasciatrici della bellezza del Parco del Cilento.
Criticità e appello
Laura Cuozzo sottolinea la necessità di:
- Maggior vigilanza sul volontariato effettivo
- Supporto alle idee brillanti
- Sportelli di start-up e accompagnamento progetti
- Clima di collaborazione e sana emulazione

Ultimo laboratorio – 12 agosto, Biblioteca di Novi Velia
In preparazione al viaggio prossimale a Sant’Arsenio, Polla e Atena Lucana (17-18 agosto), si è svolto un laboratorio con:
- Merenda tipica (“frisiddi co pummarole” e “panedde prene”)
- Gioco costume “Mi vesto da brigante”
- Creazione di una filastrocca clandestina in dialetto guidata da Barbara Amorelli, con traduzione di Anna Fatigati
Filastrocca clandestina
(testo integrale in dialetto)
Filastrocca r’i briandi
‘U primo briande:
-Psst! Chi scrocchia? Chi face ‘nu passo?
So’ io, Ciambraneura, so’ carúto ‘ngopp’a ‘nu masso.
‘U secundo briande:
-Shh! So’ Spaccaterra, cc’a giacca storta. Facimm’ priesto… ‘a notte é corta.
‘U terzo briande:
-Cra cra! ‘U cuorvo canda.
Citto! ca ‘sta terra è tanda.
‘U quarto briande:
-Tac tac! ‘Na nocca sbatte.. tre colpi e via a cumbatte.
‘U quindo briande:
-Puff.. è sparúta ‘a uàrdia ‘ngopp’u ponde.
Jammo uagliù ..nui simo prondi.
Tutti li briandi :
-Citto citto ind’a ‘sti spini, parlamo ccu segni ca nu ‘nduvini.
-Briande vero mai cummanna, chi capisce n’addummanna.
Poesia in dialetto – “Suspiri re Briante” di Rosa Pinto
Uno, roie e tre
circhi nu ricco e truovi amme’,
so’ nu briante inta e terre re’ u re,
ruppio pugnale, accetta re’ petra.
Cu fuoco appiccicato ca face ra lanterna,
a luna fore e a paura int’ o core,
a morte’ mbacci e’ na vita senza ‘ na traccia.



