Sabato 3 maggio 2025 le Passeggiate culturali nel Cilento organizzate da Stella del Sud e Cilentour hanno fatto tappa a Cuccaro Vetere. Grazie alla collaborazione del Comune e della Pro Loco di Cuccaro Vetere il bus, partito da Paestum e da Agropoli, ha portato turisti e curiosi alla scoperta di uno scrigno di storia, natura e tradizioni del Cilento interno, in un intreccio di natura, cultura e comunità.
In un viaggio tra vicoli storici, chiese dal fascino medievale e tradizioni secolari, ho presentato il mio libro Mirari, un romanzo che narra il Cilento, avvolta dalla natura incontaminata di un territorio ricco di fascino: Cuccaro Vetere.
L’autobus ci ha fatti scendere nella Piazza intitolata ad Antonio Valiante, avvolti da un panorama ci ha affascinati per la sua bellezza mozzafiato. La passeggiata culturale, organizzata con cura perché potessimo esplorare e apprezzare il patrimonio culturale, storico, artistico e naturalistico del paese, si è rivelato essere molto più di una camminata immersi nel patrimonio naturalistico e architettonico del centro storico, ma un itinerario ben strutturato con visite a luoghi di grande interesse che hanno permesso di cogliere la ricchezza culturale del luogo e di interagire con la comunità.

Il primo luogo ad essere visitato è stata la Cappella del Legno Santo. Edificio religioso di origine basiliana, la piccola cappella si affaccia sulla piazza principale, di fronte al belvedere che spazia da Capo Palinuro al Golfo di Policastro. Al suo interno, in una stauroteca seicentesca, è custodita la Reliquia del Legno Santo. La storia della Santa Reliquia si intreccia a quella del Convento di San Francesco, fondato nel 1333 dai monaci. Si narra che un gruppo di monaci fece sosta a Cuccaro Vetere per far riposare i muli, che trasportavano arredi sacri. Uno dei muli si rifiutò di proseguire il cammino, e rimase immobile in ginocchio. I monaci gli tolsero il carico per farlo riposare, ma il mulo si rifiutò di muoversi. Controllando il carico, i monaci rinvennero una reliquia della Croce di Cristo. Decisero quindi di edificare il Convento in quel luogo. Quando il convento cadde in rovina la Santa Reliqua fu portata al sicuro in un luogo sacro, e adesso si trova nella Cappella che dal Legno Santo ha preso il nome.



Una bolla papale del 22 febbraio 1330 di Papa Giovanni XXII attesta il rinvenimento della Reliquia Santa, oggi custodita nella Cappella del Legno Santo. Il Convento Francescano, che in tempi recenti è stato ristrutturato nel pieno rispetto della storia del luogo, come abbiamo potuto verificare nella visita guidata, è sede oggi di una struttura ricettiva, un’experience hotel che accoglie ospiti provenienti da tutto il mondo. Altro suggestivo luogo sacro visitato è stata la Cappella di Sant’Antonio, fondata nel 1679. Nel borgo cilentano profondamente legato alle Ancelle di Santa Teresa del Bambin Gesù, la Chiesa di San Pietro Apostolo, Patrono di Cuccaro Vetere, meraviglia per il suo splendore. Un’ imponente chiesa barocca costruita nel XVIII secolo, un vero gioiello architettonico con quadri del ‘700, statue lignee e un organo a canne.
Dopo un pranzo in baita con il cibo della tradizione cilentana, il viaggio in bus ci ha portati in alta montagna, nel bosco, in una verdeggiante località denominata Acqua delle conche: un suggestivo paesaggio, una zona attrezzata con panche per pic nic, in cui affascinano le sorgenti d’acqua e un terreno che in primavera è ricoperto da un lussureggiante prato verde Questi monti si collegano al Sacro Monte, al Gelbison, in un percorso antico, quello dei monaci basiliani. E ai monaci basiliani si deve la pianta rappresentativa di questi luoghi, la castagna. Con la farina di quella che viene definita la farina dei poveri, e che io anche in precedenti occasioni mi ostino invece a definire ‘farina di montagna’, nobile e dignitosa al pari della farina di grano, a Cuccaro Vetere si prepara la pastorella: il rinomato dolce del territorio che, dopo la presentazione del mio libro, ci è stato fatto assaggiare, insieme ad altri squisiti dolci preparati dagli abitanti di Cuccaro Vetere.
La passaggiata culturale a Cuccaro Vetere è stata un’occasione unica per scoprire la storia, la tradizione e l’accoglienza di un affascinante borgo del Cilento e per immergersi nel patrimonio culturale di questa antica e nobile terra.
