C’è un vento diverso che soffia tra le montagne di Piaggine, piccolo borgo dell’entroterra cilentano, incastonato ai piedi della vetta del Monte Cervati (1.899 m s.l.m.), che sovrasta con la sua presenza imponente e silenziosa.
Non è solo l’aria pulita dei mille metri d’altitudine. È il respiro lento e ostinato di una terra che vuole tornare a vivere.
Ed è qui, proprio a Piaggine (SA), che Pasquale Di Perna, ingegnere con radici profonde e visione lucida, ha scelto di non partire, ma restare per costruire.
“Non aspetto che qualcosa cambi: preferisco essere io il cambiamento.”
Dove altri vedevano solo abbandono, lui ha visto una chiamata alla responsabilità.
Con coraggio e determinazione, ha scelto di investire nel suo territorio, nei prodotti locali di alta qualità, credendo che il vero sviluppo delle aree interne passi attraverso la valorizzazione delle eccellenze che nascono da una terra viva e autentica.
Ha acquistato terreni lasciati a se stessi da oltre quarant’anni, li ha ripuliti con pazienza e cura, e ha ridato voce alla terra. Non è una favola, è il principio di una rivoluzione possibile.
“Credo che l’agricoltura, quella vera, possa diventare un atto rivoluzionario. Qui in montagna coltivare è più difficile. Ma ogni piantina che resiste è una lezione di dignità.”
Nasce così l’Origano del Cervati, coltivato a oltre 1.000 metri di altitudine, su terreni esposti alle brezze pure e carichi di storia delle falde del Monte Cervati. Questo origano, cresciuto in un ambiente incontaminato e in un clima montano più rigido rispetto a quello collinare o pianeggiante, sviluppa un aroma molto più intenso e penetrante. Il freddo e la maggiore escursione termica, insieme ai terreni ricchi di minerali, danno vita a una pianta più robusta, dal gusto deciso e profondo.
Lontano da qualsiasi fonte di inquinamento, l’origano di montagna porta con sé un’altissima purezza. La sua qualità si riconosce al primo profumo: selvatico, aromatico, vivo. Non è solo un ingrediente, ma un frammento autentico di natura. A questo si aggiungono le sue note proprietà benefiche: antibatterico, antinfiammatorio, digestivo. È un alleato del benessere, come ci insegna da secoli la tradizione popolare, oggi confermata anche dalla scienza.
Ogni raccolta è fatta a mano, con attenzione e rispetto. Nessun meccanismo industriale, nessuna fretta. Ogni mazzetto viene selezionato manualmente, a dimostrazione di un’agricoltura che non ha fretta di arrivare sul mercato, ma ha a cuore la qualità e l’autenticità del prodotto finale.
Ma quella di Pasquale Di Perna non è solo un’attività agricola.
La sua azienda agricola a Piaggine è diventata una sfida contro lo spopolamento e contro l’abbandono. Una sfida quotidiana, concreta, ostinata. Un esempio di come si possa ricostruire, passo dopo passo, ciò che sembrava perduto.
“La mia azienda non coltiva solo piante: coltiva futuro. Punta al rilancio del Cilento, restituendo dignità al lavoro agricolo e valore alle nostre terre alte.”
“Credo che non si possa parlare di futuro senza avere il coraggio di investire per il rilancio delle zone interne del Cilento. Se non lo facciamo noi, chi dovrebbe farlo?”
Con l’esempio, e non con le promesse, ha riportato attenzione sul territorio, ha acceso una nuova narrazione: quella di chi non si arrende, ma resiste, innova, crede.
“Non possiamo più permetterci di perdere un altro giovane. Ogni persona che resta è un investimento sul domani. Ogni raccolto, un atto di fiducia.”
In un Cilento che si svuota, lui pianta.
Nel silenzio di chi fa, più che di chi parla.
“Il mio origano cresce in alta montagna. Come il mio spirito, non si piega mai.”
Mentre il mondo corre altrove, Pasquale Di Perna resta a Piaggine coltivando futuro con coraggio e visione.
La sua azienda agricola non coltiva solo origano: coltiva una visione, una speranza, una strada nuova per far rifiorire l’anima delle zone interne del Cilento.