Giornate del Patrimonio Cilentano – 24, 25, 26 ottobre – Palazzo della Cultura
di Marisa Russo
Nella cartina geografica, in questa mia visione personificata, il Cilento richiama, con sguardo attento dal discusso Monte Stella, alle sue bellezze e alle sue problematiche.
L’iniziativa, ideata e curata dal professore Aniello Amato, ha l’intenzione di riflettere sul Patrimonio cilentano in prospettiva interdisciplinare e secondo studi provenienti da vari settori umanistici: Sociologia, Dialettologia, Antropologia, Storia, Arte e Archeologia.

In particolare, saranno organizzate giornate di studio, contrassegnate dalla partecipazione di studiosi e ricercatori del mondo accademico e indipendente, e serate incluse nel Festival dei Dialetti Cilentani.
Non mancheranno eventi di varia attrattiva con canti, balli, musiche, poesie, mostre d’arte e sketch teatrali in dialetto locale.
Programma delle Giornate
Venerdì 24 ottobre – ore 17
Inaugurazione della Mostra d’Arte “Volti, borghi e paesaggi del Cilento”, con l’intervento della giornalista Marisa Russo.
Seguirà un ricordo in onore di Giovanni Bianco a cura di Franco Formisano e Lidia Ametrano, e poi spazio al dibattito sul Patrimonio cilentano, con gli interventi di:
- Aniello Amato (dialettologo e storico),
- Luigi Leuzzi (antropologo),
- Pasquale Martucci (sociologo),
- Giusi Del Giudice (direttrice del Polo Museale di Moio della Civitella).
Sabato 25 ottobre
Un reading di poesie in dialetto e in italiano, aperto a chiunque desideri partecipare.
Domenica 26 ottobre
Serata teatrale, con sketch e monologhi messi in scena da varie compagnie amatoriali cilentane, e chiusura della mostra artistica sul Cilento.
Obiettivi del progetto
Il format ha lo scopo di attuare l’articolo 3 del programma “Europa Creativa 2021-2027”, relativo al sostegno dei settori culturali e creativi dei Paesi dell’UE, che sancisce la salvaguardia, lo sviluppo e la promozione della diversità culturale e linguistica dell’Unione Europea e del patrimonio culturale.
Questo progetto nasce con l’intenzione di riflettere sul patrimonio cilentano in prospettiva interdisciplinare e secondo studi provenienti da vari settori.
I dialetti cilentani
I dialetti cilentani sono tra i più complessi a livello strutturale di tutta la Campania, discostandosi dal modello linguistico napoletano per molti aspetti.
Nel Basso Cilento si riscontrano fenomeni vocalici misti e di difficile classificazione, secondo le categorie fissate da Giovambattista Pellegrini (1977): vi si trovano sistemi di tipo siciliano, galloitalico, panromanzo e marginale, ossia di tipo rumeno.
Collaborazioni e protagonisti
Il progetto si avvale della collaborazione di:
- Comune di Vallo della Lucania,
- Istituto Musicale Goitre e omonima associazione,
- Comunità Montana “Gelbison e Cervati”,
- Kairòs, canale YouTube di cultura giovanile e cilentana,
- e del presentatore Angelo Cortazzo.
La canzone portavoce del progetto è “Chesta è la tèrra mia”, cantata da Antonietta Speranza del gruppo Oros Mediterraneo, tratta dall’omonima poesia di Giuseppe Liuccio.
Un richiamo per il territorio
Le Giornate del Patrimonio Cilentano rappresentano un invito alla riscoperta delle radici, dei linguaggi e delle forme artistiche che costituiscono l’anima del Cilento.
Attraverso arte, musica, teatro e dialetto, il progetto celebra la ricchezza identitaria di una terra che non smette di ispirare, raccontare e unire.