Pin, un ragazzino, protagonista del libro di Italo Calvino: “Il sentiero dei nidi di ragno”

25 aprile, l'Italia è libera

I partigiani non erano un esercito vero e proprio, ma erano civili che si armavano come potevano e si riunivano in gruppi per attaccare in ogni modo il nemico.

Attualità
Cilento giovedì 25 aprile 2024
di La Redazione
Il volo della libertà
Il volo della libertà © Settimanale Unico

Il 25 aprile del 1945, ormai da 79 anni, è un giorno speciale per Italia e soprattutto per Milano...è la festa della Liberazione! 

La Festa nazionale del 25 aprile ricorda a chi lo ha vissuto e a voi ragazzi, il giorno in cui, nel 1945, Milano veniva liberata dai nazisti e dai fascisti. 

Il 25 aprile rappresenta il nuovo inizio dell'Italia democratica, libera e repubblicana. 

«Forse non farò cose importanti, ma la storia è fatta di piccoli gesti anonimi, forse domani morirò, magari prima di quel tedesco, ma tutte le cose che farò prima di morire e la mia morte stessa saranno pezzetti di storia, e tutti i pensieri che sto facendo adesso influiscono sulla mia storia di domani, sulla storia di domani del genere umano». 

A pronunciare queste parole è Pin, un ragazzino, protagonista del libro di Italo Calvino: “Il sentiero dei nidi di ragno”. 

Pin è povero, e sta soffrendo durante la Seconda Guerra mondiale ma non è povero di coraggio e di voglia di fare qualcosa, anche di piccolo, per il suo Paese e per porre fine alla  guerra, al fascismo e al nazismo. 

Pin è un personaggio di fantasia, ma nulla sarebbe stato possibile se, come lui, non fossero stati in tantissimi a credere di poter far qualcosa unendosi insieme in quella che è stata chiamata la lotta di Resistenza. 

Chi combatteva nella Resistenza era un partigiano. 

I partigiani non erano un esercito vero e proprio, ma erano civili che si armavano come potevano e si riunivano in gruppi per attaccare in ogni modo il nemico. 

Le loro azioni si affiancavano a quelle consistenti degli eserciti alleati e uniti riuscirono a vincere. 

Tantissimi italiani, donne, uomini e bambini, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 decisero di lasciare le loro case o disertarono l'esercito per unirsi alla causa partigiana e contrastare l'occupazione nazista dell'Italia e il Governo fascista. 

Per i successivi due anni, fino alla fine di aprile del 1945, questi ribelli combatterono in ogni modo possibile l'occupazione dei tedeschi. 

Era gente comune, con poche armi, che già soffriva le penurie della guerra, eppure è riuscita a "resistere". 

Ecco perché il 25 aprile è una data importantissima per il nostro paese, un modo per ringraziare il sacrificio di tanti italiani. 

I partigiani infatti hanno spesso pagato la loro resistenza al regime fascista perdendo la vita.

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