Unico Patrimonio n.5.

Monti Reatini Consapevoli della necessità di associarsi

Amatrice, Accumoli, Antrodoco, Ascrea, Belmonte in Sabina, Borbona, Borgorose, Borgo Velino, Castel di Tora, Castel Sant’Angelo, Cittareale, Collalto Sabino, Collegiove, Concerviano, Fiamignano, Leonessa, Longone Sabino...

Unico patrimonio
Cilento lunedì 25 marzo 2024
di La Redazione
Monti Reatini
Monti Reatini © Unico

L’obiettivo della strategia è quello di trattenere gli attuali residenti, assorbire nuova residenzialità dalle aree limitrofe, in particolare da Roma, rendere permanenti i flussi in entrata esterni “occasionali” (richiedenti asilo e professionalità a supporto della ricostruzione delle aree terremotate). Dal rischio di una definitiva rassegnazione ad un contesto depauperato in termini socioeconomici, carente di offerta pubblica in settori decisivi, con il sisma che aggrava ulteriormente le criticità del sistema, attraverso l’azione pubblica si tenterà di:

·       accelerare i tempi di spostamento per quanto riguarda la mobilità sia interna che esterna all’Area;

·       migliorare gli standard di sicurezza sulla viabilità interna;

·       ridurre i tempi di risposta per le emergenze sanitarie;

·       migliorare il livello qualitativo dei servizi socio-sanitari erogati in ADI;

·       aumentare il numero di iscritti nelle scuole primarie e secondarie di primo grado;

·       migliorare le performance di apprendimento degli studenti;

·       incrementare i flussi turistici;

·       incrementare il tasso di natalità e di vitalità52 delle iniziative imprenditoriali;

Gli interventi sull’asset “mercato” si concentreranno su due aree di specializzazione e cioè: agrifood e bioeconomia.

Inoltre, sono state individuate le filiere ad alto potenziale di crescita e ad effetto trainante su altri settori: bosco-legno agganciata alla bioedilizia e alla messa in sicurezza del territorio; agroindustriale agganciata al benessere alimentare; acque agganciata all’ingegnerizzazione dell’offerta turistica.

I risultati attesi sono:

·       accelerazione del ricambio generazionale nei settori di riferimento (agroindustriale, zootecnico, ittico, turistico, forestale), agevolato dall’ introduzione di corsi di formazione superiori e/o specialistici allineati alle esigenze formative del territorio e alle sue vocazioni produttive;

·       creazione di reti tra imprese ed operatori dell’innovazione a vantaggio della strutturazione e della diversificazione aziendale, dell’accorciamento del gap tra livello di produzioni effettive e potenziali, dell’apertura verso nuovi mercati e dell’inserimento dei prodotti/servizi offerti in reti più lunghe;

·       incremento dell’offerta di servizi e pacchetti turistici integrati e destagionalizzati e miglioramento delle capacità degli operatori del settore turistico nell’ individuare e intercettare le caratteristiche della domanda potenziale, soprattutto estera, in particolar modo quella interessata ad un turismo sostenibile, dolce, legata all’escursionismo ed agli sport ambientali;

·       promozione diffusa sulla città di Roma del desiderio di naturalità, salubrità, sostenibilità e benessere propri di questi luoghi.

La Strategia punta a garantire a tutti la possibilità di avere una scuola vicina, sicura e di qualità, un rapido accesso alle cure e all’assistenza, la libertà di muoversi

velocemente, sono sicuramente d’obbligo.

È ormai acquisita la consapevolezza che solo attraverso una gestione associata delle funzioni e dei servizi sia possibile operare una riorganizzazione della spesa pubblica e, allo stesso tempo, migliorare la qualità dei servizi ed ottenendo così una maggiore efficienza e semplificazione amministrativa con una più piena e consapevole conoscenza dei bisogni espressi dal sistema degli attori locali, attraverso una sempre crescente ottimizzazione delle soluzioni e dell’uso delle risorse territoriali.

 

Partendo dalle esperienze in atto, i Comuni del territorio intendono valorizzare la specializzazione e le competenze già in essere; favorire il coordinamento e l’integrazione delle risorse umane e professionali; consolidare e sistematizzare progressivamente il sistema di collaborazione e relative regole, facendo tesoro delle esperienze fatte, migliorando le aggregazioni e convenzioni già esistenti.

 

Il confronto durante i tavoli tematici e il percorso individuato vanno quindi nella direzione dell’attuazione di questo obiettivo. Si tenderà a giungere, come risultato finale, ad una situazione in cui la risoluzione dei singoli problemi non sarà più affidato alla singola realtà Comune, ma all’intero sistema associato.

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