La gratitudine: la vera radice della fede
Riflessione di Lucia Garifalos sul Vangelo del giorno
Il Vangelo di oggi ci invita a riflettere sulla salvezza offerta da Gesù a tutti e sulla gratitudine, elemento essenziale della fede cristiana.
Come ricorda Luigi Rossi nel suo libro “Sulla liturgia della Parola”:
“La fede salva perché consente alla vera vita di penetrare nel nostro essere, rimarginare le ferite, ridare speranza e un nuovo inizio.”

Gesù incontra dieci lebbrosi: uomini senza futuro, esclusi da ogni relazione familiare, sociale e religiosa. La loro condizione li ha resi impuri, ma non ha spento la loro fiducia. Da lontano, invocano Gesù e chiedono di essere guariti.
Egli non li tocca, non li guarisce subito: li invita semplicemente a recarsi dai sacerdoti, secondo la legge. È un invito a fidarsi, a fare un passo nella fede prima ancora di vedere il risultato.
Il cammino dei dieci lebbrosi è una splendida immagine della fede: camminare sulla Parola di Gesù, fidarsi anche quando l’evidenza sembra smentirla. Tutti vengono guariti, ma solo uno – un samaritano, considerato straniero e disprezzato – sente il bisogno di tornare indietro, lodare Dio e ringraziare.
Il suo gesto di riconoscenza diventa un vero atto di conversione: torna da Gesù, si prostra ai suoi piedi, Lo riconosce come Signore. È salvato, non solo nel corpo ma anche nell’anima. La sua vita rinasce nella fede e nella gratitudine.
Questo brano, che troviamo solo nel Vangelo di Luca, ci mostra che la fede autentica è sempre grata.
Chi crede davvero sa dire “grazie”, riconoscendo che non solo ciò che abbiamo, ma anche ciò che siamo è dono di Dio, non diritto acquisito.
Impariamo allora a pregare con fiducia, senza aspettare di sentirci degni per chiedere o ricevere. Coltiviamo la gratitudine per tutto ciò che ci è donato, anche ciò che non abbiamo chiesto. Ogni ringraziamento dà gloria a Dio e apre il cuore a doni ancora più grandi.
Quante volte ci rendiamo conto solo col tempo di ciò che dobbiamo a persone incontrate lungo il cammino, che hanno lasciato un segno profondo in noi.
Quante volte, davanti ai favori ricevuti, non troviamo la parola “grazie”.
Eppure, proprio quel grazie è il seme della fede: ci libera dall’indifferenza e ci fa riconoscere la presenza viva di Dio.
La gratitudine richiede tempo, ma ogni giorno ci offre mille motivi per ringraziare Dio: per la vita, per l’amore, per i doni che continuamente ci offre.
Essere grati a Dio è la radice della fede. Non dimentichiamolo.
✨ Santa Domenica in famiglia! ✨