La forza della preghiera
Tante sono le donne che incontriamo nei Vangeli.
Protagonista oggi del passo di Luca è una vedova che chiede giustizia a un giudice.
Non viene ascoltata, ma non si arrende: continua a insistere fino a che, per non essere più importunato, il giudice iniquo le fa giustizia.
La figura del giudice nella parabola suscita certamente condanna.
Ci colpiscono la sua indifferenza, la sua insensibilità.
E se quel giudice fossimo proprio noi, sordi alla voce di chi richiede in tanti modi il nostro aiuto?
La vedova invece rappresenta i deboli e gli oppressi della società, a cui spesso l’ingiustizia e la corruzione negano ascolto e sostegno.
La parabola evidenzia l’efficacia della preghiera insistente, fatta con umiltà, senza mai dubitare della sua forza, anche quando l’attesa sembra farsi troppo lunga, quando non vediamo “prontamente” il risultato.
Se persino il giudice senza scrupoli è disposto ad ascoltare le suppliche della vedova, è impensabile che Dio, giusto e misericordioso, non sia disposto a rispondere a chi si rivolge a Lui con piena fiducia.

Il valore della preghiera
La preghiera è molto più di semplici parole:
aiuta a resistere alle prove dolorose della vita, dà forza e coraggio.
È un vero motore di pace e di giustizia nel mondo.
Praticata con perseveranza, non è lo slancio di un momento, ma una disposizione coraggiosa a invocare Dio senza rassegnarsi davanti al male e all’ingiustizia, anche quando tutto sembra vano, anche quando Dio ci appare sordo e muto.
È rimanere stabili nella speranza.
La preghiera va di pari passo con la fede, anche quando questa può sembrare un’illusione o una fatica sterile.
Pregare significa anche accettare questa fatica, accogliere il silenzio come parte del dialogo con Dio.
Trovare tempo per Dio
Nei ritmi frenetici e caotici della vita quotidiana, il tempo per pregare sembra non esserci mai.
Allora ritagliamoci piccoli spazi di tempo per rivolgere il nostro cuore al Signore:
per ringraziarLo, lodarLo, invocarLo, affidare a Lui le situazioni difficili.
Non dobbiamo certo aspettare di trovarci in silenzio né attendere la perfetta calma per pregare.
Dio ascolta anche nel rumore della vita, nella stanchezza, nella fretta, nel cuore che non smette di cercarLo.
Una domanda che interpella la fede
Riflettiamo sulla domanda finale del passo evangelico:
“Il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”
È una domanda che continua a interrogarci, che chiede una risposta concreta, quotidiana.
Rassicuriamo Gesù sulla tenuta della nostra fede quando tornerà sulla terra.
Santa domenica in famiglia. 🙏