Dopo il turismo estivo e gli innumerevoli eventi che si sovrappongono, in autunno il Cilento rallenta. Mentre in città riprendono vivaci le attività culturali, i festival e le mostre, il Cilento va in letargo.
L’ autunno nel Cilento è senza dubbio una stagione affascinante e suggestiva: significa paesaggi incontaminati da cui lasciarsi avvolgere, tra i caldi colori dei boschi e l’ intenso blu del mare. Il Cilento rivela la varietà dei suoi paesaggi, la lentezza dei suoi ritmi e le tradizioni contadine millenarie. L’ autunno è la stagione dell’olio e delle castagne: di quei frutti che, portati qui rispettivamente dagli Enotri e dai Basiliani, da secoli hanno sfamato gli abitanti del Cilento. E che dire dell’uva il cui profumo, nel periodo della vendemmia, dalle campagne si espande per le vie e le piazze dei paesi.
La stagione autunnale è quella perfetta per i visitatori che desiderano scoprire l’identità cilentana, e lo è anche per gli stessi cilentani che vogliono conoscere i tesori nascosti dei tanti borghi arroccati o affacciati sul mare e di cui il Cilento è costellato. Il clima favorevole, con giornate soleggiate ma non torride, e i luoghi non più affollati invitano a godere con tranquillità le passeggiate naturalistiche, le visite culturali e le esperienze enogastronomiche. L’aria più fresca, le foglie degli alberi che cambiano colore, i ricchi sapori e gli incantevoli colori accompagnano alla scoperta delle bellezze di una terra che rivela il suo fascino ancestrale. Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni offre in questa stagione straordinari itinerari per trekking, escursioni, tour in bici e passeggiate, e una straordinaria ricchezza gastronomica tra castagne, olio, uva, funghi… Attraversare i borghi cilentani ricchi di storia, tradizioni e cultura è in autunno un’occasione unica per conoscere le radici autentiche cilentane. Riscoprire il ricco patrimonio cilentano con i ritmi lenti della stagione autunnale può essere un’occasione per comprendere appieno la sua identità, le sue caratteristiche, le sue antiche radici; e per riflettere su come custodire questo patrimonio materiale e immateriale, su come tramandarlo alle future generazioni. Nel Cilento l’ autunno è la stagione dell’ autentico contatto con il territorio, con i luoghi e con le tradizioni nel periodo. I paesaggi autunnali e silenziosi invitano a godere della quiete, a ristabilire un contatto con il territorio. Una quiete che diventa però letargo, in attesa della prossima estate.
Mentre le città in autunno sono animate da un’atmosfera vivace, tra eventi e cultura, il Cilento offre quiete e natura; e poi? Gran parte delle attività commerciali chiudono o riducono gli orari, al punto che nei piccoli borghi montani o costieri è difficile trovare una struttura ricettiva aperta. Gli eventi, fin troppo numerosi in un’estate troppo breve, a mano a mano che si scivola verso novembre semplicemente s’interrompono. Non c’è quasi più nulla, insomma, a parte una natura spettacolare e luoghi artistici dal grande fascino che restano vuoti o, spesse volte, chiusi.
Chi torna in città sa che lo aspetta una frizzante stagione autunnale, ricca di opportunità culturali, ma chi resta nel Cilento sa che a fargli compagnia ci sarà solo un assordante silenzio. L’autunno, stagione in cui la natura, rallentando i ritmi, stimola momenti proficui di riflessione, per chi resta nel Cilento rischia di essere solo un lungo letargo da cui sarà difficile poi risvegliarsi.
1 commento
È equamente diviso e bilanciato, come poche altre volte, il quadro rappresentato nell’articolo: tra lirismo e apprensione, tra amore e tremore di veder improvvisamente snaturarsi e naufragare un sogno di bellezza. Un vivo plauso all’articolista…