Invitato da Domenico Nicoletti, con molto piacere, mi sono presentato nella bella sala conferenze della tenuta Vannulo, per partecipare all’incontro organizzato da “Campus Mediterraneo” in occasione dell’Assemblea ordinaria e all’insediamento del Comitato Tecnico Scientifico (CTS).
Ogni volta che varco i cancelli di casa Palmieri, non posso non andare con il pensiero al tempo “favoloso” che fummo ospiti con la redazione de “il Valcalore” (un bisettimanale) e con “il Sele” e “il Diano” che in capo a tre anni si furono riunite in un’unica testata “Unico Settimanale”. Qui prese vita anche l’esperienza de “i Piccoli”. È stata una bella occasione per salutare Antonio Palmieri, sua moglie Caterina e sua figlia Teresa.
Sono presenti i soci di Campus Mediterraneo, il Comitato Tecnico Scientifico, Imprenditori ed esperti del Cilento e della Piana del Sele.
La relazione di apertura è affidata al socio, il Dr. Rosario Pingaro, CEO di Convergenze SpA, che parlerà della “STRATEGIA EUROPEA PER UNA NUOVA STAGIONE GEOPOLITICA, ECONOMICA E SOCIO-CULTURALE DEL MEDITERRANEO” … Libro Bianco The European House Ambrosetti (TEHA). A confrontarsi con Pingaro c’è Nunziante Mastrolia, analista politico, imprenditore, editore di Licosia e fondatore di Stroncature.
All’Assemblea intervengono, il valdianese Pietro Campiglia già candidato alla carica di Rettore dell’Università degli Studi di Salerno e co-artefice di un rinnovamento nelle governance nelle futura gestione dell’ateneo; Alex Giordano, pioniere della cultura digitale e antropologo dell’innovazione è considerato tra i principali esperti di social Innovation, sharing economy; Serena Angioli, dirigente Pubblica Amministrazione che si occupa di politica europea per i giovani e recentemente ha pubblicato “L’Italia può diventare un Paese per giovani” nella collana Sistemi di welfare de Il Mulino; ed infine Silvia Braggio Guida turistica professionista, ideatrice e responsabile Itinera Guide Itinera Guide organizza visite ed escursioni guidate in Campania.
Il progetto Campus Mediterraneo si propone, di sviluppare un “Polo per la Conoscenza, Produzione e Servizi di Qualità”. Il fine è quello di promuovere la protezione ambientale, la biodiversità, la prevenzione dell’inquinamento, la qualità delle produzioni agro-ecologiche, incoraggiando modelli di sviluppo sostenibile e di tutela della salute umana nel contesto Euro-mediterraneo.
La relazione introduttiva affidata a Pingaro spazia dalla strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo. Egli richiama il “Piano Mattei per l’Africa”, la ZES unica per il Mezzogiorno, gli investimenti infrastrutturali e la capacità attrattiva e della competitività del Sud Italia.
Pingaro ricorda che sono quattro gli ambiti di sviluppo per il Sud Italia nel quadro euro-mediterraneo: Potenziamento dell’economia del mare, Potenziamento del settore energetico, promuovere l’area del Sud come hub manifatturiero e turistico e puntare sulla Sostenibilità sociale con la valorizzazione del capitale umano.

Gli interventi che si sono susseguiti alla relazione di Pingaro hanno arricchito la discussione e portato elementi molto interessanti sul come, sul quando e sul perché è diventato una questione esistenziale per il meridione della nostra nazione dare il via agli interventi sopra indicati.
In particolare l’attenzione è stata richiamata sulla necessità di frenare l’emorragia di intelligenze delle giovani generazioni che, da tempo, cercano altrove stimoli, ascolto e, soprattutto, qualità della vita e professionale superiore a quella alla quale sarebbero destinati restando al Sud.
A fronte delle partenze, è evidente che scarseggiano anche gli arrivi di giovani provenienti sia dal bacino del Mediterraneo sia dal resto del mondo.
Questo evidente disallineamento è la cartina di tornasole della “catastrofe demografica” alla quale siamo destinati.

Pertanto, se pur non siamo in grado di “trattenere” le giovani generazioni, nemmeno ci proponiamo l’obiettivo di rendere meno farraginoso e più appetibile venire a cercare nelle nostre università quelle condizioni per diventare protagonisti nel mondo.
Eppure, come ha ricordato Pingaro nel corso del suo intervento, la classifica complessiva sull’attrattività e le competenze del Sud Italia che “Verso Sud” ha realizzato, in Mediterranean Sustainable Development Index (MSDI) 2025, posiziona il Sud al 3° posto tra i paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
Bisogna dare atto a Domenico Nicoletti che con encomiabile impegno sta portando avanti il progetto “Campus Mediterraneo”. Esso è unimportante incubatore di idee e, soprattutto, uno stimolo a non arrendersi alla deriva si cui è incamminato il nostro microcosmo racchiuso nel “perimetro” del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

Suscitare interesse, immaginare iniziative di ampio respiro, affermare la scelta ambientalista fatta con l’istituzione dell’area protetta è la missione alla quale chi ha responsabilità di rappresentanza e gestione non si può sottrarre. Se non saranno all’altezza dei compiti che si sono caricati sulle spalle al momento che si sono proposti, scelti o eletti passeranno alla storia come chi ha soffocato ogni speranza di riscatto di un’area “grande come una regione ma prigioniera di un becero provincialismo”.



