“Ho fortemente voluto, in sede di conversione del decreto-legge 71/2024, che vi fosse il parere dell’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica nell’iter di perfezionamento dei decreti, che mirano a rafforzare l’effettività del diritto allo studio delle nostre studentesse e dei nostri studenti con disabilità. Per queste ragioni sono molto felice per il parere favorevole espresso dal Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio, che esprime la sensibilità di chi quotidianamente vive e affronta le tante sfide connesse all’inclusione e di chi opera per la tutela e per la promozione dei diritti delle persone con disabilità”. Grande soddisfazione, dunque, da parte del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. La seduta del Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica si è tenuta il 9 maggio scorso. L’Osservatorio è presieduto dal Ministro dell’istruzione e del merito o da un suo delegato; è composto dai rappresentanti delle associazioni delle persone con disabilità maggiormente rappresentative sul territorio nazionale nel campo dell’inclusione scolastica, da studenti, nonché da altri soggetti pubblici e privati, comprese le istituzioni scolastiche. L’Osservatorio ha diversi compiti: effettuare analisi e studi sulle tematiche relative all’inclusione delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti con accertata condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica a livello nazionale e internazionale; monitorare le attività volte all’inclusione scolastica; proporre accordi interistituzionali per la realizzazione del progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato; effettuare proposte di sperimentazione in materia di innovazione metodologico-didattica e disciplinare; rendere pareri ed effettuare proposte, attraverso il Comitato tecnico scientifico, sugli atti normativi inerenti all’inclusione scolastica. L’Osservatorio esprime, in sostanza, pareri facoltativi e non vincolanti sugli atti di iniziativa governativa concernenti l’inclusione nel mondo scuola. Il primo di aprile scorso è avvenuto l’insediamento dell’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica, ricostituito con decreto ministeriale n. 185 del 10 settembre 2024. Il Comitato è stato chiamato a pronunciarsi sui decreti ministeriali di cui agli articoli 6 e 7 del decreto-legge 71/2024; si tratta della normativa che interessa i percorsi di specializzazione su sostegno organizzati da Indire. Con somma gioia di Valditara, come accennato, è arrivato il parere favorevole. Il Ministro Valditara ha illustrato in seno all’attività del Comitato, il bisogno e l’urgenza dell’incremento dell’organico dell’autonomia per i posti di sostegno e la continuità didattica per gli alunni con disabilità,nonché il potenziamento dei percorsi di specializzazione per i docenti di sostegno. In sostanza per fronteggiare a queste urgenze, fino alla fine dicembre p.v., sarà possibile conseguire il titolo di specializzazione TFA per due strade, sia attraverso il percorso tracciato dalle università, sia a mezzo la formazione INDIRE. Il TFA INDIRE richiede almeno 30 crediti formativi. Potranno partecipare quanti poi hanno svolto servizio su sostegno per un triennio nell’ultimo lustro, anche non continuativi, sia nelle istituzioni scolastiche paritarie che statali. E’ data opportunità di partecipare ai corsi INDIRE, nella prima fase, a quanti hanno ottenuto una qualifica professionale o un titolo di formazione universitario estero o ulteriore organismo appartenente all’UE, in corso di procedimento di riconoscimento titolo o che hanno aperto un contenzioso. Quanti hanno cercato la formazione fuori porta potranno iscriversi ai nuovi corsi INDIRE, purché hanno manifestato o manifesteranno ufficiale rinuncia all’istanza di riconoscimento del titolo di specializzazione acquisito altrove. Nel recente question time del 30 aprile 2025 della testata OrizzonteScuola TV, comunque, Chiara Cozzetto, sindacalista ANIEF, ha voluto chiarire che i corsi di formazione INDIRE, ormai alle porte, non permetteranno l’accesso diretto al ruolo. Saranno utili, invece, ai fini dell’ottenimento della specializzazione sul sostegno. Con la specializzazione, non universitaria, verrà data quindi possibilità di inclusione nella prima fascia delle GPS. “Le misure adottate, chiarisce Valditara, puntano ad ampliare la platea dei docenti qualificati per l’insegnamento sul sostegno, consolidandone le competenze maturate attraverso l’esperienza didattica. Il nostro obiettivo è assicurare a ogni studente con disabilità docenti adeguatamente formati”. Di continuo, ahimè, da questa ulteriore piaga della scuola sgorga sangue vivo; è una vera lacerazione che, purtroppo, lascerà un segno imperituro. Le imperfezioni della scuola inducono oggi, troppo spesso, evidentemente, a provvedimenti azzardati; in questo caso specifico sicuramente diretti a moltiplicare significativamente il numero delle assunzioni senza titolo specifico e, inoltre, a mettere una pietra tombale sui contenziosi, in cambio di prebende, ovvero la più larga, facile e garantita occupazione. elgr
Indire sostegno, il si del Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio per l’inclusione. Felice Valditara!
Il Ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, si dice soddisfatto a seguito del parere dell’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica nell’iter di perfezionamento dei decreti che hanno l’obiettivo di consolidare il diritto allo studio dei disabili. “Le misure adottate, chiarisce, puntano ad ampliare la platea dei docenti qualificati per l’insegnamento sul sostegno, consolidandone le competenze maturate attraverso l’esperienza didattica. Il nostro obiettivo è assicurare a ogni studente con disabilità docenti adeguatamente formati”.
Articoli Correlati
Aggiungi un commento