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A provocarla è un momentaneo squilibrio neuro-vegetativo, dovuto al fatto che le informazioni provenienti dagli occhi e quelle provenienti dai recettori dell’equilibrio contenuti nel labirinto dell’orecchio

EPIGRAFE

Io che, già lieto e verde, alto cantai nel mio stato fiorito, or tristo e bianco pianger convegno i miei dolenti guai…..ma mentre che tacito meco medesimo queste cose riandava, e che a piagnere colla penna e lamentarmi m’apparecchiava, mi parve che sopra il capo mi fosse una Donna apparita, degna di molta reverenza… ella, accostandosi più appresso, in su la strema sponda del mio letticciuolo si pose a sedere, e guardando nel mio volto grave del pianto, e bassato in terra per lo dolore, cominciò del perturbamento della nostra mente a rammaricarsi …Non altrimente, che s’è di sopra raccontato, dissipate le nebbie della mia tristezza, vidi la luce, e ripigliai forza a poter conoscere chi quella fosse, che venuta era per medicarmi; il perchè, tosto che rivolsi gli occhi a lei, e le affisai addosso lo sguardo, scorsi la mia balia Filosofia, nelle cui case m’era infino da giovanezza allevato.