La fruizione del patrimonio culturale diffuso passa attraverso la valorizzazione di percorsi di interesse sociale, culturale, artistico, religioso, storico… Si tratta di cammini, sentieri e vie culturali che vedono come protagonisti visitatori, abitanti, ciclisti, pedoni…
Gli itinerari turistico culturali necessitano, per avere successo, di dialogo e cooperazione fra amministratori, cittadini e operatori commerciali di una vasta area di comuni che, attraverso questi percorsi, creano una rete, uno sviluppo condiviso. Gli itinerari culturali sono particolarmente interessanti per offrire sostegno e valorizzazione ai piccoli comuni montani del Cilento che, in tal modo, possono promuovere interventi per la riqualificazione e il recupero dei centri storici. Valorizzare il patrimonio culturale e il turismo nei piccoli borghi significa promuovere itinerari turistico-culturali e in tal modo supportare le aziende e i loro prodotti tipici, far rivivere piazze, case e paesi e favorire il ripopolamento dei centri storici.
Un esempio di sviluppo del territorio montano è rappresentato dal Polo museale, che elabora, stipula accordi con comuni, enti, associazioni… allo scopo di favorire la fruizione e la valorizzazione di beni culturali, attraverso la promozione e la diffusione della conoscenza del patrimonio culturale. I piccoli comuni, dei quali il Cilento è costellato, possono rappresentare uno snodo cruciale attraverso cui far ripartire l’economia mediante un adeguato sviluppo della valorizzazione del patrimonio culturale e delle potenzialità del turismo. Tali strumenti di sviluppo possono in parte arginare le principali difficoltà delle aree montane legate alla carenza di servizi essenziali attraverso la creazione di occasioni di sviluppo e di occupazione. Numerose sono le iniziative che possono essere attivate nel territorio del Cilento, Vallo di Diano e Alburni a supporto dello sviluppo di prodotti e servizi atti alla valorizzazione degli attrattori culturali e naturali.
I territori fragili, distanti dai centri principali e carenti di servizi essenziali, hanno l’esigenza primaria, per poter sopravvivere e per consentire ai suoi abitanti di restare o tornare, di avere un approccio orientato alla promozione e allo sviluppo locale, di affrontare le sfide demografiche e di dare risposte ai bisogni di territori interni e isolati caratterizzati da importanti svantaggi di natura geografica e demografica. In tali luoghi, che rappresentano gran parte del territorio montano del Cilento, è necessario intervenire puntando sulla tutela e sulla promozione delle ricchezze locali valorizzandone le risorse culturali e naturali attraverso la creazione di una rete di cooperazione fra comuni anche distanti e attraverso nuove opportunità e nuovi circuiti occupazionali.
Lo sviluppo delle aree montane rappresenta non soltanto un’opportunità di crescita equa per l’intero territorio del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, ma la possibilità stessa di insediamento di nuove attività economiche. La creazione di occupazione è strettamente collegata al potenziamento dei servizi essenziali, che ne rappresenta una necessaria precondizione.
Le finalità condivise dal territorio dovrebbero essere la promozione dello sviluppo economico locale sostenendo azioni culturali nel settore dei beni culturali, la realizzazione di progetti culturali intesi come promozione del benessere dei singoli cittadini e dell’intera comunità attraverso pratiche fondate su arti visive, performative e patrimonio culturale. La promozione di esperienze culturali può inoltre avere effetti positivi sulla salute delle persone, sullo sviluppo personale e sull’apprendimento, può contrastare le disuguaglianze tra territori e territori e favorire la coesione sociale.
il patrimonio culturale rappresenta un elemento strategico per la valorizzazione turistica, e quindi lo sviluppo, delle aree interne. Promuovere i territori, in maniera particolare quelli dimenticati dal turismo di massa, significa avviare una strutturata opera di valorizzazione che possa convergere verso un’offerta turistica nuova e diversificata. Per attuare questo sviluppo è fondamentale che la popolazione residente nei piccolo borghi montani si riappropri del proprio territorio. un coinvolgimento inevitabile che deve conciliare in maniera innovativa conservazione e sviluppo.




1 commento
Un esempio interessante di sviluppo condiviso, come lo chiama l’autrice dell’articolo, è l’evento culturale di cui sarò spettatore e partecipe a Sala Consilina io stesso domani sera, sabato 27 ottobre, ossia la presentazione di due straordinarie opere letterarie del poeta Rino Mele…Il Cilento ha bisogno di economia ma soprattutto di cultura vera, energetica…Nasce da ll il vero ed autentico “risorgimento”…