
Dal Cavaliere Attilio DE LISA cattolico cristiano praticante del Comune di Sanza originario di San Rufo della diocesi di Teggiano-Policastro di cui appartiene alla Parrocchia Santa Maria assunta e San Francesco di Assisi.
L’Assunzione di Maria al cielo è un dogma di fede della Chiesa cattolica romana, secondo il quale Maria, madre di Gesù Cristo, al termine della sua vita terrena andò in Paradiso in anima e corpo.
Questo culto si è sviluppato a partire almeno dal V secolo, diffondendosi e radicandosi nella devozione popolare. Il 1º novembre 1950 il papa Pio XII, avvalendosi dell’infallibilità papale, proclamò il dogma con la costituzione apostolica Munificentissimus Deus con la seguente formula:
«La Vergine Maria, completato il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo»
(Pio XII, par. 44, Vaticano, 1 novembre 1950
Secondo la tradizione orientale ortodossa l’Assunzione di Maria fu preceduta solo da sonno profondo (Dormitio Virginis): ma la Dormizione di Maria non è oggetto di dogma, mentre la sua glorificazione in corpo ed anima è parte integrante della fede della Chiesa cattolica. La Vergine Maria beneficiò in anticipo di quella glorificazione del corpo che spetterà a tutte le anime salvate in Paradiso, dopo la risurrezione della carne compiuta da Dio per il Giudizio finale di salvezza o di condanna.
È una solennità celebrata il 15 agosto dalle Chiese cristiane che accettano questo articolo di fede (cattolici romani e ortodossi) e – corrispondendo per la Vergine a ciò che per gli altri santi è il dies natalis (transito) – costituisce la festa principale della Madonna, la solennità mariana per eccellenza dell’anno liturgico. Secondo una credenza popolare, in questo giorno Dio elargirebbe agli uomini abbondanti grazie e benedizioni. Il 31 dicembre 1950 papa Pio XII fece aggiungere alle Litanie lauretane il titolo mariano di Regina in caelum assumpta (Regina assunta in cielo).
Descrizione
Secondo il dogma, Maria, la madre di Gesù, terminato il corso della vita terrena, fu portata in Paradiso, sia con l’anima sia con il corpo; cioè fu assunta, accolta in cielo. L’Assunzione, nel pensiero cattolico, è un’anticipazione della risurrezione della carne, che per tutti gli altri uomini avverrà soltanto alla fine dei tempi, con il Giudizio universale. È quindi differente dall’approdo in Paradiso riconosciuto ai vari Santi, i quali hanno raggiunto la beatitudine celeste solo con l’anima. Questo, tra l’altro, giustifica le numerose apparizioni di Maria nel corso del tempo in tutto il mondo, che la Chiesa cattolica, nei casi in cui le riconosce credibili, lo fa anche riguardo al fatto che la Madonna appare realmente in carne e ossa.
Al riguardo non è contraddittorio il fatto che Maria sia apparsa nei vari secoli e continenti con aspetto fisico differente: la Chiesa cattolica crede e professa che il corpo con cui i redenti vivono la beatitudine eterna è un corpo “glorificato”, cioè, pur essendo lo stesso corpo che si aveva nell’esistenza terrena, esso non è soggetto alla relativizzazione spazio-temporale né alla caducità così come a nessuna legge fisica.
La Chiesa cattolica professa che Maria è stata assunta in corpo e anima in cielo già ora, prima della seconda venuta del Cristo. Ciò è possibile perché Maria, secondo la Chiesa cattolica, è stata l’unica persona a essere preservata dal peccato originale che ha coinvolto tutta l’umanità. Per questo, la tradizione, e poi il dogma che ne è scaturito, dell’Assunzione di Maria sono in stretta connessione logica con i loro corrispettivi inerenti all’Immacolata Concezione, secondo cui appunto Maria fu preservata dal peccato originale alla sua nascita, anche qui unica con Gesù tra l’umanità dopo il peccato originale, anche se la tradizione dell’Immacolata Concezione è successiva nel tempo rispetto a quella dell’Assunzione, e anche più elaborata e discussa teologicamente. Tuttavia, paradossalmente, il dogma dell’Assunzione di Maria è successivo a quello dell’Immacolata, anzi, è in ordine di tempo, l’ultimo dogma della Chiesa cattolica, essendo stato proclamato dal papa Pio XII solamente il 1º novembre 1950[5], quasi un secolo dopo quello dell’Immacolata Concezione, proclamato dal papa Pio IX nel 1854.
Queste le parole di Pio XII nella solenne proclamazione:
«Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e avere invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria vergine la sua speciale benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre e a gioia ed esultanza di tutta la chiesa, per l’autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che:
l’immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo».
Questo fatto non deve sorprendere: contrariamente al pensare comune, i dogmi più che essere imposizioni dall’alto ai credenti sono riconoscimenti e ufficializzazioni di fede e tradizioni già diffuse nel seno della comunità della Chiesa; spesso sono stati proclamati non per affermare un nuovo fatto di fede ma per difendere una tradizione già esistente da attacchi teologici ritenuti eretici. Riguardo all’Assunzione l’antica tradizione, unanimemente accettata da parte della Chiesa cattolica, non necessitava di nessuna difesa e quindi la relativa proclamazione del dogma è stata fatta solo nel XX secolo, sollecitata dalla pressione che la critica scientista moderna ha operato su tutti gli aspetti della fede cattolica.
L’Assunzione di Maria è il quarto mistero della gloria nella devozione del Santo Rosario.
Cavaliere Attilio DE LISA



