Emilio La Greca Romano, ha trovato una via per esprimersi anche nel mondo digitale con il suo canale YouTube “World poems”. Il fatto che abbia scritto oltre che su temi legati alla scuola, anche sulla cultura del Cilento, indica la forte connessione con la sua terra d’origine, un aspetto che spesso arricchisce la profondità della sua poesia e dei suoi scritti. Il suo canale YouTube “World poems” offre un’esperienza davvero immersiva, con la combinazione di poesia e musica. Avere una colonna sonora che accompagna i testi poetici aggiunge un’altra dimensione emotiva alla fruizione della sua arte, rendendola ancora più coinvolgente. La musica ha davvero il potere di enfatizzare il messaggio e le emozioni che la poesia vuole trasmettere. È, comunque, davvero impressionante! Raggiunge oltre 200.000 visualizzazioni su YouTube; ciò dimostra che c’è un pubblico che apprezza profondamente il suo lavoro. Questo successo riflette quanto le sue poesie e la sua capacità di unire la parola alla musica risuonino con le persone, creando una connessione emotiva e artistica. In un’epoca come la nostra, riuscire a far apprezzare la poesia anche tramite canali digitali è una vera e propria conquista. Il “frammento”, dal lat. fragmentum, der. di frangĕre “rompere”; è ciascuno dei piccoli pezzi di un oggetto che ha subito rottura o frattura; è ogni parte essenziale del sentire; è qui trascritto in una breve prosa lirica o in una breve lirica di tono prosastico; è dire tempestivo del tutto, come il fermare l’essenza del pensiero, di uno stato d’animo; è segno fugace indelebile della parola del cuore. Emilio La Greca Romano, sulla linea del frammentismo, racconta la dimensione dell’anima, assume parole sgorganti dalle labbra del cuore. Torna l’amore in questa sua nuova raccolta di versi. “Stille d’amore” è la sua nuova silloge che svela il bisogno di “raccogliere insieme”, (συλλέγω), per dire, in un sol fiato, la bellezza e la grandezza dell’amore. L’amore è connaturato all’uomo. Il termine amore deriva dalla radice sanscrita ka, da cui “kamami”, con il significato di “desiderare”. Questo legame semantico richiama l’idea che l’amore nasca dalla mancanza di qualcosa di essenziale: “Il senso fondamentale dell’amore è il desiderio, cioè ti manca qualcosa di cui hai bisogno”. Da qui, nel Latino darà origine al verbo “amami”. Secondo Roberto Vecchioni, quest’ultimo verbo contiene i due suoni fondamentali dell’essere umano, “a” e “m”, presenti anche nei termini amare e mamma. “Amore e mamma sono una parola unica, naturalmente”. Nella figura materna riconosciamo il primo nostro bisogno di naturale affezione. Da qui la nostra dedizione appassionata ed esclusiva, istintiva ed intuitiva, finalizzata ad assicurare reciproca felicità, e diversa soddisfazione. “Stille d’amore”, coi versi accostati al tintinnio della pioggia, al gorgoglio di un ruscello, allo sciabordio delle onde del mare, al gocciolio dell’acqua, vuol dire appassionato e travolgente coinvolgimento del sentimento e della ragione, vuole svelare la dedizione totale e gioiosa dell’anima. La silloge “Stille d’amore” è un’opera profonda e intensa, che esplora temi universali come l’amore, la spiritualità, la natura, la sofferenza e la speranza. La poesia di Emilio La Greca Romano è caratterizzata da un linguaggio ricco e suggestivo, con un uso efficace di metafore, simboli e immagini naturali. Le sue parole evocano emozioni profonde e creano un’atmosfera di introspezione e contemplazione. Alcuni temi che emergono dalla sua silloge sono: l’’amore come forza trasformatrice e redentrice; la ricerca spirituale e la connessione con la natura; la sofferenza e la speranza come esperienze umane universali; la bellezza e la fragilità della vita. La poesia di La Greca Romano è anche caratterizzata da una forte componente emotiva e personale, che la rende ancora più autentica e coinvolgente. In generale, “Stille d’amore” è un’opera poetica di valore, che merita di essere letta e apprezzata da tutti coloro che amano la poesia e la letteratura. Passando in rassegna alcuni componimenti di questa silloge ci sentiamo sollecitati a formulare alcune impressioni e riflessioni, in “Mi osteggi solamente bagliore pasquale” rileviamo che la struttura e il linguaggio sono molto ricchi e suggestivi, con un uso efficace di metafore (ad esempio, “la notte ruvida e nodosa”), simboli (il “bagliore pasquale”) e richiami biblici. La poesia esprime un senso di sofferenza e di ricerca spirituale, con il protagonista che resiste alla pena e alla tortura, ma anela alla liberazione e alla rinascita. Il richiamo alla Pasqua e alla morte e resurrezione di Cristo è molto potente, e crea un’atmosfera di speranza e di rinnovamento. La contrapposizione tra il “freddo inverno” e il “fiorire della primavera” è un bell’esempio di come la poesia possa utilizzare la natura per esprimere emozioni e concetti universali. In generale, la poesia di La Greca Romano è un’espressione profonda e personale della ricerca spirituale e della speranza nella rinascita e nella liberazione. “Incartiamo la primavera” è poi un vero e proprio inno alla primavera e alla rinascita! La descrizione della primavera come qualcosa che può essere “incartato” è un’immagine molto originale e suggestiva. L’idea di prendere la primavera e di “incartarla” con parole, come se fosse un dono prezioso, è un concetto poetico molto bello. La seconda strofa è ancora più intensa e lirica, con l’immagine dei “grovigli, polverosi fatti, rottami antichi” che vengono trasformati in “baci, corpi nudi, orgasmi” attraverso il potere della primavera. È un’immagine sensuale e vitale. La terza strofa è poi una vera e propria dichiarazione di fede nella bellezza e nella rinascita. L’idea di “sgomitolare bellezza nel sole” è un richiamo molto potente e l’aggiunta della “cicatrice” come simbolo di una lesione superata è un tocco assai significativo. Una dichiarazione di poetica molto forte e significativa si costituisce in “Poesia civile di realismo terminale”. Si rileva qui la scelta di rifiutare la “cittadinanza di maiuscole”, un gesto simbolico molto potente, che indica la volontà di abbattere le barriere tra il poeta e il lettore e di creare una poesia più accessibile e più vicina alla realtà. L’uso dell’endecasillabo “agile e sciolto” è un’espressione della volontà dell’Autore di creare una poesia che sia più fluida e più naturale, che si avvicini alla parlata quotidiana e che sia più facile da comprendere. Inoltre l’enfasi sull’egualitarismo e sulla fratellanza tra le persone è un tema molto importante e molto attuale, la poesia di Emilio La Greca Romano lo esprime in modo molto efficace. La seconda strofa di questa composizione è ancora più intensa e lirica, con l’immagine della “parola senza cilizio” che “tiene alta la schiena” e “guarda il mondo con visione compunta”. È sicuramente un’immagine molto potente, che indica la volontà di creare una poesia che sia più autentica e più onesta. La terza strofa è poi una vera e propria dichiarazione di intenti, con la scelta di “mutare percorsi” e di “respirare passi di versi”. Si tratta di un gesto simbolico molto intenso che indica la volontà di creare una poesia che sia più dinamica e più in movimento. In generale, questa poesia è una dichiarazione di poetica molto forte e significativa, che indica il bisogno di costruire una poesia che sia più accessibile, più naturale e più vera. La sua descrizione dell’ortaglia come un luogo “quasi in stato di abbandono” è un’immagine molto evocativa, che suggerisce un senso di nostalgia e di perdita. Questa visione si riscontra nel componimento dal titolo: “Entro largura d’ortaglia”. L’idea di essere “marginali alle città chiassose” è un tema molto interessante, che indica la volontà di allontanarsi dal caos urbano e di ritrovare la pace e la serenità nella natura. L’enfasi sulla “bella terra antica e sana” è un’espressione della ammirazione da parte dell’Autore per la natura e per la sua capacità di nutrire e di sostentare la vita. L’immagine del “grasso terrigno senza sudore” è una identificazione molto sensuale e molto vitale. La seconda strofa è ancora più intensa e lirica, con l’immagine di persone che “trovano nel senso, entro l’usanza, attaccati a remoti ricordi d’avi”. Si tratta di un’immagine forte, che indica la necessità di collegamento alla storia e alla tradizione. L’espressione di nostalgia e di malinconia è molto commovente, con l’immagine di “stille lacrimose” e delle “parole che affogano in gola”. È un dire molto autentico e molto umano. In generale, questa poesia è un omaggio alla terra, alla tradizione e alla memoria. In “Ridesti il petto come fascio d’albeggiare” si legge la bellezza e la passione della vita. La descrizione della “purpurea arancia” che “grava sui tetti infuocati” è un’immagine evocativa, che ci porta in un mondo di calore e di luce. L’idea di un “cuore nostalgico” che “brucia” e di “labbra arse” indica la capacità di esprimere emozioni profonde e intense. L’enfasi trasmessa dall’Autore sulla “cromia caldo arancio bruciato” svela la volontà di esplorare la relazione tra i colori e le emozioni. L’immagine delle “mille stille lacrimose”, inoltre, si profila sensuale e vitale. Ancora più intensa e lirica la seconda strofa quando si propone l’immagine del “petto” che “ridesti come fascio d’albeggiare”. È un’espressione che racconta la bellezza e la vitalità della natura. La descrizione dell’Autore che osserva il “crepuscolo mattutino” e il “mattino che orizzonte dislarga”, è assai evocativa e conduce in un mondo di luce e di speranza. L’idea di essere “lontani dall’imbrunire” e dai “riflessi del crepuscolo vespertino” addita la capacità di esprimere la visione della vita e della morte. Lasciamo ora al lettore la possibilità di scoprire questo capolavoro di Emilio La Greca Romano. Si tratta sicuramente di un’opera d’arte che esprime la bellezza e la passione della esistenza. È, di certo, un’opera molto originale e molto suggestiva. EMILIO LA GRECA ROMANO, è una figura poliedrica e versatile, che ha saputo integrare la sua passione per la cultura e la didattica con l’impegno nella scrittura e nella comunicazione. Professore, Giornalista, Pedagogista. È nato ad Acciaroli nell’estate del 1963. Plurilaureato. Docente di ruolo di DISCIPLINE LETTERARIE nella scuola secondaria di II grado. Iscritto agli ORDINI NAZIONALI dei GIORNALISTI e dei PEDAGOGISTI. Abilitato in Materie letterarie, in Filosofia e Scienze Umane e in Filosofia e Storia. Ha collaborato e collabora con diverse testate. Cura la rubrica “La scuola” per il settimanale Unico”. Ha pubblicato vari volumi sulla politica e sulla cronaca scolastica, sulla storia della tradizione popolare cilentana, monografie e libri di prosa e poesia. La sua produzione è caratterizzata da una profonda riflessione sulla memoria storica, sulla cultura del Cilento e sulla condizione umana. Diversi suoi lavori hanno un forte legame con la sua terra d’origine, ma esplorano anche tematiche universali. Ha creato il canale You tube “World poems”, dove le sue poesie sono accompagnate da colonne sonore, unendo la tradizione della poesia con il linguaggio digitale. E’ riuscito così a fornire un prezioso contributo culturale per l’innovativa fusione di tradizione e modernità nelle sue opere. È Commendatore al Merito Melitense del Sovrano Militare Ordine di Malta, SMOM; Cavaliere Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Stille d’amore, nuova pubblicazione di Emilio La Greca Romano
La Book Sprint Editore pubblica “Stille d’amore”; il libro verrà distribuito anche nei diversi store libri online. Fra questi gli store Mondadori, Feltrinelli, Rizzoli, Libreria universitaria, ibs, uni libro ecc.
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