Una danza poetica che celebra corpo, anima e natura nel cuore del Cilento
Il pezzo coreografato “The Long Summer Day” è stato una danza poetica che ha voluto celebrare il corpo e l’anima in armonia con la luce trasformativa del sole: un viaggio sensoriale di riappropriazione dei propri cinque sensi in interazione con gli elementi naturali del Cilento.


Questa creazione è stata una vera e propria dichiarazione di libertà e benessere. La musica, composta da Otis Jones, ha estasiato il pubblico con suoni registrati direttamente in due luoghi simbolo del territorio: la zona marina di Castellabate e l’area del Monte Gelbison. Il risultato è stato un intreccio di suggestioni sacro-pagane, dove le raffigurazioni oranti di monaci e santi dipinte sulle pareti della chiesa dialogavano con suoni mistici contemporanei, capaci di evocare paesaggi naturalistici fiabeschi e shakespeariani.
L’atmosfera, sospesa tra il reale e l’immaginario, ha immerso il pubblico in una dimensione onirica simile a quella di un “Sogno di una notte di mezza estate”, pur trovandosi a pochi giorni dall’ingresso nella colorata e ambrata stagione autunnale.
Il tour degli spazi e i laboratori
Al termine della performance, i presenti hanno preso parte a un tour esplorativo del convento, durante il quale sono stati mostrati i nuovi spazi laboratoriali allestiti nelle varie salette ristrutturate.
Gli ambienti sono stati dotati di moderni macchinari per il pilates, di proprietà della scuola, oltre a strumenti e macchine da cucire destinati ai laboratori di sartoria per la creazione di costumi di scena.
La serata si è conclusa con un buffet a base di mozzarelle novesi avvolte nel mirto e un brindisi beneaugurante.
Presenze e testimonianze
Numerosi gli artisti, i direttori di scuole di danza locali, le autorità comunali e i volontari del settore artistico che hanno preso parte all’evento. Tra questi, Laura Cuozzo, insegnante di danza orientale e organizzatrice del festival sperimentale volontaristico Noi siamo la Montagna. Cuozzo ha curato l’articolo per presentare e promuovere la nuova realtà Mobius Atelier di Novi Velia, con l’obiettivo di aprirla a collaborazioni artistiche locali, nazionali e internazionali.
Le dichiarazioni
Il presidente Gianluca ha dichiarato:
“Quando la gente mi chiede cos’è la danza contemporanea, la cosa più spontanea che mi viene in mente è che essa è una danza che riflette e rispecchia la vita moderna. Bisogna assistere alle performance che fanno emergere emozioni dall’inconscio per sanarlo, motivarlo e ispirarlo”.
Dibattito e prospettive
Durante l’incontro non sono mancate alcune critiche, sollevate da persone interessate ad avere un maggiore supporto da parte delle istituzioni locali per promuovere la cultura.
Tuttavia, la strategia adottata da diversi sindaci – quella di concedere conventi o strutture pubbliche a nuove realtà giovanili straniere in cambio di un corrispettivo simbolico – è stata vista come una scelta lungimirante e necessaria.
Accogliere imprenditori culturali e turistici dall’estero, infatti, significa arricchire il tessuto locale con nuove visioni e contribuire ad ammortizzare una delle piaghe più gravi del territorio: lo spopolamento.



