La vallata, che la collina di Scigliati toglie la vista del mare, è rimasta anche orfana della storica fontana.

Albanella, la fontana fuori servizio ha tolto l’anima a Vallecentanni

Insomma, appare evidente che “Vallecentanni” che, nel tempo, si è “costruita” un nome che è anche una “promessa” di lunga vita, rischia di diventare come una comune contrada agricola

Ambiente
Cilento martedì 09 aprile 2024
di Bartolo Scandizzo
La fontana di Vallecentanni
La fontana di Vallecentanni © Settimanale Unico

Vallecentanni, un nome che promette “bene” a quanti vi vivono ed anche a chi vi passa saltuariamente!

La località è situata in faccia al sole che tramonta nel mare di Paestum facendo il pendolo tra il promontorio di Agropoli, d’inverno, e Punta Campanella in Costiera Amalfitana, d’estate.

La vallata, che la collina di Scigliati toglie la vista del mare, è rimasta anche orfana della storica fontana.

Si tratta di una contrada agricola, situata nel comune di Albanella al confine con quello di Capaccio Paestum, dove non è facile individuare un baricentro perché le case sono “sparse” in base alle proprietà dei terreni che, con la riforma agraria varata negli anni ’50 del secolo scorso, furono disseminate in ogni direzione.

Un segno distintivo di questo luogo, oltre alla promessa di una lunga vita, implicita nel toponimo, è una fontana che da sempre ha fatto scorrere acqua destinata a pastori, braccianti e viandanti di un tempo, e a quanti si spostavano per raggiungere la stazione di Capaccio Scalo o quella di Albanella stessa.

Anche molti ciclisti e podisti, che risalgono e discendono la via Scigliati che passa a monte della SS 166 diretta nella Valle del Calore, trovavano refrigerio presso la fonte che regalava acqua in abbondanza.

Da circa un anno, inopinatamente, la fonte ha cessato di svolgere il compito che le era stato assegnato da quando fu costruita perché è a “secco” d’acqua.  

In un primo tempo, la mancanza di acqua poteva essere addebitata ad una ipotetica sospensione del flusso per consentire agli addetti all’acquedotto di fare manutenzione straordinaria ad uno o ad entrambi i rubinetti di cui è dotata la fontana. Ma dopo circa un anno appare evidente che decisione sia definitiva.

A chiedere in giro il motivo della scelta si ottengono risposte evasive se non addirittura la confessione che non sono state chieste né ottenute spiegazioni plausibili.

Un motivo plausibile sarà stato la necessità di non disperdere né sprecare acqua che, essendo una fontana che "mesceva" acqua senza soluzione di continuità disperdendosi sulla strada o nei canali di scolo. Ma questo problema poteva (e potrebbe ancora) essere risolto con un rubinetto, che pure già esiste!

Colgo l’occasione di questo breve scritto per sottolineare anche le condizioni in cui versa la via Scigliati oggetto di un intervento di rifacimento sia del manto stradale sia delle cunette che dura da troppo tempo la strada è “ufficialmente chiusa al traffico” ma tutti la percorrono disinvoltamente: sia i grandi camion diretti alla nuova centrale che trasforma il letame degli allevamenti bufalini della zona in biometano, sia le auto e i trattori dei residenti che altrimenti sarebbero costretti, per rispettare il divieto, a transitare per altre e più lunghe vie.

Insomma, appare evidente che “Vallecentanni” che, nel tempo, si è “costruita” un nome che è anche una “promessa” di lunga vita, rischia di diventare come una comune contrada agricola destinata a srotolare la sua esistenza senza nemmeno una fonte in grado di spegnere la sete degli umani. In fondo, finora svolgeva il compito di pareggiare la grande sete delle terre coltivate a foraggio e mais per sfamare le migliaia di capi bufalini disseminati nella pianura che la circonda.

Agli umani, purtroppo, non resta che recarsi al supermercato o ai distributori messi in giro in pieno centro che dispensano l’elemento più importante per la vita sulla terra per pochi centesimi al litro … e la si può avere anche addizionata di bollicine!

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