Franco Alfieri "impreparato" sui lavori fatti sulla SP 316A tra Capaccio Paestum e Matinella

Non è facile trovare “impreparato” Franco Alfieri sulla problematica delle strade, ma in alcune situazioni anche i “ricchi” sono costretti a “piangere” sul latte versato … meglio dire sulle strade “sbagliate”.

Infatti, bisogna riconoscere che, sia a livello comunale sia a livello provinciale, non si può non notare l’attenzione riservata a garantire uno “scivolamento uniforme” agli pneumatici che “scarrozzano” carrozzerie di ogni dimensione su strade più o meno importanti.

Però, almeno in un'occasione, la collaudata macchina “asfaltatrice” ha fatto cilecca! Si tratta della SP 316A che dalla contrada Rettifilo, nel comune di Capaccio Paestum; porta al centro di Mattinella, nel comune di Albanella.

Si tratta una strada frequentata da varie tipologie di automobilisti … Traffico locale di trattori ed altri mezzi agricoli, TIR ed altri mezzi pesanti, automobilisti che non vogliono andare ad imbottigliarsi nel traffico della SS 18 e scelgono Eboli per entrare in autostrada per dirigersi verso Sud o Nord.

Sono circa due anni che i lavori sono stati “completati” e il traffico scorreva “felice” di poter avere un’importante valvola di sfogo sia in direzione Nord sia verso il Cilento costiero.

Purtroppo, già dopo poco tempo, la strada si è deformata a ridosso della condotta del Consorzio di Bonifica. Il canale fornisce acqua per l’irrigazione della bella “campagna” moderna incontentabile di acqua per elevare al quadrato le possibilità di produzione di foraggio per le migliaia di bufale che danno il latte indispensabile alla produzione dell’oro bianco che è la mozzarella.

La carreggiata, che dopo il rifacimento del manto bitumato risulta allargata rispetto al tracciato precedente, è dissestata proprio a ridosso dei guardrails che pone l’automobilista a restringimenti improvvisi ed estremamente pericolosi perché coinvolgono anche gli inconsapevoli automobilisti che provengono in senso contrario.

L’errore è talmente macroscopico che è impossibile possa essere sfuggito al committente, sia esso comune sia provincia, allora non si spiega come si possa accettare il fatto che, a fronte di un investimento importante, non si possa venire a capo del problema chiedendo ed ottenendo alla ditta che ha eseguito i lavori in modo “maldestro”.

Attualmente, sono stati posati dei segnali di pericolo generico in alcuni punti, ma resta insopportabile il fatto che, dopo aver aspettato tanto per avere un intervento di rifacimento, la spesa non sia servita a far fare la sua “ennesima” bella figura a Franco Alfieri, ma, al contrario, sembra fatta apposta per appannare l’immagine dell’amministratore capace e attento alla gestione della rete stradale provinciale.

 Ma Alfieri può correre ai ripari e “smuovere” chi di dovere dall’apatia in cui si è rintanato e costringerlo a ri-fare bene ciò che, senz’altro, è stato fatto male.

Questo potrebbe tornargli utile anche in occasione dell’annunciata sistemazione e allargamento della strada della Gaiarda con la messa in sicurezza della banchina (lo stesso lavoro fatto nel comune di Albanella)  lungo la quale scorre il canale del consorzio di bonifica …