ad Acciaroli ha inventato ilprimo Porto d'arte contemporanea

​Intervista a Valerio Falcone

I territori sono composti da persone, un po’ come i contenitori, sono queste che rendono un paese attivo, dinamico e interessante

Cultura
Cilento giovedì 16 agosto 2018
di Lucrezia Romussi
Immagine non disponibile
Valerio Falcone © Unico settimanale

Da cosa nasce la passione per l’arte contemporanea?

Nasce da giovanissimo, ho eredito questa passione dalla mia famiglia, da mio padre, soprattutto. Papà avendo un’azienda che produceva manufatti in terra cotta invitava in fabbrica grandi intellettuali e artisti di fama internazionale. Quando avevo sei anni a casa mia pranzavano critici d’arte e scultori famosi, quindi, ho sempre sentito parlare di arte. Oggi questa passione è diventata un lavoro, come azienda quotidianamente sponsorizziamo, patrociniamo e finanziamo eventi culturali, per esempio durante il Giffoni Film Festival abbiamo trascorso una bellissima giornata con Andrea Viliani il direttore del Museo Madre di Napoli che ha tenuto qui una masterclass con i ragazzi.

In che modo questa passione si è trasformata in lavoro?

E’ una passione e come tale deve essere alimentata quotidianamente. Infatti, costantemente, frequento gallerie, fiere ed esposizioni, ho un rapporto solido e duraturo con bravissimi maestri d’arte questo, oggi mi ha permesso di avere una certa importanza nel panorama mondiale. Oggi, per esempio, qui a Giffoni abbiamo allestito la sala dell’arte contemporanea dove sono esposte le opere di ottimi artisti quali Marilena Abate, Giovanni Alfano, Matteo Fraterno, Gianluca Leporini, Angelo Maisto e Stefano Marra.

Cosa produce concretamente la Fornace Falcone?

L’azienda Fornace Falcone produce manufatti in terracotta, quindi, pavimentazioni, mattoni, tegole, coppi e prevalentemente lavora con un tipo di edilizia di restauro monumentale.Abbiamo avuto la fortuna, l’onore e il piacere di realizzare grandi e importanti siti come l’area archeologica di Pompei in cui la Fornace Falcone ha creato l’isola Pompeiana e le coperture con diversi e importanti architetti di fama internazionale, il Museo Capodimonte e 92 Chiese solo in regione Campania. La nostra è una produzione rigorosamente fatta a mano e cotta a legna, per questo mi sento di definirla non artigianale ma arcaica, infatti, veniva fatta 2000 anni fa dai romani. Nel nostro ciclo produttivo c’è un rispetto e una tradizione precisa affiancata alla produzione normale della Fornace Falcone è presente una linea di design che ha avuto un ottimo successo, i nostri prodotti sono trattati nei migliori negozi europei del settore. Oltre alla produzione e alla linea di design è stata integrata la mia passione, l’arte contemporanea pertanto quotidianamente nella nostra azienda ospitiamo artisti di fama mondiale e avendo anche una sensibilità, un rispetto e un’attenzione per i giovani scultori dell’Accademia delle Belle Arti offriamo loro aree dell’azienda al fine di permettergli di lavorare alle proprie opere.

In merito al Porto di Arte Contemporanea cosa ti senti di esprimere?

Sono sempre stato appassionato di luoghi non adatti, luoghi non riconducibili all’arte contemporanea a questo proposito cito Achille Bonito Oliva il quale sostiene che il Museo d’Arte Contemporanea con il più alto numero di visitatori al giorno sia la metropolitana di Napoli dove ad ogni stazione ci sono diversi artisti di fama. Le persone che non conoscono l’arte contemporanea utilizzando la metro sono costrette in qualche modo a vedere le loro opere, ispirati da questa idea abbiamo aperto una sala esposizioni in un centro commerciale e il PAC ovvero il Porto di Arte Contemporanea. Il PAC nasce ad Acciaroli, quindi, a Pollica, una delle zone marine più belle d’Italia, non a caso Legambiente gli assegna ogni anno la bandiera blu con cinque vele, il massimo riconoscimento. Nell’ultimo allestimento sono stati presenti Miltos Manetas e Matteo Fraterno, due artisti molto bravi. Miltos greco, nato ad Atene ha esposto una sua bellissima fotografia un metro per due raffigurante donne abbassate vestite da lutto Mattero Fraterno, invece, ha preparato e realizzato una panchina che in questo momento si trova sul porto di Acciaroli. PAC ha preso vita quattro anni fa e tutto l’anno tenta di crescere e migliorare ovviamente, però, le manifestazioni più importanti si tengono nel periodo stagionale con una maggior frequenza turistica, quindi, a luglio e agosto. Questo chiaramente lo si può fare grazie all’amministrazione comunale primo fra tutti il sindaco Stefano Pisani, che colgo l’occasione per ringraziare calorosamente.

Quindi, il territorio gioca un ruolo importante?

I territori sono composti da persone, un po’ come i contenitori, sono queste che rendono un paese attivo, dinamico e interessante. Per esempio in questo momento ci troviamo nella Multimedia Valley di Giffoni Valle Piana che si è potuta realizzare solo grazie al lavoro straordinario, all’intelligenza e alla visione di Claudio Gubitosi il direttore del Giffoni Film Festival.

Perché hai scelto proprio Giffoni?

La mia azienda si trova a pochissimi chilometri da qui, quindi, ho sentito l’esigenza di realizzare qualcosa sul territorio, avendo organizzato già tante manifestazioni importanti fuori dalla mia regione. Inoltre, il direttore Claudio Gubitosi mi ha voluto fortemente a tal proposito ringrazio l’intero staff di Giffoni e nello specifico il dottor Gubitosi.

Ringraziamo Valerio Falcone per le numerose attività svolte a salvaguardia degli artisti perché come diceva Pablo Picasso ‘’l’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni’’.

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