Fuori dal consiglio i rappresentanti delle aree interne completamente nel perimetro del Parco

Castellabate capitale del Parco

Spinelli, Maiuri e Ianni nominati dai ministeri! La componente eletta dai sindaci è composta da Elena Anna Gerardo di Alfano, Carmelo Stanziola di Centola, Rosario Cairone di Trentinara e Domenico D'Amato di Petina

Politica
Cilento venerdì 16 febbraio 2024
di Bartolo Scandizzo
Immagine non disponibile
Punta Licosa a Castellabate © Settimanale Unico

Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha firmato il decreto di nomina dei nuovi consiglieri che andranno a comporre il direttivo del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni (PNCVDA).

Tutti confermati i nomi proposti al ministro eccetto quello di Maria Teresa Imparato, presidente di Legambiente della Campania che ha ceduto il passo a Chiara Ianni che va ad allungare la lista dei componenti provenienti da Castellabate: Costabile Spinelli e Luisa Maiuri. Altra Donna ad entrare in consiglio è Elena Anna Gerardo, sindaca di Alfano. Il ministro ha preso atto degli eletti dall’assemblea della Comunità del Parco: Carmelo Stanziola, a cui dovrebbe andare l’incarico di vicepresidente, Rosario Cairone sindaco di Trentinara, Domenico D’Amato sindaco di Petina, Francesco Bellomo esponente di Fratelli D’Italia di Atena Lucana.

Non appena il decreto di nomina firmato dal ministro arriverà alla segreteria del Parco, il presidente Giuseppe Coccorullo potrà convocare i nominati e procedere alle formalità previste dallo statuto con l’accettazione delle cariche e l’elezione del vicepresidente e dei componenti della giunta esecutiva.

Pino Palmieri, sindaco di Roscigno, che ha fortemente contestato il risultato scaturito dall’assemblea della comunità del Parco che aveva eletto solo “maschi”, ha ottenuto di vedere colorarsi di rosa buona parte delle figure che siederanno intorno al tavolo ovale di Palazzo Mainenti a Vallo della Lucania. Palmieri, in ogni caso, non demorde e annuncia ulteriori ricorsi …

È la prima volta che l’ente Parco sarà governato da una schiacciante maggioranza di Centro Destra in consiglio direttivo, anche se per diversi anni (quasi sette, tra presidente e commissario) è stato Amilcare Troiano ad occupare la poltrona più importante dell’ente, quella di presidente.

Ma anche l’incarico di direttore, snodo nevralgico tra le cose che si pensano e quelle che si fanno, ha visto la presenza della stessa area con Angelo De Vita e l’attuale Romano Gregorio, primeggiare sul Domenico Nicoletti che assisteva il primo presidente, Vincenzo La Valva.

Il parco a chi lo vive … potrebbe essere il motto della prossima compagine di governo che si insedierà a palazzo Mainenti. Infatti, consiglio e presidente sono tutti politici della porta accanto, con Castellabate a far da capofila con tre consiglieri. Completamente fuori i “tecnici” che di solito i vari ministeri individuavano tra accademici e associazioni ambientaliste.

 Si tratterà di una gestione autarchica che dovrà dimostrare di saper fare meglio di chi li ha preceduti!

Il Parco è diventato “adulto”, avendo superato i venti anni di esistenza in vita, ma ha perso per strada molta della considerazione di chi vive sul territorio e soffre per i problemi irrisolti diventati “cronici”.

Primo fra tutti è lo “svuotamento demografico” che procede inarrestabile in oltre il 50% dei piccoli comuni che non arrivano a 1000 abitanti. Con la riduzione del numero degli abitanti, anche il patrimonio immobiliare vive l’era del decadimento fisico e, di conseguenza, anche le case costruite recentemente perdono valore sbriciolando le aspirazioni di tanti che avevano investito sull’onda della creazione dell’area protetta.

Anche il patrimonio immobiliare pubblico, in molti casi ristrutturato con ingenti fondi recuperati proprio dall’ente Parco (oltre 100 milioni di euro) vede del tutto precluso l’orizzonte di un futuro degno delle aspettative che avevano indotto ad investire. Come è del tutto evidente che la rete museale, la sentieristica e la stessa cartellonistica siano abbandonati a sé stessi.

Infine, c’è la poca considerazione con la quale è percepita l’area protetta proprio nelle realtà dove dovrebbe essere più sentita: nei comuni che hanno l’intero territorio compreso nel perimetro dell’area protetta. Sono gli stessi, il cui numero di residenti scende senza soluzione di continuità fin da quando l’ente parco ancora non c’era, che vivono sulla loro “pelle” il dramma dell’abbandono. Sono loro che hanno raccolto solo le briciole delle potenziali ricadute degli investimenti fatti dall’ente parco.

La compagine che prende in mano il destino della “regione del parco, imprigionata in una provincia” non potrà fare peggio di quanto fatto finora da chi li ha preceduti! Toccherà ai rappresentanti dei partiti di “governo”, che più degli altri, negano l’emergenza climatica e “aborriscono” i lacci e i lacciuoli "ambientali", incanalare l’azione di governo dell’ente. Chi non ricorda il volo in elicottero dell’allora presidente della provincia, Edmondo Cirielli accompagnato da Manuela Di Centa, sorvolò il massiccio del Cervati e promise piste da sci “bianche rosse e nere” che rimasero sulle cartine appese nel salone consiliare del comune di Piaggine.

Ovviamente, il blocco di centro destra che si è insediato alla guida dell’ente parco ha anche un altro compito! Dovrà rinforzare il “fortino” politico che ha conquistato in una provincia e una regione che non tocca palla da quando Edmondo Cirielli lasciò la presidenza della provincia di Salerno.

La “regione verde” potrebbe diventare un laboratorio “politico” dal quale far partire l’assalto per la conquista della regione e scalzare Vincenzo De Luca.

Se i nuovi “padroni” del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni pensano di poter raggiungere i loro obiettivi utilizzando le stesse “strategie” che hanno ridotto ai minimi termini la considerazione che la “gente” comune ha dell’area protetta, allora basta non cambiare niente e fare il “copia incolla” del già fatto e del già detto.

Se, al contrario, sapranno fare tesoro degli errori del passato, allora potranno avere qualche speranza di successo e questo sarà un bene per la loro causa e quella di chi ha a cuore l'esistenza in vita del Parco.

Dopotutto, a differenza del passato, parlano tutti la stessa “lingua” … quella cilentana.

INFO:

Fanno parte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano i seguenti comuni (in minuscolo i comuni il cui territorio è parzialmente incluso nel perimetro del Parco, in blu i comuni dove sono già presenti nel sito delle fotografie): AgropoliAquaraASCEAAuletta, BELLOSGUARDO, BuonabitacoloCAMEROTA, CAMPORA, CANNALONGA, CapaccioCasal Velino, Casalbuono, Casaletto SpartanoCaselle in PittariCastel San LorenzoCastelcivitaCASTELLABATECastelnuovo Cilento, CELLE DI BULGHERIA, CENTOLA, Ceraso, CiceraleControneCORLETO MONFORTE, Cuccaro Vetere, FELITTOFutani, Gioi, Giungano, Laureana Cilento, LAURINOLaurito, Lustra, MAGLIANO VETERE, Moio della Civitella, Montano Antilia, Monte San Giacomo, MONTECORICE, MONTEFORTE CILENTO, Montesano sulla Marcellana, MorigeratiNOVI VELIA, Omignano, ORRIA, OTTATI, PERDIFUMO, Perito, Petina, PIAGGINE, PISCIOTTAPolla, POLLICA, Postiglione, Roccadaspide, Roccagloriosa, RofranoROSCIGNOSACCO, Salento, San Giovanni a PiroSAN MAURO CILENTO, SAN MAURO LA BRUCA, San Pietro al Tanagro, San Rufo, SANT'ANGELO A FASANELLA, Sant'Arsenio, Santa Marina, SanzaSassano, SERRA MEZZANA, Sessa-Cilento, Sicignano degli Alburni, Stella Cilento, STIO, Teggiano, Torre Orsaia, TortorellaTrentinara, VALLE DELL'ANGELO, Vallo della Lucania.

Mentre i comuni in area Contigua sono:

Albanella, Alfano, Atena Lucana, Caggiano, Ispani, Ogliastro CilentoPadula, Pertosa, Prignano Cilento, Rutino, Sala ConsilinaSapriTorchiara, Torraca, Vibonati.

 Tra le oasi presenti nel Parco possiamo trovare l'Oasi WWF Gole del Bussento, l'Oasi WWF di Persano e l'Oasi WWF di Monte Polveracchio.

 Si ricorda che:

PALINURO è una frazione del comune di Centola.

Le antiche rovine di VELIA fanno parte del comune di Ascea.

ACCIAROLI é una frazione del comune di Pollica.

PAESTUM è una frazione del comune di Capaccio.

SCARIO è una frazione del comune di San Giovanni a Piro.

San MarcoSanta Maria e Ogliasto Marina sono frazioni del comune di Castellabate

Lascia il tuo commento
commenti
Le più commentate
Le più lette