Il sindaco Giuseppe Rinaldi: “Procedura viziata. Pronto ricorso al Tar”

Montesano, ancora contro la realizzazione della centrale elettrica Terna

Abbiamo già deliberato di opporci al Tar Lazio a questa nuova procedura di avviso di apposizione al vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità”, questa la sintesi del sindaco di Montesano.

Politica
Cilento mercoledì 22 novembre 2017
di Antonella Citro
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Giuseppe Rinaldi - Sindaco di Montesano © n.c.

“Nel consiglio comunale che si è tenuto il 9 novembre abbiamo ripercorso l’iter amministrativo estremamente viziato che ha portato all’autorizzazione che vuole Terna su un progetto revisionato, la stazione elettrica e dei relativi raccordi aereo/cavo. Abbiamo già deliberato di opporci al Tar Lazio a questa nuova procedura di avviso di apposizione al vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità”, questa la sintesi del sindaco di Montesano Giuseppe Rinaldi. “Mi sono soffermato sull’ultimo punto, Terna parla di pubblica utilità dell’opera asserendo nelle motivazioni che vogliono condurre all’acquisizione delle proprietà private dei cittadini montesanesi e in generale, a ledere l’interesse pubblico di Montesano – continua Rinaldi – parlando ancora di eolico. Lo scrive Terna quando sappiamo, da note e leggi regionali, da sopralluoghi della Forestale, da decadenza che questa amministrazione ha fatto avere del decreto di autorizzazione del parco eolico originario che a Montesano non ce n’è nemmeno uno e nemmeno ce ne potrà mai essere. Quindi se la motivazione è la raccolta dell’eolico che non esiste allora la motivazione è falsa. La motivazione alla base degli espropri che si vogliono fare è falsa, non è corretta”. Sono state formulate poi varie osservazioni anche di carattere tecnico, ambientale, salutare, amministrativo, politico - pianificatorio, urbanistico che non consentono di poter dire che quella stazione elettrica, che in quel luogo a Montesano sia possibile e realizzabile. “Abbiamo rimarcato ancora una volta come l’autorizzazione del 2010 manchi della Valutazione di Impatto Ambientale. Ancora oggi non c’è una documentazione e senza quell’atto fondamentale quello che già è stato fatto era senza autorizzazione fondamentale – spiega Rinaldi – non può esserci una sanatoria di quello che è già stato. Oggi bisogna dire che il procedimento è viziato all’origine e come tale deve essere accertato. Ci aspettiamo che da vari ricorsi al Tar, al Consiglio di Stato e tramite vari organi della pubblica amministrazione a livello sovracomunale, si acclari che il procedimento di Terna non è regolare; la localizzazione in quel posto non va bene perché è una località inidonea, lo dice il comune, la regione Campania e la Sovrintendenza. Il Ministero e il Governo devono indicare quale destino debbano avere questi territori”. Infine Rinaldi spera che non si crei quella frattura insanabile tra l’interesse nazionale e l’interesse dei territori.

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