“Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”. [“Luna e i Falò” di Cesare Pavese, 1949]
Altavilla Silentina è un borgo ricco di storia: chiese antiche, qualcuna anche dimenticata, un castello medievale – di proprietà privata – un centro storico raccolto ed accogliente, una vasta foresta, una macchia boschiva e altre risorse che, da sempre, caratterizzano il territorio. Elementi noti ai più, ma spesso non adeguatamente valorizzati se non addirittura trascurati. Eppure, proprio queste risorse potrebbero trasformarsi in leve strategiche per un turismo culturale, religioso e naturalistico in grado di integrare arte, storia e archeologia. Le origini normanne e le tracce architettoniche presenti nel paese rappresentano un potenziale importante per la costruzione di una strategia di rilancio complessiva. Un potenziale che si amplierebbe ulteriormente se affiancato al settore agroalimentare, uno dei punti di forza dell’area. L’agricoltura, i prodotti tipici e la tutela dei distretti gastronomici, integrati in un progetto coordinato, possono generare un ciclo economico virtuoso e duraturo. In questo scenario diventa centrale la capacità del paese di accogliere idee concrete, stabilire priorità e programmare interventi secondo una logica di sviluppo ordinata. Un processo che, se ben strutturato, porterebbe a un rafforzamento dell’identità locale e a ricadute economiche positive, insieme a un generale arricchimento sociale e culturale.
Altavilla Silentina, dunque, ha davanti a sé una sfida ma anche una grande opportunità: quella di valorizzare ciò che possiede e di trasformare il suo patrimonio in una risorsa concreta per il futuro. Con una visione condivisa, un coordinamento efficace e una partecipazione attiva della comunità, il borgo si trasforma in un modello di sviluppo per l’intero territorio.
Un ruolo significativo, in tal senso, è già svolto dal Forum dei Giovani, dalla Pro Loco e da altre Associazioni del territorio, realtà che negli ultimi anni si sono distinte per iniziative volte alla promozione culturale ed economica del paese. Un impegno che, se sostenuto con maggiori risorse e con una più ampia condivisione istituzionale, potrebbe favorire un salto di qualità nelle politiche di sviluppo locale. Ne è un esempio l’evento “Intra Moenia” la festa natalizia che anima il borgo di Altavilla Silentina, quest’anno alla sua 13esima edizione, che si terrà dal 27 al 29 dicembre 2025, che porta a conoscere e a gustare sapori autentici, piacevole musica, splendidi presepi e una tradizione che si snoda tra storia, cultura e società. In pratica una riscoperta di questo meraviglioso paese e delle sue origini.
I paesi antichi non invecchiano, custodiscono il tempo come un dono fragile, e lo adagiano tra forti braccia, affinché queste lo conservino, come memoria, per l’eternità. [Cit. GT, 2025]
Dentro le mura, questo il significato di Intra Moenia, nome che gli organizzatori non hanno scelto a caso ma intrinseco all’ambiente in cui si svolge l’evento: vicoli, vie e piazze del centro storico, le quali per tre giorni si illuminano di vita, tradizione e gioia di quanti vi partecipano. A rendere unica questa festa, che nasce dall’amore per le proprie radici, dalla passione, dall’impegno e dal cuore, sono i giovani di Altavilla, i quali con azioni concrete rendono magico questo luogo sia per chi ci abita che per i tanti ospiti, che non vogliono perdersi il fatato borgo antico di un paese che ha storia, arte e cultura. Sono loro che in una qualche maniera sono i docenti per “educare il territorio” in termini di considerazione, comunità, spazi e non da meno coinvolgendo i concittadini, stimolando la partecipazione e creatività, preservando tradizione e identità.
Un paese antico non è un semplice luogo: è una memoria che continua a respirare finché ci sarà un solo essere umano ad irrorare il suo ricordo. [Cit. GT, 2025]
Tre giorni ad Altavilla Silentina da non perdere assolutamente, dove stand gastronomici, piatti tipici, musica e artisti accoglieranno i visitatori in un abbraccio di piacevoli emozioni. Intra Moenia non offre solo enogastronomia e intrattenimento: ma regala anche un’occasione di riscoperta del patrimonio del paese. Infatti il percorso si snoda tra l’antica Porta di Suso (un tempo ingresso al borgo fortificato) e le vie del centro, tra case antiche, vicoli, scalinate e, in alcuni punti, scorci sul paesaggio circostante che anche di notte si fa ammirare fiero per la sua bellezza. Qui gli ospiti possono anche ascoltare storie, racconti e perché no anche narrazioni fantastiche di un mondo antico. Oggi molti borghi rischiano di essere dimenticati, e ciò fa male al cuore, perché non possiamo cancellare storia, cultura e tradizione; ricordi, epoche e tracce del passato; i segni del tempo e le nostre origini, e con queste il sentiero che i nostri antenati hanno costruito per il favoloso cammino dell’umanità. È per evitare tutto ciò che esistono eventi come Intra Moenia, il quale assume un valore ancora più grande se l’iniziativa parte proprio dai giovani.
L’invito che gli organizzatori rivolgono a tutti è tra i più avvolgenti, un invito a lasciarsi guidare tra vicoli antichi, a scoprire angoli nascosti e spesso inosservati, a respirare l’anima del borgo e assaporare la tradizione; vivere la magia del Natale e sentirsi parte di una comunità viva e accogliente.



