Per fotografare in chiave sociologica oltre che politico/amministrativa la realtà del vasto territorio comunale di Capaccio/Paestum, ho usato spesso l’immagine delle “isole che stentano a farsi arcipelago”. Vale, naturalmente, per le tante contrade, alcune popolose altre meno, nate, quasi spontaneamente, aggregandosi intorno a mini nuclei di masserie preesistenti, dal Sele al Solofrone, in orizzontalità, e dal mare alle colline, in verticalità. Ed hanno problemi seri in termini di servizi come di attività di socializzazione. Oggi vorrei focalizzare l’analisi sulla “separatezza” che caratterizza i rapporti tra il capoluogo e la pianura. La ferita da separatezza è cosa diversa e più lacerante,…
Autore: LIUCCIO GIUSEPPINO
La Costa d’Amalfi è una terra anfibia e vi aleggiano e si materializzano nell’immaginario collettivo miti di terra e di mare. La sua vocazione è segnata nella conformazione geo-topografica. Si sviluppa in verticalità più che in orizzontalità con il mare che penetra, attraverso grotte, falesie e fiordi, nel ventre della terra e la feconda di acque e di misteri, con le onde che, quando si imbufaliscono, schiaffeggiano e scalano scogli con cascate d’argento ad uragano e, ardite, minacciano case e campagne, chiese e campanili che, ariosi, cercano cielo con le croci su cupole di maioliche colorate. Colline e montagne s’incurvano…
Oggi ricorre il ventesimo anniversario della morte di Bettino Craxi, uno dei politici più intelliegenti e capaci dell’Italia moderna. Un Grande Italiano da additare come modello ai posteri. Uno statista di cui gli italiani yutti dovrebbero essere orgogliosi. Per me fu un Maestro di vita e di pensiero. Un grande socialista la cui vita la sottopongo ai tanti giovani che non l’hanno potuto conoscere ed apprezzare. Per me è stato e resta un Grane Socialista.Ciao, amico e compagno Craxi. Peppino Liuccio
Sono Stato a Velia-Ascea di recente nell’azienda dell’amica prof.ssa Maria Rosaria Trama, presso la Tenuta Colline di Zenone, per una bella serata di cultura e poesia, carica di emozioni profonde; e, naturalmente, è risuonato spesso, come era logico e naturale, il nome del Grande filosofo Parmenide, fondatore della Scuola Eleatica. Mi sembra giusto esaltarne il ricordo con una riflessione. Lo faccio recuperando una mia lettera postuma a Lui dedicata e pubblicata nel mio romanzo epistolare “TERRE D’AMORE: CILENTO E COSTA D’AMALFI” (Edizioni Delta) con il quale vinsi, qualche anno fa, il Premio Nazionale Francesco De Sanctis. La lettera è datata,…
Un percorso di amore e di cultura per accendere la “curiositas” della scoperta
Filosofi, astronomi, maghi e sacerdoti si sono appassionati nel corso dei secoli allo studio dell’evoluzione della vita della natura nell’alternarsi delle stagioni E dove e quando non poteva la razionalità e la scienza si ricorreva al mito che ha creato culti religiosi ed ha fecondato l’arte nella prismaticità multimediale delle sue manifestazioni: letteratura (poesia e narrativa), pittura, musica, teatro e, nei tempi più recenti, cinema ed audiovisivi in genere Oggi, con mente più disincanta e libera da sovrastrutture mitologiche e religiose, ma ancora con anima e cuore gonfi di emozioni, osserviamo la natura che si rinnova e rigenera di vita…
Già a fine novembre a Roma, come, d’altronde, in tutte le grandi città, si comincia a respirare “aria di Natale”. Le vetrine dei negozi sfavillano di luci negli addobbi, i marciapiedi delle vie più frequentate e note per negozi di grido sono coperti da tappeti di plastica, ma pur sempre tappeti, nella festa dei colori, prevalentemente rossi ma, spesso, anche verdi, i fiorai avventizi offrono a prezzi stracciati stelle di Natale, di ogni dimensione ma sempre rigorosamente rosse, e mazzi di pungitopo e catecus carichi di bacche, che fanno gola alle signore per l’arredo colorato e festoso delle case a…
Sulla sinistra la strada provinciale s’inciela, dolce, fra i tornanti delle colline a conquista di San Mauro La Bruca e San Nazario, terre di monaci italo/greci, che vi fondarono abbazie ed insegnarono ai contadini innesti per nuove colture e la tecnica per la regimentazione delle acque. A sinistra uno spiazzo/belvedere è il punto di osservazione ideale per un colpo d’occhio carico di emozioni sul mare dei miti e della storia: La spiaggia delle Saline, lunga, ostenta il litorale sabbioso che accende iridescenze al sole con una merlatura di trina d’argento della risacca a carezza/bacio di battigia: M’incanto al tozzo braccio…
Sulla sinistra la strada provinciale s’inciela, dolce, fra i tornanti delle colline a conquista di San Mauro La Bruca e San Nazario, terre di monaci italo/greci, che vi fondarono abbazie ed insegnarono ai contadini innesti per nuove colture e la tecnica per la regimentazione delle acque. A sinistra uno spiazzo/belvedere è il punto di osservazione ideale per un colpo d’occhio carico di emozioni sul mare dei miti e della storia: La spiaggia delle Saline, lunga, ostenta il litorale sabbioso che accende iridescenze al sole con una merlatura di trina d’argento della risacca a carezza/bacio di battigia: M’incanto al tozzo braccio…
“Nido di pietra alle porte del Parco”. Lo definisce così, con immagine felice ed efficace, Angelo Guzzo nel suo bel libro “Paesi della memoria”. Si tratta di Tortorella, uno dei borghi incantati nell’anfiteatro di colline a terrazza sul mare del Golfo di Policastro. Vanta una storia antica. La sua origine, secondo una diffusa tradizione popolare, risale al 950, quando alcune famiglie di Tortora, un villaggio sul Tirreno in provincia di Cosenza, vi si rifugiarono per scampare alle persecuzioni dei pirati saraceni che dilapidavano le coste con razzie e violenze. Ma probabilmente il toponimo deriva da “tortora”, l’uccello che nidifica sui…
Cornice dell’evento lo spazio architettonico più all’avanguardia d’Europa, “la Nuvola” di Massimiliano Fuksas, all’Eur. I numeri ne hanno esaltato il successo: 500 editori, più di 1000 gli autori, 550 gli appuntamenti. Parlarne è d’obbligo, anche perché erano presenti molti cilentani. C’è da premettere, innanzitutto, che il libro resta sempre valido come strumento di cultura, anche se alcuni sociologi e politologi ne prevedono, di tanto in tanto, con superficiale leggerezza, la morte a breve. Io, invece, lo ritengo insostituibile per quel piacere quasi tattile di sfogliarlo, per il contagio d’amore nel sentirlo tuo, per la libertà che ti consente di riappropriarti,…
Con l’avanzare dell’età matura, che galoppa vertiginosamente ed inesorabilmente verso la vecchiaia, si fa sempre più malinconicamente lancinante la nostalgia della terra lontana e diventa amara la “diaspora” nell’“esilio dorato” di Roma, che, per altri versi, riserva non pochi vantaggi sul piano delle relazioni umane e degli scambi culturali. Però mi manca l’atmosfera dei paesi, del loro patrimonio di valori, della calda e coinvolgente umanità della gente, attaccata alle tradizioni, che scandiscono i giorni, i mesi e gli anni e costituiscono una sorta di “religione laica” di vita. Forse anche per questo torno spesso nella terra d’origine, quasi per un…