Signor candidato sindaco, Carmine Caramante, si presenti agli elettori …
“Sinceramente, credo che non ci sia bisogno di presentarmi. Sono un figlio di Capaccio Paestum, la gente mi conosce, vivo la mia comunità da sempre. Ho avuto in essa esperienze politiche, professionali, comunicative, sportive. Ho vissuto la mia città”.

Cosa l’ha “convinta” a candidarsi alla carica di sindaco del Comune di Capaccio Paestum?
“Sono stato scelto per guidare una coalizione, ringrazio chi mi ha dato fiducia e mi ha riconosciuto la forza e il coraggio di aver combattuto importanti battaglie politiche in questi anni a difesa di Capaccio Paestum”.
Quali argomenti sono stati determinanti a farla scendere in campo in una situazione così ingarbugliata e difficile da “governare”?
“Capaccio Paestum vive da alcuni anni una profonda crisi di identità. La nostra cittadina è sotto attacco da parte di chi la sta riducendo in macerie. Non potevamo restare a guardare, anche alla luce di quanto detto e dimostrato nella campagna elettorale del 2024”.

La gente è disorientata sulla girandola di numeri relativi al debito che il prossimo sindaco dovrà gestire non appena si insedierà a palazzo di città, provi a semplificare e a far parlare i numeri…
“Sono i documenti che parlano, ci sta un Piano di Riequilibrio Finanziario in atto, siamo in procedura di predissesto a seguito di 52 milioni di euro di debiti accertati che il consuntivo 2024 da approvare potrebbe far crescere ancora. Chi avrà la responsabilità della nuova amministrazione avrà il compito di far risorgere Capaccio Paestum. Noi abbiamo le soluzioni e le abbiamo indicate nel nostro programma”.
Siccome le opere realizzate e quelle in corso d’opera, altre sono finanziate e dovranno essere messe in “pratica” … parlano da sole, nel bene e nel male, dica sinteticamente quali sono le sue priorità …
“Qui da solo non parla niente e nessuno. Con i debiti che ci hanno lasciato sono state fatte tutte opere al momento incompiute e che si sono rivelate assolutamente da correggere. Altre poi non hanno visto mai l’inizio dei lavori. Le priorità del nostro programma, oltre a correggere e far ripartire i cantieri fermi, sono salute, sicurezza e lavoro. I tre cardini, oggi purtroppo assenti, della vita di tutti i cittadini”.
Facciamo conto che lei riesca a diventare sindaco … faccia un crono programma realistico di cosa cambierà entro due anni …

“Abbiamo nel nostro programma indicato le azioni chiave da fare nei primi 6 mesi. Sicuramente azioni concrete per il risanamento finanziario. Il recupero dei progetti e dei finanziamenti per la messa in sicurezza da alluvioni del fiume Sele e la delocalizzazione del mercato ortofrutticolo”.
Come, invece, consegnerà la città al suo successore (che potrebbe essere lei stesso) a fine mandato?
“Sicuramente meglio di come sta oggi, molto meglio, questo possiamo prometterlo”.
Uno dei tasti dolenti battuto e ribattuto in campagna elettorale è la scarsa capacità di recupero dei crediti nei confronti di cittadini e aziende morose nei confronti dell’erario comunale. Come pensa implementare le entrate erariali?
“Con il potenziamento dell’ufficio riscossione e tributi, con l’applicazione di misure serie per il recupero dei crediti, senza fare sconti soprattutto agli alti papaveri di questa città che continuano a mancare all’appello quando si tratta di fare i contribuenti”.
L’area archeologica di Paestum è patrimonio dell’Umanità ma anche un’eredità che appartiene ai figli di questa terra … come pensa di rapportarsi con la direzione al fine di coordinarsi per tenere pulita la cinta muraria fuori e dentro le mura ma, soprattutto, sopra le mura che sembra una terra di nessuno?
“La collaborazione sarà massima, intendiamo favorire le condizioni per far sì che i vari tratti della cinta muraria e gli spazi prospicienti la strada esterna siano adottati da aziende private che, in cambio di contratti di sponsorizzazione e partnership con Comune e Parco Archeologico, tengono pulite le aree.
Il settore zootecnico bufalino legato alla produzione di mozzarella ha il problema dello smaltimento dei liquami e letame! Come pensa si debba affrontare la problematica che è già oltre ogni tollerabilità?
“Attraverso il nuovo PUC, intervenendo sulle NTA e sul RUEC, si dovranno aumentare gli indici di copertura per i paddock nelle aziende bufaline. In questo modo, il problema delle deiezioni sarà di molto mitigato. Inoltre, siamo aperti agli impianti di biogas purché siano di piccole dimensioni e ad esclusivo fabbisogno delle singole aziende”.

Il comparto turistico è già in fermento per la prossima stagione estiva! Saranno confermati i provvedimenti che prevedono i parcheggi nella pineta a monte della via Posidonia e l’attivazione delle navette elettriche al servizio dei bagnanti?
“Abbiamo già avuto un incontro con il consorzio dei lidi, molto proficuo. È stato utile ascoltare le loro esigenze. Alcune cose vanno confermate, altre corrette. Per il futuro abbiamo idee innovative per il litorale”.
A Capaccio Paestum non esistono scuole primarie a tempo pieno creando non pochi problemi alle famiglie e, in particolar modo alle donne che svolgono un’attività lavorativa! Come pensa di sopperire al ritardo storico accumulato in passato?
“Dobbiamo investire sulle strutture scolastiche intercettando fondi sovracomunali per ammodernare i plessi o fare nuovi edifici. Una scuola che dispone soltanto delle aule, dove tradizionalmente si tengono le lezioni, non è idonea ad ospitare il tempo pieno. Per questo modello organizzativo, la scuola deve disporre anche di spazi appositi per attività integrative, di laboratori dedicati oppure di aule polivalenti, di palestra o di spazi per attività motoria, di spazio mensa per ospitare la refezione”.
Da anni si dibatte sulla delocalizzazione del mercato ortofrutticolo! Come affronterà il problema dello sblocco del finanziamento che si è incagliato al ministero dell’agricoltura per un ritardo di pochi minuti causato da un problema tecnologico all’atto della trasmissione del progetto?
“Stendiamo un velo pietoso sulla faccenda del finanziamento perduto. Attiveremo la nostra filiera istituzionale con Fdi al governo e attraverso il ministro Lollobrigida vedremo di recuperare i fondi assegnati al Mercato Ortofrutticolo di Capaccio Paestum per la sua delocalizzazione”.
Una campagna elettorale non è mai priva di sorprese! Quali sono state le tre situazioni più coinvolgenti che ha vissuto?
“La partecipazione di tanta gente mi ha commosso, così come l’impegno dei miei candidati e di tutto il nostro staff. Abbiamo vissuto situazioni tutte entusiasmanti”.
Se dovesse scegliere due sindaci del passato a cui ispirarsi, quali sarebbero e che tipo di insegnamenti le hanno dato se guarda alla loro azione amministrativa della città?
“Sono stato in amministrazione con Pasquale Marino, nella mia esperienza di giovane consigliere comunale. Per me Pasquale è stato l’esempio massimo di sindaco inserito a pieno nel tessuto di una comunità, un primo cittadino che era, prima di tutto, un cittadino”.
Cosa pensa della scomparsa dei simboli dei “partiti”, tranne quello di Fratelli d’Italia, dalla campagna elettorale?
“Non ci riguarda, nel senso che riguarda gli altri che hanno dimostrato di non avere un reale progetto politico. Noi abbiamo avuto il sostegno di Fdi, dei suoi vertici locali, provinciali, regionali e nazionali che non ci hanno fatto mancare la loro presenza. Fratelli d’Italia ha fin da subito sposato il nostro progetto che da civico oggi è ancorato al governo nazionale e, si auspica a breve, anche a quello regionale”.
Dia un giudizio sulla candidata Simona Corradino … Come giudica, d’altro canto, Gaetano Paolino?
“Non do giudizi personali sugli altri, sono persone che, come me, stanno facendo la loro campagna elettorale. Ho detto e ripetuto in questo mese quali sono le loro mancanze politiche e perché siano entrambi inadeguati a fare i sindaci”.
Concluda lei questa intervista con un appello al voto.
“In questo mese ho incontrato tante cittadine e tanti cittadini di Capaccio Paestum. Ho dialogato con loro, li ho ascoltati. In alcuni ho notato la perdita della fiducia nel futuro, in altri addirittura tanta rabbia per gli eventi accaduti. A ciascuno di loro ho detto che non sarà lasciato solo. Il 25 e 26 maggio abbiamo l’occasione di rialzarci. Con dignità, coraggio e cuore, insieme faremo tornare grande Capaccio Paestum”.