Sfoglia: Capaccio Paestum

“È una sfida difficile che possiamo vincere!” Contenta di vedere la sala piena, finalmente, Corradino lascia il campo a quanti la affiancheranno nella corsa a sindaco chiamandoli sulla ribalta del podio.  “È una sfida da vincere cambiando metodo… a cominciare dal rigettare quello usato dall’amministrazione precedente”

Fa piacere constatare che che tantissimi cittadini e cittadine hanno sentito forte il richiamo ad andare in soccorso dell’amministrazione della città. È un buon viatico anche i tre candidati sindaci che si candidano a gestire la complessa situazione finanziaria perché potranno attingere all’entusiasmo dei loro sostenitori che hanno voluto metterci la faccia.

Il riequilibrio di bilancio che ha spalmato in 20 anni i debiti contratti dall’amministrazione Alfieri che sono andati ad aggiungersi a quelli ereditati dalle amministrazioni precedenti. Infatti, già dall’inizio del terzo millennio, tutti i sindaci hanno dovuto fare i conti con la difficoltà di recuperare crediti verso i cittadini e imprese che, a vario titolo, hanno creato un contenzioso che inesorabilmente è diventata una “voragine”.

CONTINUA L’OTTIMA PERFORMANCE DEI RICAVI TOTALI Ricavi: € 6,9 milioni (vs € 6,0 milioni 1Q2024, +15,0%) – Ricavi BU TLC: € 2,8 milioni (vs € 2,8 milioni 1Q20242), in linea con il 1Q2024 Ricavi BU Energia: € 4,1 milioni (vs € 3,2 milioni 1Q2024), +26,9% -Oltre 12.000 km di fibra posata al 31 marzo 2025 (vs oltre 9.800 km al 1Q2024), +21,9% -Utenti su rete Convergenze: 52% di utenti su rete proprietaria (vs 50% 1Q2024) 9.864 POD3 al 31 marzo 2025 vs oltre 9.800 al 1Q2024, +0,2% -10,4 milioni di kWh nel primo trimestre 2025 vs i 10,3 milioni del 1Q2024, +0,6%

Quello che vorrebbe Antonio è che Positano restituisse il turismo di qualità a Paestum, facendola finalmente emergere come sito culturale e riscattando tutte le zone limitrofe. Attraverso la storia di Paestum e Positano vuole raccontare come queste due realtà siano strettamente connesse e di come l’una potrebbe aiutare l’altra ad emergere

Il primo vescovo a chiamarsi “Caputaquaensis” è Pietro (967) “Episcopus paestanus quae dicitur caputaquis”