Tremila seicentocinquanta firme poste sotto la petizione di cittadini di Roccadaspide e Capaccio Paestum, che vivono, si spostano e rischiano la vita quotidianamente sulla SS 166, non contano nulla!
Sono carta straccia! Sono solo un esercizio retorico per dare sfogo alla frustrazione di non poter ottenere risposte alle sacrosante richieste di sicurezza sulla Strada Statale 166, nel tratto tra Capo di Fiume (Capaccio Paestum) e contrada Taverna (Roccadaspide).

La richiesta di far rispettare il limite di velocità di 50 km/h, imposto da ANAS per evidenti motivi di sicurezza, inviata al Prefetto di Salerno, al Presidente della Provincia, ai sindaci dei due comuni, ha prodotto il nulla.
Perfino il timido tentativo di rilevamento saltuario della velocità media –come riconosciuto anche dal sindaco Gabriele Iuliano (anche lui firmatario della petizine popolare) – aveva indotto gli automobilisti a misurarsi con l’eventualità di una contravvenzione.
Per restare bloccati al punto di non partenza sul piano del controllo, ci è voluta tutta l’inerzia negativa che spesso caratterizza cittadini e amministratori locali.
Su questa strada mancano:
- Semafori
- rotatorie
- Strisce pedonali
- Marciapiedi
- Ciclovie
- Strade complanari
Tutti strumenti che proteggerebbero pedoni, ciclisti e gli stessi automobilisti in transito.
L’unico fatto incontestabile è che ANAS, Provincia e i due Comuni – responsabili del controllo di far rispettare i limiti di velocità da essi stessi imposti – non si attivano affinché vengano rispettati in modo permanente.

Basta percorrere a piedi un chilometro sulla SS 166 per rendersi conto che solo 1 automobilista su 10 rispetta il limite dei 50 km/h.
La linea bianca continua che divide la carreggiata lungo i primi 13 km della SS 166 è solo un orpello decorativo, continuamente “violata” dai veicoli in entrata e uscita dagli oltre 400 passi carrai che vi si immettono.
Sulla SS 166 è sistematico vedere che molti automobilisti sorpassano e, nella maggior parte dei casi imprecando, a velocità comprese tra 80 e 120 km/h chi si ostina a rispettare i limiti.

Chi percorre a piedi il margine destro della carreggiata in senso contrario non avrebbe scampo se venisse investito da un’auto a 80 km/h, o peggio da un TIR o un autobus … per non parlare delle moto che sfrecciano senza badare!
Su richiesta del Comune di Roccadaspide, il Prefetto di Salerno Francesco Esposito ha convocato un incontro il 6 agosto 2025 per discutere della questione.
Il comitato per la Sicurezza sulla SS 166, promotore della petizione, non è stato invitato!
Certo, il Prefetto ha il diritto di convocare chi vuole, ma escludere chi ha raccolto 3650 firme è una grave mancanza di sensibilità nei confronti dei cittadini che hanno portato in primo piano la problematica della sicurezza sulla SS 166.
Non spetta ai cittadini decidere come, ma a chi ha uomini e mezzi (anche elettronici) per sperimentare ogni alternativa disponibile per far rispettare ciò che il codice prescrive.
Oltre 3.600 cittadini, tra giovani e anziani, hanno sottoscritto una richiesta precisa, non per compiacere, ma per dare un segnale di coscienza civile e di partecipazione attiva impegnandosi in prima persona a “misurare” il proprio “andare” sulla SS 166.
In ogni caso, il “comitato” ha sempre ribadito che è inaccettabile la spiegazione, spesso ripetuta, che la “statistica” del del numero degli incidenti che hanno provocato morti e feriti sono troppo pochi per giustificare l’installazione di tutor fissi.
Questa affermazione è un’offesa all’intelligenza collettiva e un segnale di “semaforo verde” a chi sa di poter “correre oltre il limite consentito” senza pagarne le conseguenze.
Vale la pena ricordare che:
“I dispositivi a bordo di un veicolo in movimento possono essere usati senza contestazione immediata solo quando non è possibile collocare postazioni fisse o mobili.” ed è proprio in caso della SS 166!

Intanto, in attesa di installare dispositivi fissi, si potrebbe:
- Riattivare controlli con dispositivi mobili, rispettando le nuove norme del codice della strada.
- Accelerare l”iter del progetto di fattibilità che prevede “la messa in sicurezza, la realizzazione marciapiedi e pista ciclabile nella contrada di Fonte per un importo di € 2.938.631,38” per garantire sicurezza ai residenti e agli utenti deboli. Questo è il compito della politica locale, non del comitato, che però lancia un appello forte a chi amministra oggi e a chi sarà chiamato e vorrà farlo domani … a “fare presto”!
Il “comitato” nato per incalzare chi di dovere ad assumere iniziative tese ad arginare la quasi totale elusione delle regole stradali, è stato messo nell’angolo! Esso ha avuto lo scopo principale di appoggiare il comune nella difficile “battaglia” che l’ente, come risulta dagli atti, ha iniziato da tempo. Chi ha lavorato ai fianchi per mettere in crisi la sua esistenza in vita fino a farla scemare nell’incossistenza, potrà essere soddisfatto di aver spento una “luce” di partecipazione civica e popolare.
Una “luce” che, speriamo vivamente possa riaccendersi il più lontano possibile nel tempo che sarà … il che vorrà dire che nessuno avrà dovuto piangere per il resto della sua vita a causa della perdita di un congiunto o un amico sulla SS 166 … La “strada maledetta” per gli incidenti mortali e non dove la segnaletica stradale è considerata un “arredo” più che prescrizioni dei limiti di velocità.
Ora il pallino è in mano al comune che, come dichiarato dal sindaco, Gabriele Iuliano, che ribadisce di aver “richiesto l’autorizzazione all’istallazione di rilevatori elettronici di velocità sul tratto in località Fonte, particolarmente pericoloso. La misura la riteniamo necessaria e fondamentale per il contrasto dell’eccessiva velocità e per determinare condizioni di reale sicurezza della arteria. Quale che sia la formula da adottare, speriamo di riuscire a portare a casa questo importante risultato per il nostro territorio affinché sia possibile garantire la sicurezza. All’esito delle verifiche della polizia stradale, sapremo il da farsi”.
Se questo impegno assunto verrà mantenuto, saremo ben felici di darne pienamente atto e riconoscere “onore al merito” al sindaco e all’amministrazione comunale di Roccadaspide.




