Nel giro di pochi giorni si sono susseguiti una serie di eventi che hanno avuto il Cilento al centro del dibattito.
La pubblicazione della nuova guida del Touring Club, intitolata “Il Cilento, il Parco e i suoi ecosistemi, le meraviglie del mare, i piaceri della tavola”, rappresenta un’ulteriore riconoscimento di una identità forte che si sta radicando all’esterno, in un processo di simbiosi tra territori, in passato raccontati in maniera frammentata e divisiva.

I borghi delle aree interne del Cilento, gli Alburni, il Vallo di Diano, le aree marine protette, i siti Unesco sono tutti condensati in questa guida, agile e di facile approccio, testimoniando come il pubblico, gli operatori turistici e culturali, guardino a questi luoghi come un “unicum” antropologico e paesaggistico.
Una dimostrazione di sensibilità verso un’area, vista sempre più con attenzione anche da una istituzione antica ed affermata come il Touring Club Italiano, che ne ha curato la pubblicazione e la presentazione a Salerno venerdì 24 maggio presso la Chiesa di Santa Maria de Lama.

Quasi in contemporanea, si è svolto ad Acciaroli un convegno di studi scientifici internazionali, dove sono stati presentati i risultati delle ricerche effettuate negli ultimi 10 anni sulla longevità. Si tratta del Progetto CIAO, guidato dal Professore Salvatore Di Somma, lavoro che ha coinvolto le Università La Sapienza di Roma, quella di San Diego in California e la Sanford Burnham Prebys, oltre al Laboratorio di Analisi Cliniche D’Arena di Vallo della Lucania.
Un’opera preziosa e meritevole che, oltre a dare una base scientifica ai segreti della longevità, continuando il lavoro effettuato da Ancel Keys, consolida definitivamente nel mondo la conoscenza di questo autentico patrimonio costituito dal mix di stile di vita, habitat ed alimentazione, tutti fattori che caratterizzano il primato della micro regione cilentana

Si capisce quindi come la scelta di aggiungere il toponimo Cilento all’aeroporto Costa d’Amalfi rappresenti il meritato riconoscimento ad un’area geografica che appare di grande interesse ed attrattività per i player nazionali ed internazionali.
Non una finzione scenica, ma una scelta precisa di puntare su i due principali attrattori della provincia di Salerno, per l’appunto la Costiera amalfitana, conosciuta ed affermata da vari decenni ed il nostro Cilento, inteso in maniera estensiva, includendo tutto il perimetro del Parco nazionale compreso il Vallo di Diano e gli Alburni.
Per un turista straniero, ma anche per uno proveniente da altre regioni italiane, non c’è distinzione tra Paestum, Padula o Camerota.
Oramai per chi desidera venire in vacanza da noi, questi luoghi sono indissolubilmente legati da una comune matrice identitaria.
Compito della politica è quello di migliorare i collegamenti e le interconnessioni tra aereo, treni ed auto, eliminando le barriere e gli imbuti che vanificano il vantaggio competitivo di avere finalmente un aeroporto funzionante, ma che oggi appare isolato dal contesto che vorrebbe servire e rappresentare, proprio per l’assenza di strade a scorrimento veloce e di sinergie intermodali.

Mai come in questo momento storico occorre una classe dirigente consapevole di queste sfide, capace di fare fronte comune rispetto alle rivendicazioni di una pari dignità nelle infrastrutture viarie, nei presidi di legalità e di assistenza sanitaria, tutti elementi indispensabili per garantire un futuro di crescita e di ripopolamento dei borghi.