Il Concorso PNRR 3 scuola è un’iniziativa legata al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per il settore scolastico in Italia. È finalizzato a reclutare personale docente e amministrativo, sostenendo la ripresa e il miglioramento del sistema educativo attraverso investimenti e riforme. Al momento, di fatto, non ci sono date ufficiali precise per il nuovo concorso PNRR 3 scuola. Si attende intanto il bando ad ottobre e la prova scritta selettiva entro dicembre. Il MIM, al momento, ha reso nota la bozza del concorso PNRR3. Nuovi docenti verranno quindi assunti nel prossimo triennio, a partire dall’anno scolastico in corso. Si parla già di nuove graduatorie entro giugno 2026. Si tratterà, a quanto pare, sulla base delle considerazioni diffuse in ambito sindacale, di un concorso accelerato. Simone Craparo (Gilda degli Insegnanti) ha dichiarato che per quanto ambiziosa, tale tempistica stia a cuore del Ministro Valditara. Per prendere parte al concorso non basteranno più la sola laurea con i 24 CFU, ma risulterà indispensabile essere abilitati o essere in possedere di una laurea coerente con la classe di concorso e almeno tre anni di servizio nell’ultimo lustro, con almeno un anno nella specifica classe di concorso, svolti nella scuola statale. I diplomati (ITP) potranno ancora accedere con il solo diploma, in attesa della riforma della tabella B. In merito poi alla possibilità di accesso al concorso PNRR3 sostegno, occorrerà necessariamente la specializzazione. Potranno accedere per la scuola primaria quanti in possesso del diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/2002 o della laurea in Scienze della formazione primaria. Per l’infanzia si rende utile anche il triennio della magistrale. Si potrà partecipare al concorso anche con riserva, in attesa del conseguimento dell’abilitazione o della specializzazione su sostegno. Si suppone che la riserva andrà successivamente sciolta entro gennaio 2026. Di fatto, sarà difficile rispettare questo termine, considerato che i percorsi TFA non si concluderanno entro l’inizio del nuovo anno. La questione non si porrà per quanti stanno svolgendo i corsi INDIRE. Sul prossimo concorso scuola, infatti, alza la voce il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati. Ritiene che ancora una volta saranno penalizzati i docenti in formazione al TFA sostegno. Si tratta, aggiungono, di grave disparità e inosservanza normativa. Il Collettivo, in un comunicato stampa, esprime profonda preoccupazione e ferma contrarietà rispetto ai contenuti emersi nell’articolo pubblicato da Orizzonte Scuola in data recente, in merito alle modalità di partecipazione al concorso PNRR 3 per la scuola, con particolare riferimento alle riserve previste per i docenti impegnati nei corsi Indire, ai sensi degli articoli 6 e 7 del DL 71/2024. “Secondo quanto riportato, evidenziano nella nota, i corsisti Indire potranno accedere con riserva al concorso, riserva che sarà sciolta in occasione di una finestra prevista tra fine gennaio e inizio febbraio 2026. Tuttavia, tale previsione rappresenta un vulnus normativo: il DL 71/2024 prevede infatti, in maniera inequivocabile, la conclusione dei percorsi Indire entro il 31 dicembre 2024. Estendere arbitrariamente tale termine al gennaio 2026 significa aggirare la legge vigente, generando confusione, disparità e potenziali profili di illegittimità. Ancor più grave risulta essere l’esclusione di fatto di chi sta affrontando un percorso di formazione altamente selettivo e accademicamente qualificato come il TFA sostegno X ciclo, regolato dal DM 249/2010. Questi corsi non sono ancora partiti e si concluderanno a fine anno scolastico 2025/26, rendendo impossibile la partecipazione anche con riserva al concorso PNRR 3. Una penalizzazione tanto più incomprensibile quanto più si considera che questi percorsi sono stati promossi e organizzati dallo stesso Ministero, in base a piani ministeriali contingentati e standard elevati di selezione”. I docenti di sostegno specializzati denunciamo la disparità di trattamento tra corsisti Indire e corsisti TFA, a vantaggio dei primi, nonostante la differenza di qualità, durata e complessità dei percorsi; l’inosservanza della normativa vigente, in particolare dell’art. 6 e 7 del DL 71/2024, che fissa al 31 dicembre 2024 la conclusione dei corsi Indire; l’assenza di coerenza e trasparenza da parte del Ministero, che da un lato promuove percorsi selettivi come il TFA e dall’altro ne ostacola l’equità di accesso ai concorsi; il mancato rispetto del principio del legittimo affidamento dei docenti che, seguendo le vie istituzionali e ministeriali di formazione, si vedono oggi messi da parte. Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati chiedono di uniformare i termini e le scadenze nel rispetto della normativa vigente; di adottare criteri equi e trasparenti, basati sul merito e non su corsie preferenziali prive di fondamento giuridico e pedagogico. A chiosa di nota fanno appello alle coscienze politiche e domandano per la scuola insegnanti specializzati, docenti veramente formati, preparati e motivati, rammentano che ogni scorciatoia si rappresenterà infruttuosa, azione certa a discapito della qualità e della legalità.
Concorso docenti PNRR3, bando a ottobre, scritto a dicembre. Alza la voce il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati sulle modalità di partecipazione al concorso
Sul prossimo concorso scuola dissente il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati. Ritiene che ancora una volta saranno penalizzati i docenti in formazione al TFA sostegno. Si tratta, aggiungono, di grave disparità e inosservanza normativa. Il Collettivo, in un comunicato stampa, esprime profonda preoccupazione e ferma contrarietà rispetto ai contenuti emersi nell’articolo pubblicato da Orizzonte Scuola in data recente, in merito alle modalità di partecipazione al concorso PNRR 3 per la scuola, con particolare riferimento alle riserve previste per i docenti impegnati nei corsi Indire, ai sensi degli articoli 6 e 7 del DL 71/2024.
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