Benvenuti in un viaggio tra le onde e i sentimenti, un’immersione profonda nell’anima del mare e dell’amore che ne scaturiscono, un’ode alla bellezza eterna delle sue acque e delle sue creature e alla poesia che ne deriva. Emilio La Greca Romano, con il suo libro “D’amore e mare”, ci invita a navigare attraverso un vortice di immagini, emozioni e riflessioni, in un dialogo intimo e universale tra l’essere e il mondo marino. Questa raccolta di liriche, ricca di suggestioni sensoriali e di profonde contemplazioni, si svolge come un caleidoscopio di momenti, dove le sfumature marine si mescolano alle sfumature dell’amore, creando un mosaico di sentimenti che trascendono il tempo e lo spazio. Il mare, qui, non è solo un elemento naturale, ma diventa simbolo di vita, di mistero e di eternità. Le sue onde raccontano storie di passione, di resistenza e di rinascita, di creature mitiche e di divinità antiche come Poseidone, che sovrasta e protegge che incute timore e rispetto, ma anche tenerezza. La poesia di La Greca Romano si fa eco di questa dualità, celebrando la potenza e la delicatezza del mare, i suoi silenzi e i suoi clamori, i segreti celati nelle profondità e le luci che danzano sulla superficie. Con un linguaggio ricco di immagini e metafore, l’autore ci conduce tra le ostriche, simbolo di legami profondi e di memorie condivise; tra le agavi, simbolo di forza e resilienza; tra i gigli marini e le conchiglie che custodiscono storie di vita e di eternità. Ogni elemento naturale diventa un frammento di un poema più grande, un’espressione di quella bellezza che si manifesta nella semplicità di un tramonto, nella delicatezza di un petalo bianco, nel battito di un cuore innamorato. L’introduzione di questo volume non è solo un invito alla lettura, ma un invito a riscoprire il nostro legame profondo con il mare e con noi stessi, a lasciarci trasportare dalle sue onde di emozione e di verità. È un tributo alla poesia come modo di vivere, come energia che rinnova e nutre l’anima, come strumento per comprendere che, anche di fronte all’immensità del mare, siamo parte di un tutto più grande, fatti di amore, di mare e di luce. Preparatevi a lasciarvi avvolgere da questa alba lucente, a scoprire il miracolo della vita nelle sue sfumature più sottili, a immergervi in un mare di parole che faranno vibrare il vostro cuore e amplificare la vostra memoria. Emilio La Greca Romano ci regala con “D’amore e mare” un tesoro di emozioni che resteranno impresse, come un’onda che si infrange dolcemente sulla riva, lasciando tracce di eternità. La silloge è attraversata da un forte senso di connessione tra mare, natura e sentimenti umani. I temi principali emergono come amore, memoria, nostalgia, speranza, forza e resistenza della natura, il mistero insondabile dell’oceano. La presenza costante di elementi marini — onde, spiagge, conchiglie, creature marine — crea un’atmosfera evocativa e simbolica, dove il mare rappresenta sia un elemento di vita che di introspezione. Le immagini sono spesso di grande delicatezza e lirismo: “Alba adamantina lucente”, “giglio marino”, “gabbiani messaggeri di burrasca”, “mistero che chiami, abisso che muovi”. Questi simboli richiamano la purezza, la resistenza, l’infinito e l’ignoto, creando un senso di meraviglia e contemplazione. La silloge non segue schemi metrici rigidi, prediligendo una forma libera e spesso frammentata che rispecchia il flusso naturale del pensiero e delle immagini. La prevalenza di versi liberi permette di esprimere con più ampiezza le sensazioni e le riflessioni, conferendo un ritmo melodico e spesso cadenzato, come una melodia marina. L’uso del verso breve, delle pause e delle ripetizioni (“D’amore e mare”, “Amore e mare”), aumenta il senso di incanto, di mantra, di coinvolgimento emotivo. La presenza di molte immagini sensoriali—olfattive, uditive, tattili — arricchisce la tessitura poetica. Il linguaggio è ricco, evocativo e talvolta arcaicizzante, con un lessico che richiama l’epico e il classico, ma anche il lirico più intimo. Termini come “adamantina”, “sodal terra mare”, “squame ondulate”, “scintillio”, “scogliera”, “secolare culto”, “pantocrator” dimostrano una scelta lessicale elevata e meditata. L’uso di aggettivi e immagini che richiamano la luce, il colore e il movimento contribuisce a creare un’atmosfera di eternità e di spiritualità: “notturna allegrezza”, “alba lucente”, “fiamme di mare”, “colori diffusi”, “luce fresca mattinale”. Il mare come simbolo di infinito, di mistero, di vita e di morte, si intreccia con altri simboli come le conchiglie, le piante (agave, camedrio), le creature marine (gigli, gabbiani, molluschi). La natura è rappresentata nel suo aspetto più puro e resistente, come l’agave: simbolo di forza e perseveranza. Il richiamo a divinità (Poseidone), a miti e leggende, l’uso di termini religiosi (“pantocrator”, “benedizione”) conferiscono una dimensione spirituale e cosmica, elevando la poesia a una contemplazione dell’universo e dell’essere. L’insieme delle poesie si presenta come un’ode alla bellezza e alla forza della natura, con un forte senso di rispetto e reverenza verso il mare come entità viva e misteriosa. La lingua scelta è elevata, lirica, ricca di sfumature e di immagini che invitano alla meditazione e alla contemplazione. Non dispiace, se talvolta il linguaggio può risultare eccessivamente ornamentale o manierato, non si perde comunque la spontaneità. La ricchezza lessicale, spesso arricchisce, non appesantisce l’ascolto o la lettura. La struttura frammentata e libera favorisce un’atmosfera di flusso di coscienza, ma può anche rendere difficile cogliere un percorso narrativo o tematico preciso. Ecco perché la silloge si arricchisce di utili note. Nel complesso, la raccolta poetica si distingue per la sua profondità lirica e la capacità di evocare immagini potenti e suggestive. La padronanza tecnica e il lessico ricercato sono punti di forza. Questa nuova pubblicazione rappresenta un viaggio poetico attraverso il mare e la natura, carico di spiritualità, forza e nostalgia. È un’opera che invita alla riflessione sull’infinità, sulla resistenza e sull’amore, con un linguaggio elevato e un senso di sacralità del mondo naturale. Beneficia di un equilibrio tra il ricercato stile lirico e momenti di semplicità comunicativa.
Nota biobibliografica dell’Autore
EMILIO LA GRECA ROMANO, è una figura poliedrica e versatile, che ha saputo integrare la sua passione per la cultura e la didattica con l’impegno nella scrittura e nella comunicazione. Professore, Giornalista, Pedagogista. Cilentano d’origine (nato ad Acciaroli il 7 agosto 1963). Plurilaureato c/o l’Università degli Studi di Salerno (PEDAGOGIA; MATERIE LETTERARIE; VIGILANZA SCOLASTICA); presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Napoli, ha conseguito il MAGISTERO IN SCIENZE RELIGIOSE, titolo di grado accademico, indirizzo didattico-pedagogico. Docente di ruolo di DISCIPLINE LETTERARIE nella scuola secondaria di II grado. Iscritto agli ORDINI NAZIONALI dei GIORNALISTI e dei PEDAGOGISTI. Abilitato in Materie letterarie nella scuola secondaria di secondo grado, in Filosofia e Scienze Umane e in Filosofia e Storia. Ha conseguito diversi Perfezionamenti “post lauream” c/o l’Università di Salerno. Ha collaborato e collabora con testate quotidiane e periodiche. Per alcuni anni è stato Direttore responsabile della testata ORIZZONTI PASTORALI della Diocesi di Vallo della Lucania (Salerno). Ha pubblicato vari volumi sulla storia della tradizione popolare cilentana, monografie e libri di prosa e poesia: “SUD COME AFRICA”; “PROFONDO SUD”; “STREGHE E MADONNE”; “IL CANTO DEI POVERI”; “CILENTO”; “EROS”; “STAGIONI DEL CUORE”; “POESIE”; “UN PAESE, UNA STORIA, Discorso intorno alla marina di Acciaroli”, “VERSO PAESTUM”; “MITRA E CALAMAIO”, (Appunti di un giornalista sul Primo Decennio di attività episcopale di Mons. Giuseppe Rocco Favale, Vescovo della Diocesi di Vallo Della Lucania); “RAFFAELLO LAMBRUSCHINI: AUTORITA’ E LIBERTA’ IN EDUCAZIONE”; “GABRIELE ALTILIO – Elegantissimus poeta”; “I CAVALIERI DI MALTA NEL CILENTO”; “CAMMINO DI CHIESA” (Il profilo di Mons. Ciro Miniero, Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania. Attività e iniziative della Chiesa del Cilento dal 2011 al 2017. Cenni storico-geografici Brevi note intorno ad alcuni Pastori della Chiesa del Cilento); “ERNEST HEMINGWAY AD ACCIAROLI”; “SARAGNI A OLTRANZA”; “VERSI DIVERSI”; “DON CARLO GRANGETTI, Parroco ad Acciaroli-Missionario ed Operatore Sociale”; “PLANO DE LACZARULO”; “CARMINA ET FRAGMENTA”; “PAESE D’ANIMA E MEMORIA”; “VERSI IN RADA”; “D’AMORE E PASSIONE”; “POESIS”; “CROMIE DI VERSI”; “ARTE E POESIA”; “MONET, POESIA DI SOLE”; “SALMASTR’ARIA”; “ACCIAROLI, PAESE POESIA” (II Edizione “Plano de Laczarulo”); “CANTI D’AMORE” (II Edizione “Carmina et fragmenta”); “FOGLIE CADUCHE”; “ACCIAROLI, PAESE D’ANIMA E MEMORIA” (II Edizione di “Paese d’anima e memorie”). “POETANDO”; “SCHEGGE”; “TRACCE”; “VAN GOGH, PITTORE TORMENTATO E INCOMPRESO”; “RENOIR, JOIE DE VIVRE”; “MESCIDATI VERSI”; “CHAGALL, COLORE, SOGNO E MAGIA”; “PAROLE DI SOLE”; “DOLCE DIR D’AMORE”; “STILLE D’AMORE”; “POLIMORFI LIBERI VERSI”; “D’AMORE E MARE”. La produzione di Emilio La Greca Romano è caratterizzata da una profonda riflessione sulla memoria storica, sulla cultura del Cilento e sulla condizione umana. Diversi suoi lavori hanno un forte legame con la sua terra d’origine, ma esplorano anche tematiche universali. Ha creato il canale You tube “World poems”, dove le sue poesie sono accompagnate da colonne sonore, unendo la tradizione della poesia con il linguaggio digitale. E’ riuscito così a fornire un prezioso contributo culturale per l’innovativa fusione di tradizione e modernità nelle sue opere. Emilio La Greca Romano, segue, fra l’altro, la cronaca e la politica scolastica in qualità di Giornalista; cura la Rubrica “La scuola” per il settimanale “Unico”. Ha, inoltre, recentemente pubblicato “SCUOLA E COVID” (Narrazione politico-sociale e scolastica nell’emergenza pandemica); “LA RIPARTENZA” (Politica scolastica e rinascita della scuola); “LA SCUOLA POST PANDEMICA” (Politica e cronaca scolastica dopo il Covid); “AFFETTUOSA SCUOLA DEL FARE” (Politica e cronaca scolastica dopo la pandemia); “SCUOLA DI MERITO”, (Politica e cronaca scolastica durante il Governo Meloni. Volumi I, II, III e IV). È, inoltre, coautore delle seguenti pubblicazioni: “VOCI E VOLTI DEL CILENTO”; “USI E COSTUMI DEL CILENTO”; “VIAGGIO NEL CILENTO”; “I BORGHI DEL CILENTO”; “FESTE PAGANE E FESTE CRISTIANE NELLA STORIA DELLE TRADIZIONI POPOLARI DEL CILENTO”. Diversi suoi libri vengono distribuiti da vari store on line. Gli sono state conferite le onorificenze di Commendatore al Merito Melitense dal Sovrano Militare Ordine di Malta, SMOM, e di Cavaliere e Cavaliere Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.