Nella Santa Famiglia il modello per il nostro tempo
In una società che mette in crisi i legami, la liturgia indica la via della responsabilità e dell’amore
Una crisi che interpella
L’attuale processo socio-culturale si segnala per un progressivo assalto alla famiglia, corrosa dall’interno dagli effetti del sistema economico, dai modelli propagandati dai media e dall’ideologia della post-modernità, fondata su un esasperato individualismo e sulla rivendicazione di una libertà senza limiti.
Ne nasce una domanda decisiva: quale modello di famiglia viene oggi proposto ai giovani?
La risposta della liturgia
La risposta più saggia si ritrova nella liturgia della Parola di questa domenica, che invita a un bilancio e a un esame di coscienza su come abbiamo vissuto l’anno trascorso, chiamato a essere tempo di misericordia.

Tutti sono sollecitati a una riflessione critica, anche coloro che devono fare i conti con fallimenti e fragilità, perché Dio continua a riservare gioia, luce e vita: a noi il compito di scoprire dove e come accogliere questi doni.
L’esilio come luogo della protezione
Il Vangelo propone l’immagine di Giuseppe che fugge in Egitto senza indicazioni precise sulla strada da seguire e senza la garanzia di un ritorno sicuro.
Dio non ci sottrae alla notte, ma ci custodisce dentro l’oscurità, proteggendoci proprio nell’esperienza dell’esilio.
Nella storia della famiglia di Gesù si riflette quella di tante famiglie di oggi, ancora esposte a “nuovi Erode”, pronti a tutto pur di dominare.
Giuseppe, icona della responsabilità
A Giuseppe è affidato il compito della responsabilità: scegliere il cammino più sicuro, calibrare gli sforzi, proteggere Maria e il Bambino.
Egli diventa icona di tutti coloro che portano il peso della vita degli altri senza recriminare, in silenzio, senza attendersi ricompense, forti dei propri sogni concreti e della fedeltà quotidiana.
Maria, icona dell’amore che protegge
Maria è l’icona delle madri benedette dalla vita e dalla storia, capaci di dare non solo ciò che è richiesto, ma sempre qualcosa in più.
In questa relazione operosa e affettuosa il Bambino si sente protetto, custodito e amato.
Una lode che apre al futuro
Riconoscenti, lodiamo il Signore per la famiglia nella quale viviamo e per le grazie ricevute attraverso di essa durante l’anno appena trascorso.
Prepariamoci ad accogliere il nuovo con fiducia, pronti a intravedere oltre le apparenze la benefica mano di Dio.



