– Riflessione sul Vangelo di Luca (XIX Domenica del Tempo Ordinario)Liturgia
Il tema dell’attesa nella vita e nel Vangelo

Nella letteratura, il tema dell’attesa attraversa secoli di opere, assumendo significati diversi a seconda della sensibilità di chi scrive. Nella vita quotidiana, ciascuno di noi conosce bene l’esperienza dell’attendere: momenti lieti che aprono il cuore alla gioia o situazioni che generano ansia, dolore o paura.
Oggi, in una società sempre più impaziente, abituata al “tutto e subito”, l’attesa sembra un ostacolo da superare. Eppure, se vissuta con speranza, essa diventa un’opportunità di riflessione e di crescita personale.
Il messaggio del Vangelo di Luca
Il Vangelo di oggi ci parla di un’attesa quotidiana: non solo quella dell’ultimo giorno, ma di ogni incontro possibile con il Signore. Luca apre con parole di fiducia: “Non temere, piccolo gregge”.
È un invito a non lasciarsi travolgere dalle paure e a confidare totalmente in Dio, che ama e custodisce il suo popolo, promettendo un futuro nel Suo Regno.
La parabola del padrone e dei servi
Il brano evangelico è scandito in tre momenti:
- Assenza del padrone – Il tempo in cui non si vede il Signore è quello della prova.
- Veglia dei servi – L’attesa attiva e fiduciosa, senza sapere l’ora della Sua venuta.
- La sorpresa finale – Il padrone, trovando i servi pronti, si mette lui stesso a servirli.
Questa immagine rovescia le logiche umane: Dio non è un padrone distante, ma un Signore che si china verso chi lo attende con fede.
L’attesa come stile di vita
Essere pronti significa tenere accese le lampade della fede e non farsi distrarre da ciò che può allontanarci dal nostro cammino verso l’eternità.
Il messaggio non è minaccioso: non riguarda solo l’ora della morte, ma ogni occasione in cui il Signore bussa alla nostra porta.
Vivere l’attesa significa:
- Servire con amore i fratelli che hanno bisogno di aiuto, accoglienza, solidarietà.
- Restare vigili, attenti e disponibili.
- Coltivare la speranza che illumina il presente, non solo il futuro.
Conclusione
L’attesa vigilante dà senso alla vita, perché ci spinge a vivere l’oggi con il cuore aperto al domani. L’unico vero pericolo per il “piccolo gregge” è smettere di amare il Signore e di essere pronti alla Sua venuta.
Santa domenica in famiglia.
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Riflessione di Lucia Garifalos sul Vangelo di Luca (XIX Domenica del Tempo Ordinario): il valore dell’attesa vigilante e fiduciosa nella vita cristiana.