Dal 30 maggio al 1° giugno 2025 si è svolta a Paestum, negli spazi del Next – Nuova Esposizione Ex Tabacchificio, la quarta edizione del DMED – Salone della Dieta Mediterranea, che con oltre 100 stand e 25.000 presenze si è affermato come evento di rilievo internazionale dedicato alla promozione del patrimonio Unesco della Dieta mediterranea.
L’evento, promosso dal Consorzio Edamus, è stato patrocinato da importanti istituzioni nazionali e locali, tra cui il Ministero dell’ Università e della Ricerca, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, il Ministero della Cultura e il Ministero del Turismo. A livello regionale, è stato sostenuto da Regione Campania, Regione Sicilia, Regione Calabria e Regione Basilicata, Regione Molise, Regione Puglia e Regione Lombardia. Hanno aderito inoltre il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, il Parco Archeologico di Paestum e Velia, l’Associazione Borghi Autentici d’Italia e Coldiretti, e numerosi altri enti territoriali e nazionali.
La tre giorni ha accolto la partecipazione di diverse regioni, del Consiglio Nazionale delle ricerche, di enti locali e di istituzioni universitarie e di ricerca, organizzazioni no profit del terzo settore, agricoltori, piccole e grandi aziende agricole, associazioni di categoria e organizzazioni di produttori.

Oltre 300 gli ospiti protagonisti di talk e cooking show: scienziati, chef, artisti, giornalisti, divulgatori e rappresentanti istituzionali.
Tra i significativi eventi dell’ultima giornata, il Talk “Il turismo prossimale infantile e la teoria dell’appopolamento”, a cui hanno preso parte la dott.ssa Laura Cuozzo, attivista Agenda Onu 2030 e inviata del “l’Occhio di Salerno”, il dott. Pasquale Sorrentino, Consigliere provinciale con delega al Turismo e vicesindaco del Comune di San Giovanni a Piro, la dott.ssa Antonella Casaburi, autrice del libro Mirari (Lastaria Edizioni), romanzo promotore della cultura e della bellezza del Cilento.
Nel suo intervento “La tassonomia dei nuovi turismi creatori di start up”, il Consigliere Pasquale Sorrentino ha parlato di turismo e di sviluppo del turismo, soffermandosi sull’importante convolgimento delle scuole e sulle potenzialità del turismo prossimale e destagionalizzato.
La scrittrice Antonella Casaburi, partendo della trama del suo volume Mirari, incentrato su una storia di ritorno, un viaggio alla riscoperta delle radici cilentane, ha evidenziato quanto importante sia conoscere il proprio territorio, la bellezza dei luoghi e delle sue tradizioni.
L’incontro è stato condotto e promosso dalla dott.ssa Laura Cuozzo che, oltre ad essere attivista Agenda Onu 2030, ha ideato il festival sperimentale “NOI SIAMO LA MONTAGNA”, giunto alla sua 5° edizione, un contenitore di progetti socio culturali patrocinato dalla parrocchia e associazione “Passo dopo Passo” di Don Aniello Panzariello. Tra i suoi progetti, la dott.ssa Laura Cuozzo ha illustrato “Il turismo prossimale infantile e la teoria dell’appopolamento”: un metodo socio-pedagogico che ha lo scopo di far affezionare al proprio territorio i bambini che vivono in aree depresse a rischio spopolamento. Il turismo prossimale infantile coinvolge i bambini nella visita, e quindi nella scoperta del Cilento. Facendo riferimento al forte senso di meraviglia che provano i bambini quando scoprono la bellezza della propria terra ( citando il romanzo Mirari, la dott.ssa Laura Cuozzo ha parlato di Ri-Mirari), i comuni del Cilento vengono scoperti attraverso percorsi esplorativi insieme alle mamme, con formule week-end a misura dei turisti bambini. La dottoressa Cuozzo ha sottolineato come gran parte del territorio italiano sia costituito da montagne, aree soggette allo spopolamento. Il turismo prossimale infantile, che mira a diventare un metodo educativo a livello nazionale, è replicabile in tutte le aree interne italiane, coinvolgendo anche le coste, ha spiegato la dott.ssa Cuozzo, e si si avvale, al momento, del volontariato in rete con stakeholders che hanno a cuore la crescita sana e strategica dei bambini, secondo le linee guida del target 4, povertà educativa, dell’Agenda Onu 2030.
Un progetto come “Il turismo prossimale infantile” della dott.ssa Laura Cuozzo, attraverso il convolgimento di volontari e genitori, può essere il segreto per far affezionare i bambini di aree montane e isolate alle propie radici, alle proprie tradizioni. E rivolgendosi proprio alle nuove generazioni, a quelle che, secondo i peggiori pronostici, dovrebbero abbandonare per sempre le aree interne, può far radicare proprio nei più piccoli quei valori che le precedenti generazioni stanno perdendo. Il turismo prossimale infantile può contribuire a creare nuove generazioni fortemente legate alle proprie radici: generazioni che non vorranno abbandonare il territorio che da bambini hanno ammirato, conosciuto e apprezzato insieme alle mamme, ai volontari e a tanti altri bambini.