Quando uomini e donne accettarono la sfida impossibile
Di Domenico Nicoletti
Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, è l’unico ed emblematico esempio del mezzogiorno italiano che si rappresenta oggi come un paesaggio evolutivo vivente e vitale per la Sua “biodiversità”, “umanità” e “stile di vita” mediterraneo.

UNICO, per tante motivazioni, ma per me e Bartolo, per aver condiviso la sfida della comunicazione nell’esperienza di primo Direttore del Parco (1996/2004), unendo le tante testate giornaliste del parco, i giovani giornalisti, le genti, le idee, la volontà di cambiamento.
Più che un bilancio delle tante cose fatte, insieme a uomini e donne di buona volontà, con grandi slanci virtuosi e lungimiranti, per me, l’ennesima occasione di una ripartenza da dove tutto è cominciato! L’esperienza maturata in anni trascorsi lontano da queste terre è stata utile per rilanciare e consolidare, conoscenze e aspettative di territori e delle persone, nell’ancestrale, quanto proficuo e utile rapporto, tra UOMO e NATURA.
Era il 18 giugno del 1973 a Castellabate (SA), capitato per caso nel convegno internazionale, “I Parchi Costieri mediterranei”, nel quale si palesava, per me e il mio futuro destino, “la stella cometa”, in una mappa che apparve d’improvviso nella proiezione di un “lucido” ormai ingiallito, per me contenuto e origine della nascita del Parco Nazionale del Cilento .
L’Assessorato al Turismo della Regione Campania, avvalendosi della collaborazione della “Mediterranean Association for Marine Biology and Oceanology” (M.A.M.B.O.) indisse un Convegno Internazionale sul tema “I Parchi Costieri mediterranei”, che si svolse, grazie al lavoro organizzativo dell’Ente Provinciale per il Turismo di Salerno, a Castellabate dal 18 al 22 giugno 1973, come prima fase del Colloquio del “Pacem in Maribus”, continuato a Malta dal 23 al 27 giugno dello stesso anno. Il Convegno aveva come scopo principale quello di approfondire tematiche collegate all’istituzione dei “Parchi Marini” nell’area mediterranea e nelle altre zone che avevano avuto esperienze del genere.

Il Parco Naturale Marino di Castellabate era stata occasione per costituire una Federazione Mediterranea dei Parchi Marini esistenti, in modo da creare una rete strutturata di iniziative, che facciano fronte, con il loro esempio e con la loro attività, alla dilagante degradazione ambientale che rischia di trasformare il Mediterraneo in un mare morto.
Nonostante gli sforzi e la lungimiranza di quegli scienziati “giganti delle conoscenze”, possiamo dire che il Mediterraneo ha poi subito quella sventura annunciata, diventando oggi un mare di morti. Il Convegno di allora si proponeva di sottolineare le esigenze primarie di una economia in via di sviluppo, rappresentate in prevalenza dalla opportunità di utilizzare risorse presenti in loco senza dilapidare anzi, facendone un uso saggio e programmato in vista dei bisogni futuri. Oggi diremmo, le possibilità connesse a rivitalizzare un “ripopolamento umano” che le attività di ricerca e studio sui territori di “eccellenza” possono contribuire ad offrire alla scienza e soprattutto alle scienze legate alla prevenzione della salute umana.
Pertanto quel convegno fu lo slancio e l’apertura di un modello attrattivo e consapevole dei riflessi che potevano conseguire confronti e dialoghi sul mediterraneo sui problemi socio-economici da risolvere, adesso come allora, con chi vive sui territori come in quella occasione avvenne con i rappresentati dei pescatori di Castellabate.
Infatti, con straordinaria coincidenza (come un “allineamento di pianeti” che si ripeterà in seguito) in quel Convegno erano presenti uomini e donne che poi hanno avuto un ruolo cruciale in quella che definirei una “sfida impossibile” nel percorso di nascita e crescita del parco… uomini e donne che con sincera e concreta VISIONE del territorio e delle sue vocazioni, hanno inciso nella consapevolezza degli abitanti (in gran parte oggi assunta nell’orgoglio di appartenenza ad un territorio patrimonio del mondo), oltre che nella individuazione di rotte ancora oggi tutte da percorrere