I selecontrollori (cacciatori abilitati all’abbattimento dei cinghiali nell’area protetta) sono 530! Infatti, i nuovi 300 “cacciatori” abilitati all’abbattimento, andranno a dare man forte ai 230 già operativi.
Si tratta di un vero e proprio esercito assoldato, dopo averlo selezionato e formato, che dovrebbe “liberaci” finalmente dall’incubo che ha fatto “deragliare” molte delle speranze di sviluppo turistico e agricolo delle zone interne comprese nel perimetro del Parco.

Bene ha fatto l’ente parco a divulgare modalità e zone dove avverranno gli abbattimenti e, meglio farebbe, se fossero posti cartelli nei vari comuni interessati suddivisi in aree, ed anche lungo i sentieri battuti dagli escursionisti per evitare incidenti di caccia che potrebbero coinvolgerli. Infatti, nessuno immaginerebbe di dover temere colpi di arma da fuoco in un’area protetta …
Intanto, “Nelle more di approvazione del nuovo regolamento di selecontrollo e del nuovo piano di gestione degli ungulati nel Parco Nazionale del Cilento Vallo di diano e Alburni, si comunica che, a decorrere dal giorno 18.04.2025, le attività di depopolamento riprendono secondo le disposizioni di seguito riportate” …
Comuni ricadenti in Zona di restrizione I della peste Suina Africana
Piaggine, Monte San Giacomo, Tortorella (escluso enclave), Teggiano, Valle dell’Angelo, San Giovanni a Piro, San Rufo, Roccagloriosa (escluso enclave), Laurito, Roscigno, Futani, Polla, Montano Antilia, Novi Velia, Laurino, Cannalonga, Celle di Bulgheria, Cuccaro Vetere, Corleto Monforte, Campora, San Pietro al Tanagro, Sacco, Sant’Angelo a Fasanella, Santa Marina, Sant’Arsenio, Bellosguardo, Pisciotta, Camerota, Centola, San Mauro La Bruca, Vallo Della Lucania, Moio Della Civitella, Ceraso, Ascea.
L’attività di depopolamento avviene mediante le due tecniche ammesse dell’abbattimento da postazione fissa e della girata ed è attuata, dai soli selecontrollori che siano in possesso anche del titolo di Bioregolatori, secondo le seguenti prescrizioni.

Avvenuto l’abbattimento del capo, si procede in sequenza alle seguenti operazioni:
1. Per ogni capo abbattuto l’operatore deve apporre, immediatamente dopo l’abbattimento e comunque prima del trasporto, al tendine di Achille la fascetta inamovibile fornita dall’Ente Parco;
2. Segnalazione tramite l’applicazione da smartphone dell’avvenuto abbattimento, inserendo la foto del capo abbattuto, dove sia visibile sia il capo che la suddetta fascetta, indispensabile ai fini della rendicontazione, e compilando tutti i dati richiesti dall’app.;
3. La carcassa vanno poste in contenitori a tenuta di metallo, plastica rigida o nylon idonei e trasportata intera e in sicurezza direttamente nella struttura identificata (Centri di Raccolta CUCCARO VETERE O ROSCIGNO ) all’interno della zona di restrizione I in cui l’animale è stato abbattuto;
4. Eviscerazione, eventuale scuoiatura, e raccolta dei campioni biologici previsti devono essere effettuati presso il Centro di Raccolta.
5. All’interno della Zona di Restrizione I è possibile destinare i capi abbattuti all’autoconsumo nel limite di n 8 capi annui per bioregolatore, previo test PCR negativo per PSA ed esame trichinoscopico negativo per Trichinella spp. I prelievi saranno effettuati presso il Centro di raccolta e inoltrati all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici.
Comuni ricadenti in Zona di restrizione II della peste Suina Africana
Sassano, Casaletto Spartano, Montesano sulla Marcellana, Casalbuono, Buonabitacolo, Sanza, Caselle in Pittari, Rofrano, Torre Orsaia, Morigerati, Roccagloriosa (solo enclave), Tortorella (solo enclave).
L’attività di depopolamento avviene mediante la sola tecnica dell’abbattimento da postazione fissa (la girata è vietata) ed è attuata, dai soli selecontrollori che siano in possesso anche del titolo di Bioregolatori, secondo le seguenti prescrizioni.
Avvenuto l’abbattimento del capo, si procedere in sequenza alle seguenti operazioni:
1. Per ogni capo abbattuto l’operatore deve apporre, immediatamente dopo l’abbattimento e comunque prima del trasporto, al tendine di Achille la fascetta inamovibile fornita dall’Ente Parco;
2. Segnalazione tramite l’applicazione da smartphone dell’avvenuto abbattimento, inserendo la foto del capo abbattuto, dove sia visibile sia il capo che la suddetta fascetta, indispensabile ai fini della rendicontazione, e compilando tutti i dati richiesti dall’app.;
3. Trasferimento del capo, in piena osservanza delle misure di biosicurezza previste dall’Ordinanza del Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana n. 5/2024 presso il Sito di smaltimento individuato dall’ACL sentito il GOT territoriale.
Comuni non ricadenti in Zone di restrizione della PSA
Macroarea 1 – Comuni: Aquara, Auletta, Castelcivita, Controne, Ottati, Petina, Postiglione, Sicignano degli Alburni.
Macroarea 3- Comuni: Agropoli, Castellabate, Cicerale, Laureana Cilento, Lustra, Omignano, Montecorice, Perdifumo, Pollica, Serramezzana, Sessa Cilento, Stella Cilento, San Mauro Cilento.
Macroarea 4 – Comuni: Casal Velino, Castelnuovo Cilento, , Gioi Cilento, Orria, Perito, Salento,
Macroarea 5- Comuni: Capaccio, Castel San Lorenzo, Felitto, Giungano, Magliano Vetere, Monteforte Cilento, Roccadaspide, Stio, Trentinara,
In tali macroaree l’attività di selecontrollo avviene mediante le due tecniche ammesse dell’abbattimento da postazione fissa e della girata ed è attuata da tutti i selecontrollori abilitati ed attivati e in possesso del titolo di Bioregolatore.
I capi abbattuti nei territori dei comuni anzidetti possono essere conferiti al Centro di Raccolta di Felitto per la successiva commercializzazione secondo le modalità già disposte in precedenza. L’autoconsumo è ammesso nel limite di n. 8 capi all’anno per bioregolatore.