Il Circolo Montepruno compie 18 anni della sua esistenza in vita! Esso è una “costola” dell’omonima banca di credito cooperativo che, anche quest’anno, ha ottenuto il riconoscimento di “migliore” banca nel mondo cooperativo in Campania!
Devo confessarlo, l’invito recapitato via mail dal presidente del circolo, Aldo Rescinito, mi ha colto un po’ di sorpresa. Ma, vinto dalla curiosità, decido di accettarlo e, con Ginetta, arriviamo a Caggiano dove si terrà l’assemblea dei 218 soci tutti facenti parte anche della platea degli oltre 2800 soci della Banca Montepruno.
Al tavolo della presidenza siedono, con Rescinito, c’è Michele Albanese, nella sua prima uscita ufficiale come presidente della banca; e Cono Federico, che dal 1 gennaio, ne ha preso il posto come direttore generale. A fare gli onori di casa c’è, come sempre, il responsabile della comunicazione della galassia che ruota intorno alla banca, Antonio Mastrandrea.

Vale la pena ricordare che il “metodo Albanese” ha consentito di innestare, anche nelle altre espressioni della vita associativa, la mentalità pragmatica della capofila, si percepisce nella platea che segue attentamente le varie fasi dell’assemblea.
Circolo Montepruno, Montepruno giovani e Fondazione Montepruno, di cui Albanese ha assunto la presidenza, sono la traduzione in termini pratici di come si può mettere risorse nel sociale senza perdere il “controllo” dell’investimento fino al risultato finale: tendere a interpretare la funzione sociale che il credito cooperativo si è dato come imperativo.

Il presidente Rescinito “sbriga” le formalità che sono richieste dallo statuto leggendo una lunga e dettagliata relazione sull’attività sociale del circolo che i soci approvano all’unanimità. Anche l’approvazione del bilancio relativo al 2024 che registra un avanzo di circa 22.000,00 Euro su circa 44.000,00 disponibili all’inizio dell’anno sociale.

La scadenza del mandato triennale impone anche la nomina da parte del CDA della Banca Montepruno, come previsto dallo statuto … Michele Albanese propone la riconferma di Rescinito alla presidenza, di Valentino Di Brizzi, Luigi Macchia e Anna Miscia, già presidente della banca come consigleiri. Al loro fianco vengono indicati altri soci che li accompagneranno nella gestione del circolo nei prossimi tre anni. Il presidente rivolge un saluto di addio ai due soci che, purtroppo, non sono più … Vincenzo D’Amico, di Polla; e Giulio Feola di Vallo della Lucania!
Cono Federico, direttore generale della banca, chiamato in causa da Rescinito, riconosce al Circolo di essere stato un elemento stabilizzante tra la banca e il mondo esterno perché la sua azione ha reso tangibile il suolo della banca nel Vallo di Diano e nelle altre aree di competenza: “il lavoro è più facile se si ha la fiducia di tutte le componenti di una squadra!”
A questo punto è il momento che del neo presidente della Banca Monte Pruno, Michele Albanese … Aldo Rescinito, prima di cedergli il microfono, gli consegna una “penna” in regalo che Michele “potrà usare per scrivere per raccontare l’altra storia della sua vita appena cominciata…”
Michele, che non è mai riuscito, né voluto nascondere le emozioni, aggiunge pathos al suo “debutto” come presidente …
“Quando, da giovane, pensavo al mio futuro nella banca, avevo davanti la figura di mio zio Michele Albanese. Osservando il mio nipotino, Michele Albanese anche lui, non ho potuto non tornare con la memoria a quel tempo! Per quanto possa essere sembrato naturale entrare in banca e arrivare a diventarne direttore, certamente non è stata una passeggiata. Oggi, però si apre per me un altro capitolo … quello di presidente”.
Nel 1995 zio Michele lasciò sulla scrivania del suo ufficio il timbro di presidente. L’ho presi e conservato ed oggi lo poggiò sulla mia scrivania e lo utilizzerò per spostare avanti nel ‘tempo’ la sua ‘funzione’ perché un ‘Michele Albanese Presidente’ continuerà a svolgere il suo compito.
“Fare del bene … Fa bene, e aiuta a stare bene con sé stessi” afferma Albanese!
Il presidente, però, non può fare a meno di indicare in Antonio Ciniello, il vicepresidente, l’amico e il compagno di sempre che lo ha “supportato e sopportato con abnegazione impagabile” non lasciandolo mai solo, se non ricambiando con l’amicizia coniata con lo stesso ‘stampo’.
Una segnalazione speciale va al bellissimo borgo di Caggiano che con Gina abbiamo visitato per la prima volta … un paese che guarda in faccia al sole, e restituisce quel senso di tranquillo storico “vissuto” di cui è impregnata ogni via e ogni costruzione del centro storico.
Come è giusto dare merito allo chef, ai camerieri e al titolare del ristorante “La Tana del lupo” che ha saputo dare un saggio di una cucina non banale agli oltre soci e invitati che si sono seduti a tavola. un posto dove, certamente, torneremo …