Tra i “Pellegrini di speranza” (motto del Giubileo della Misericordia del 2025 indetto da Papa Francesco per l’Anno Giubilare), si è vista quindi anche la presenza del Cav. Attilio De Lisa dell’Ordine Equestre Pontificio di San Silvestro Papa della Santa Sede – Città del Vaticano che ha attraversato la Porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano oltre nella tarda mattinata ha visitato anche la Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura.
Mercoledi mattina 30 Aprile 2025, la diocesi di Teggiano-Policastro con circa 2300 fedeli con i cappellini rossi guidati dal nostro Vescovo Mons. Antonio De Luca, si è recata a Roma in Pellegrinaggio per un cammino di fede e di speranza attraversando la Porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano.
Nella stessa giornata presente anche la diocesi di Vallo della Lucania guidata dal suo Vescovo Mons. Vincenzo Calvosa insieme a 1300 fedeli diocesani con i cappellini verdi.
Inoltre a Roma si è visto un popolo in cammino proveniente anche dal Comune di Sanza dove vive il Cavaliere Attilio De Lisa e la Parrocchia con il Parroco don Giuseppe Spinelli coinciso in Cristo Gesù, unito dalla fede e dalla speranza, che ha attraversato la Porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano e dopo alle ore 12.00 per Papa Francesco l’avvenuta Santa messa presieduta dal Vescovo Mons. Antonio De Luca.
Circa 2300 erano i partecipanti al Pellegrinaggio Giubilare della Diocesi di Teggiano-Policastro, tra cui 400 giovani e 50 sacerdoti (don Giuseppe Radesca Vicario Generale Parroco di Padula, don Vincenzo Federico di Padula scalo, don Angelo Pellegrino di San Marco in Teggiano, don Antonio Toriello di Licusati in Camerota, don Antonio-Tony Palma di San Pietro al Tanagro-Castelluccio-Galdo di Sicignano degli Alburni, don Antonio Garone di Buonabitacolo, don Donato Ciro Varuzza di Montesano sulla Marcellana, don Ivan Sarto di Casalbuono, don Michele Totaro di Prato Perillo in Teggiano, don Pasquale Lisa di Pertosa,don Luciano Laperuta di Sala Consilina, don Nicola Coiro di San Rufo, don Enzo Rispi Segretario del Vescovo diocesano, don Simone Lacorte di San Giovanni a Piro, don Luigi Terranova di Polla, don Raffaele Brusco, di Sapri, don Angelo Fiasco di Teggiano, don Martino Romano di Sant’Arsenio, don Giuseppe Puppo, don Andrea De Luca di Montesano sulla Marcellana, don Antonio Romaniello di Montesano sulla Marcellana, don Paolo Longo di Sala Consilina, don Antonio Calandriello di Polla, don Pasquale Gaito cappellano dell’Ospedale Luigi Curto di Polla, don Simone Gentile di Casaletto Spartano, don Martino De Pasquale di Postiglione, don Pietro Scapolatempo di Santa Marina-Policastro Bussentino, don Vincenzo Contaldi di Vibonati, don Michele Casale di Atena Lucana, ed altri amici presbiteri e diaconi, ecc…), guidati dal nostro Pastore, Mons. Antonio De Luca, cammino e della nostra speranza. «Non siamo qui per una semplice visita», ha detto, «ma perché ci sentiamo raggiunti da questo amore che ci salva, che ci chiama alla vita».
Quella vissuta Mercoledi a Roma, insieme a tutta la Diocesi di Teggiano-Policastro, è stata un’esperienza indescrivibile. Un pellegrinaggio che ha avuto il sapore della fede autentica, della comunione tra le comunità, della speranza che nasce dal cammino condiviso. Aver partecipato a questa visita giubilare sia come fedele che Referente del Vescovo diocesano alla Formazione della Cultura Sociale, è stato per me un grande onore e una profonda vocazione. Essere lì, nella Basilica di San Pietro, accanto al mio Vescovo che ha presieduto la Santa Messa, è stato un segno di unità cattolica e di vicinanza tra territori (presenti anche Massimo Loviso Sindaco di Polla, Domenico Cartolano Sindaco di Sala Consilina insieme al Vice Bartolomeo Lettieri, Concetta Amato Sindaco di Casaletto Spartano, Luigi Biscotti Consigliere di Sant’Arsenio, Pasquale Caputo Vice Sindaco di Postiglione, altri Rappresentanti comunali, ecc…..).
Abbiamo camminato insieme, cittadini, parroci, amministratori, famiglie e giovani, uniti da un’unica luce: quella della fede. Una fede che non è solo devozione personale, ma senso profondo di appartenenza, di comunità, di identità condivisa. Abbiamo attraversato la Porta Santa, quel simbolo potente di grazia, di perdono, di rinnovamento. Un gesto carico di significato, vissuto con consapevolezza e con il cuore aperto, certi che ogni passo fatto lì fosse anche un passo verso una maggiore unione tra di noi.
Un’immagine resterà impressa per sempre nella mia mente e nel mio cuore: quel fiume di cappellini rossi, segno distintivo del nostro pellegrinaggio, che con devozione si dirigeva verso la Basilica di San Pietro, solo pochi giorni dopo la scomparsa del nostro caro Papa Francesco. Vedere quella moltitudine ordinata, gioiosa, raccolta, unita sotto il segno della fede e della nostra diocesi, è stato uno dei momenti più intensi e simbolici dell’intera giornata.
L’emozione più grande, però, l’abbiamo vissuta durante la celebrazione eucaristica presieduta dal nostro Vescovo, Mons. Antonio De Luca, all’interno della Basilica di San Pietro. Ritrovarsi lì, nel cuore pulsante della cristianità, stretti gli uni agli altri, è stato commovente e profondamente simbolico.
Guardarsi attorno e vedere i volti, le lacrime discrete di commozione, le mani giunte in preghiera, il sorriso dei giovani e la fede incrollabile degli anziani… tutto questo ha reso questo momento unico.
Alla fine di questa giornata porto con me un patrimonio di emozioni, di incontri, di riflessioni. Porto la consapevolezza che camminare insieme è sempre la scelta più giusta. Porto la bellezza di sentirci parte di qualcosa di più grande.
Grazie a chi ha reso possibile questa giornata, al nostro Vescovo, ai nostri parroci, a tutti i partecipanti. Ma soprattutto grazie alla mia amministrazione che mi ha permesso di rappresentarla in un contesto così importante.
Continuiamo a camminare insieme, con fede, con speranza e con amore.
Cavaliere Attilio DE LISA