A Piaggine sono tornata nel 1960 e abbiamo dormito a Paestum.
Al paese siamo andati e tornati come un “fulmine”: siamo entrati e usciti velocemente. Siamo stati anche ad Aversa, la città di origine di mio marito.
In Abruzzo, uno dei miei figli si è ammalato ed è stato ricoverato per 15 giorni a Pescara in ospedale.
Questo ci impedì di tornare a Piaggine perché era tempo di ripartire per l’America.
Autore: Bartolo Scandizzo
l’assessore al bilancio, Antonio Agresti, che chiarisce alcuni aspetti dell’operazione portata a compimento nei tempi strettissimi a disposizione, infatti, ricorda e chiarisce che “Il piano di riequilibrio finanziario pluriennale è una procedura amministrativa adottata dagli enti locali con lo scopo di risanare le finanze per assicurare all’ente una condizione per evitare il dissesto finanziario. Tale documento è finalizzato ad agevolare il recupero del deficit strutturale.”
La foto, in questo campo, ha capacità di suscitare emozioni senza avere bisogno di farsi sentire. I personaggi immortalati escono dal “quadro” e si raccontano senza parole
Nel 1954 i genitori decisero di tornare negli stati Uniti, dopo un primo tentativo fallito nel 1921 a causa della chiusura delle frontiere per l’emigrazione fatta dal regime fascista.
La madre che era cittadina americana, portò con sé solo i suoi fratelli Carmela, Rosa, e Pietro che erano minorenni, oltre al marito. La loro destinazione fu il New Jersey; Franco fu lasciato a Piaggine a ricercare il futuro al quale era stato destinato.
Per Michele Albanese è già iniziata l’era del padre nobile che dalla plancia di comando della “Fondazione Monte Pruno” avrà modo di “vigilare” sulla sua creatura e “travalicare” nel territorio del “no profit” che, alle nostre latitudini, è ancora del tutto privatizzato e che, invece di guidare, insegue gli eventi in un mondo che è abituato a non “dare conto” …
Non mi basta scorrazzare nelle città o su sentieri alla ricerca di monumenti o scorci panoramici! Mi sento realizzato solo quando alla storia di un posto o al bello del paesaggio posso portarmi dietro anche il sapore dell’umanità che questi luoghi riescono a trasmettere.
Al momento del ritiro dell’auto, una spigliata impiegata mi comunica che non c’è il navigatore sul quale avevamo riposto tutte le nostre speranze.
Purtroppo, pur avendolo chiesto e pagato, l’auto ne era dotato.
Ormai eravamo in “carreggiata” e abbiamo deciso di metterci in viaggio verso Boston come da programma.
Imbocchiamo la Interstatale 84 che punta a Nord.
Michele Albanese non abbandonerà del tutto la sua missione: continuerà a essere vicino alla Banca e alla comunità attraverso il suo impegno nella Fondazione Monte Pruno, un progetto dallo stesso ideato, progettato e realizzato che mira a restituire al territorio, con riconoscenza, tutto ciò che ha ricevuto in questi anni: fiducia, affetto e la possibilità di sognare insieme.
Nel 2018 per salvare un palazzo storico di Felitto in decadenza ho deciso di fare un investimento altrettanto importante, rilevando il Palazzo Migliacci, meglio noto come ‘A casa re’ cientu stanz’, diventato luogo di ritrovo per artisti e scrittori. Questo sito è adatto per l’organizzazione di mostre e convegni, nonché di workshop per la conoscenza delle erbe officinali e delle nostre tradizioni.
Oltre ad aver organizzato 6 edizioni della Sagra del Fusillo Felittese, ho ideato e promosso le prime sei edizioni di “Sapori d’Autunno”, la realizzazione di corsi di inglese e di computer per formare giovani guide turistiche e realizzato numerosi incontri culturali che animassero la vita del paese.
Mia nonna era di Bologna. Quindi, mio padre è stato a Bologna tantissime volte. Però mio padre e mia mamma, i miei genitori, hanno vissuto a Vicenza, molto vicino a Verona e Venezia, perché mio padre era un membro dell’esercito
È sempre un piacere presenziare alla crescita di un’azienda del territorio che dà lavoro a decine i giovani che, altrimenti, avrebbero preso la via tracciata da intere generazioni … quella di cercare spazio di vita e di soddisfazione professione altrove dal luogo dove erano stati destinati. Lo è ancora di più, quando ad esserne protagonista è un amico di vecchia data come Rosario Pingaro che ho conosciuto giovane ambizioso soprattutto di poter lasciare segni della sua presenza nel tessuto economico e sociale a Capaccio Paestum. Il luogo dove suo nonno, Rosario Pingaro come lui; e suo padre, Vincenzo; impegnato nella trasformazione di…