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Sfoglia: Parco Cilento Diano Alburni
La statua della Madonna è già stata sistemata sull’altare, i più anziani hanno già preso posto arrivando alla spicciolata, l’organo crea l’atmosfera, i due celebranti sono in piedi in attesa di accogliere la processione dei gruppi organizzati per “categorie” che si è già composta all’ esterno.
L’utilizzo del carbone, prima per riscaldare le case e poi per fare viaggiare persone e merci su treni e navi, è stato propedeutico alla rivoluzione industriale. Il prezzo del “progresso” l’hanno pagato le infinite morti e gli altrettanti innumerevoli infortuni di uomini che hanno fatto la storia economica dell’Ottocento e del Novecento.
L’accordo di gemellaggio si propone di continuare a favorire lo scambio di visite tra i cittadini delle due realtà, rafforzare i legami tra le comunità e intraprendere una collaborazione che possa aprire un canale culturale e commerciale che farà crescere l’interscambio apportando vantaggi a tutti.
Già penalizzati dalla mancanza di un’autostrada, realizzata nel Vallo di Diano perchè all’epoca si sosteneva che il Cilento avesse la ferrovia, gli ultimi tre esecutivi, presieduti da Conte, Draghi e Meloni hanno sancito che la nuova linea ad Alta Velocità venga realizzata proprio in parallelo al corridoio autostradale, bypassando ancora una volta il Cilento.
Noi viviamo in questo quartiere e sono cresciuta a un isolato di distanza. Sia mia madre che i miei nonni mi raccontavano sempre di questo festival. Ad un certo punto il festival non si è più fatto e poi hanno ricominciato a organizzarlo
Tra la seconda metà del 1800 e gli inizi del 1900 emigrarono negli Stati Uniti e si stabilirono in quel piccolo angolo del mondo, dove trovarono lavoro, specialmente nelle miniere e nella costruzione delle ferrovia agli inizi e successivamente anche nell’industria tessile. Partivano giovani coraggiosi, coppie ed anche intere famiglie, spendendo tutti i loro miseri averi, ed anche facendo debiti, per pagare le spese di viaggio.
La decisione di gemellarci con Old Forge affonda le sue motivazioni in una storia che nasce alla fine del 1800. Da allora decine di felittesi si imbarcarono per l’America e andarono, richiamati dai primi pionieri arrivati prima di loro, a lavorare in una delle 5 più grandi miniere di carbone che “resero” grande l’America.
Quando eravamo fidanzati Raymond mi disse: “Quando sarai mia moglie, non dovrai mai lavorare”.
A New York tornai prima io da solo per un anno intero. Restai lì a lavorare al ristorante così per mettermi a posto a livello finanziario, per poter comprare subito un appartamento. Dopo, aprimmo “Il Gattopardo”, dove sono da 24 anni circa. “Il Gattopardo” fu aperto, purtroppo, nella stessa settimana della tragedia del 11 settembre 2001, per cui per un anno fu abbastanza tragica. In quell’anno chiusero molti ristoranti.
Ecco tutti i progetti avviati nell’area del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni: ASCEA (SA): Dorsale Borghi BSB; CENTOLA (SA): Cilento Mediterraneo; PETINA (SA) DIANO E ALBURNI: Tra Natura, Arte e Cultura; POLLICA (SA); Le Terre della Dieta Mediterranea; POSTIGLIONE (SA): Borghi della Salute e del Benessere; SAN GIOVANNI A PIRO (SA): I Borghi del Ben … essere; SAN PIETRO AL TANAGRO (SA): Rallenta, Gusta il Vallo di Diano; SAPRI (SA): Il Fiordo delle Terre del Bussento; STIO (SA): Ribborghi; SASSANO (SA): I Borghi Del Benessere; CASTEL SAN LORENZO (SA): Cilento Segreto; ALFANO (SA): Inside Coast.
Farebbe ancora più piacere se questi eventi e la presentazione di pubblicazioni che riguardano il territorio e le aree protette del Parco venissero adeguatamente fatte conoscere a chi vive nell’area protetta per risollevare, almeno un po’, il livello di apprezzamento che riscuote tra gli “indigeni”. invece, sul territorio non pervenuto!
Quello che sconvolge in questa storia è l’emergere dell’inquinamento, non solo delle prove, quanto del tessuto sociale di una comunità che sembra aver smarrito la proprio identità, come una sorta di “mutazione genetica” causata dallo stravolgimento economico di certi equilibri, con l’arrivo di investitori non autoctoni e non sempre di specchiata moralità.


