Cosa servirebbe per trasformare questi paesi in mete affascinanti e attrattive? Quali idee potrebbero contribuire alla loro valorizzazione? Come far emergere il potenziale inespresso dei tanti piccoli borghi di cui è costellato il Cilento? Cinque idee, spesso trascurate e sottovalutate dai cilentani, potrebbero promuovere il territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Rivitalizzare il patrimonio culturale specifico di un luogo: è questo una prima, attuabile idea. Molti dei nostri paesi del Cilento vantano un patrimonio storico e culturale unico; di certo piccolo e poco conosciuto, ma sicuramente caratteristico. Investire risorse ed energie nella valorizzazione di chiese, palazzi ed edifici storici potrebbe stimolare il senso di identità degli abitanti, e richiamare visitatori. Le piazze del centro storico potrebbero essere animate da rievocazioni storiche, festival culturali e mostre: eventi che, animando i luoghi, potrebbero riportare l’attenzione sulla bellezza storica e culturale. Si potrebbe investire nella valorizzazione di storiche ville, residenze nobiliari che necessitano di restauro e che potrebbero riportare alla luce il loro fascino storico ospitando eventi culturali e concerti. Le più antiche e suggestive chiese potrebbero divenire fulcri di festival medievali che rievocano la storia locale.
Sviluppare spazi verdi per attività all’aperto: è questa una seconda, attuabile idea. Migliorare gli spazi verdi e progettare un miglior utilizzo di quelli già esistenti creando aree comuni accoglienti e ricreative. Percorsi ciclo-pedonali, aree picnic e parchi attrezzati invoglierebbero single e famiglie a trascorrere più tempo insieme e nel proprio paese. Inoltre, manifestazioni nel verde ed eventi sportivi potrebbero attirare visitatori. Il Cilento si presta bene come location per gare di corsa, giornate di fitness, percorsi naturalistici con punti di osservazione per il birdwatching.
Promuovere in maniera professionale l’enogastronomia e i prodotti locali: è questa una necessità per il Cilento, che è Patria della Dieta Mediterranea. Ciascun paese ha una propria specificità culinaria e prodotti tipici che meritano di essere scoperti per favorire l’economia locale, quella delle aziende, dei mercati e dei ristoranti del posto. Eventi specifici che non siano solo sagre, ma degustazioni e mercati che celebrino i prodotti e la loro preparazione potrebbero aiutare l’economia locale e incentivare l’afflusso di un turismo di qualità destagionalizzato, durante tutti i weekend dell’anno.
Narrare l’identità e la tradizione attraverso un avvincente marketing social: il passato e la storia tramandati, rinforzati e valorizzati attraverso i social! Oggi è necessario avere una forte presenza sui canali social; una presenza originale, e l’originalità del Cilento è insita nella sua tradizione, nell’identità storica e culturale che la rendono unica. Le diversità di ciascun comune e di ciascuna frazione andrebbero non omologate, bensì rinforzate e valorizzate con una forte presenza online e sui social media per poter attrarre il turismo giovane e moderno. Le peculiarità delle attrazioni locali, enfatizzate e veicolate attraverso il marketing social con accattivanti contenutiaudio e visivi potrebbero fare la differenza nel modo in cui i piccoli borghi vengono percepiti. Sviluppare un’app mobile potrebbe arricchire l’esperienza e il convolgimento dei visitatori, che verrebbero condotti attraverso i centri di interesse storico, culturale e ambientale. Inoltre, la tradizione verrebbe esaltata se i social, e l’app, con testi elaborati da scrittori e letti da attori, narrassero non solo la storia dei paesi ma anche quella di chi li abita, le tradizioni, gli usi e costumi, al fine di convolgere i visitatori e invogliarli a visitare le manifestazioni e gli eventi che in quel luogo si svolgono.
Progetti in collaborazione con artisti: dare voce all’arte e ai comuni che accolgono l’arte sviluppando installazioni artistiche di arte pubblica che trasformerebbero i paesi in musei a cielo aperto. Esaltando le caratteristiche del paese, murales e street art, oppure statue in bronzo e marmo…. in un festival d’arte che coinvolgerebbe artisti locali, nazionali e internazionali in un paese che diverrebbe più dinamico e attrattivo. E per convolgere gli stessi abitanti, un progetto di arte partecipativa in cui tutti potrebbero contribuire alla creazione di opere d’arte che troverebbero collocazione in piazze e luoghi di aggregazione del paese, al fine di rafforzare il senso di appartenenza e di comunità.
Una sola di queste cinque idee, più d’una o o tutte e cinque intrecciate fra loro, valorizzerebbero un paese, esaltando lo spirito comunitario e attraendo un turismo di qualità, contribuendo a salvare i paesi dallo spopolamento!