Ad Altavilla Silentina giugno è molto più di un semplice mese dell’anno. È un viaggio tra passato e presente, fede e cultura, natura e tradizioni che si rinnovano. Un momento in cui il cuore del paese batte forte, unendo tutti, devoti e non, sotto il segno di un entusiasmo che solo un luogo come questo sa trasmettere.
Questo è un mese speciale per Altavilla Silentina, che sin dai primi giorni, si veste di un’atmosfera unica e coinvolgente. Un’atmosfera che non solo si percepisce visivamente, tra le strade e le abitazioni di questo antico borgo, ma che pervade anche l’animo dei suoi abitanti, rivelando una profonda connessione con la propria storia, le proprie tradizioni e la fede che da secoli attraversa il cuore di questa comunità.
L’incontro con Altavilla Silentina è, infatti, un tuffo nella storia. Le sue strade particolari del centro storico, le case antiche che raccontano secoli di vita, la piazza principale che conserva ancora oggi il ricordo delle celebrazioni passate, sono la cornice perfetta per una comunità che vive intensamente ogni momento dell’anno, ma che, in particolare, trova in giugno il culmine della sua devozione e partecipazione. Infatti, per gli altavillesi, giugno è un mese di festa e devozione in onore del giovane santo Antonio da Padova. La sua ricorrenza, il 13 giugno, segna uno dei momenti più importanti dell’anno per Altavilla Silentina. La figura di questo Santo è da sempre al centro della vita religiosa e culturale del paese, un santo amato per la sua vicinanza ai più poveri, la sua straordinaria umiltà e la sua dedizione verso gli altri.
Le celebrazioni in onore del santo portano un’incredibile carica di entusiasmo e partecipazione popolare. I preparativi iniziano giorni prima, con la realizzazione delle infiorate, che decorano le strade del paese, e con la preparazione di feste religiose e civili che coinvolgono ogni generazione. È un momento di raccoglimento per i devoti, ma anche di gioia collettiva per tutti gli altavillesi, che si ritrovano insieme per celebrare un patrimonio di fede e tradizione che si tramanda da secoli. Questo periodo di festa è anche un’opportunità per celebrare l’identità culturale della comunità nonché di ritrovo per i tanti giovani e non, che vivono lontano dal proprio luogo di nascita. Ad Altavilla Silentina, infatti, la religiosità non è un fatto separato dalla vita quotidiana, ma un’esperienza che si intreccia con il tessuto sociale, con la gastronomia, con la musica, con l’arte popolare. La festa religiosa, al di la dei preparativi che iniziano già mesi primi, prende il via con la celebrazione di tredici messe serali (Tredicina) presso il Convento di San Francesco, monastero risalente al 1435, fondato da S. Bernardino da Siena, e la mattina del 13 giugno con la messa solenne al Santo, la cui “Ite Missa Est” da inizio ad una grandiosa processione che si snoda in tutto l’abitato del paese. Una folla maestosa, canti religiosi, e una sfilata di “Cente” vere opere d’arte a forma di barche colme di ceri portati a spalla dai fedeli, accompagnano il Santo in ogni abitazione che desidera accoglierlo su tavolini adornati con tovaglie e cestini di fiori freschi. Sin dalle prime ore dell’alba il piazzale antistante l’antico Convento si riempie di fedeli accorsi da ogni contrada, da ogni dove, per dare omaggio al giovane frate diventato Santo.
In questo mese, l’aria si riempie di un entusiasmo positivo che investe ogni cittadino, ma anche chi arriva da fuori. La popolazione di Altavilla Silentina vive il mese di giugno con un sentimento di orgoglio e di appartenenza, consapevole di portare avanti una tradizione che è testimonianza viva della religione, della storia e della cultura di questo luogo. Ma non è solo la festa religiosa a rendere speciale il mese di giugno ad Altavilla. Il territorio, immerso in un paesaggio che alterna colline verdi e panorami mozzafiato, diventa anche un punto di riferimento per gli amanti del turismo rurale, che trovano in questo borgo una meta perfetta per riscoprire la bellezza del sud Italia, la sua storia, i suoi sapori e la sua autenticità. E per chi si reca ad Altavilla Silentina, in questi giorni e per la festa di Sant’Antonio, troverà qualcosa in più da ammirare. Infatti le “Uncinettine di Lorylù” associazione presieduta da Lory Adami, e già autrici di altri sensazionali lavori, hanno dato vita a un’iniziativa artistico-culturale straordinaria: “Un fiore per Sant’Antonio”. Questo progetto, sostenuto dalla Pro-Loco guidata dal presidente Oreste Acito, ha coinvolto numerose volontarie, ma è più corretto dire artiste, nella realizzazione di migliaia di fiori all’uncinetto. Le creazioni, che si richiamano al Lilium Candidum, noto come Giglio Bianco o Giglio di Sant’Antonio, sono state collocate presso il Convento di San Francesco e le strade che saranno percorse dalla processione il 13 giugno, trasformando il paese in una vera e propria galleria d’arte. Un paese in festa che ti accoglie non solo tra le sue bellezze storiche e artistiche ma anche con eventi celebrativi religiosi e culturali, grazie all’impegno di tanti giovani, della Pro-Loco e del Comune. Eventi come la rievocazione del Miracolo di Sant’Antonio, il Palio delle Cente e tante altre iniziative, legate alla ricorrenza annuale della celebrazione di Sant’Antonio, precedono e seguono i giorni di festa. Visitare Altavilla Silentina è come aprire una porta sulla storia, sulle tradizioni, sulla cultura e sull’arte, oltre riempirsi lo sguardo con panorami e tramonti unici.