Una vetrina/museo dedicata all’Amaro Teggiano

La storia di Amaro Teggiano

L’attività, legata alla promozione del brand, alla partecipazione ad eventi e manifestazioni ed alla vendita, ha sempre visto protagonista il centro storico di Teggiano

Attualità
Cilento martedì 05 giugno 2018
di Cono D'Elia
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Una vetrina/museo dedicata all’Amaro Teggiano © Unico

Quattro anni caratterizzati da idee, iniziative, riconoscimenti ed investimenti, anche in controtendenza. E’ la storia di Amaro Teggiano, liquore dolce nato nel 2014 nel centro medievale del Vallo di Diano, su iniziativa di Enzo Sorbo, casertano da diversi anni trapiantato a Teggiano e della fidanzata Vincenza Tropiano. L’idea, partorita negl’anni ’90 dal padre di Vincenza, titolare dello storico negozio di alimentari presente sul cucuzzolo teggianese, è rimasta tale, per essere poi ripresa e trasformata in bottiglia nel 2014. Grazie al contributo e alla collaborazione della Ditta Penna, storico liquorificio di Sassano, è, infatti, venuto alla luce un liquore dolce prodotto con erbe aromatiche e officinali del territorio del Parco. L’attività, legata alla promozione del brand, alla partecipazione ad eventi e manifestazioni ed alla vendita, ha sempre visto protagonista il centro storico di Teggiano, sul quale il team dell’Amaro ha investito, andando contro la tendenza legata all’abbandono, allo spopolamento ed alla chiusura delle attività commerciali. Lo scorso dicembre, infatti, nel “cuore” della piazza è stato inaugurato un angolo espositivo. Una vetrina/museo dedicata all’Amaro Teggiano, ma non solo.

Certo, un centro storico, quello del sito d’interesse Unesco, non paragonabile ad altri del territorio, in considerazione del ricco patrimonio artistico, architettonico e monumentale. Tuttavia, l’aspetto legato allo spopolamento non risparmia neanche l’antica Diano, dove le abitazioni chiuse aumentano di anno in anno. Nel corso del tempo sono stati diversi i riconoscimenti ottenuti da Amaro Teggiano. Tra questi il Premio “Venere d’oro – Innovazione del prodotto” attribuito dalla Camera di Commercio di Salerno a Vincenza Tropiano e, nella seziona enogastronomia, il Premio 2018 “Primula D’Oro” indetto dalla redazione giornalistica di Info Cilento. Quest’anno, inoltre, è nata una collaborazione con San Leucio (frazione del comune di Caserta) e la sua pregiata seta. Collaborazione sfociata negli astucci rivestiti proprio di seta. Un connubio messo in evidenza anche dall’Università della Val d’Aosta nel corso di una lezione di marketing. Per quel che riguarda i progetti futuri legati all’Amaro Teggiano, oltre all’arricchimento dell’angolo espositivo, quello di dar vita ad una versione più “amara” del liquore. “Le difficoltà ci sono state e ci sono – sottolinea Enzo Sorbo – ma intendiamo proseguire con ancora più entusiasmo e decisione, investendo sempre più sul prodotto e sul borgo di Teggiano”.

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