Si tratta di un finanziamento ottenuto per la riqualificazione di Via Magna Graecia dalla rotonda del Cerro all’ingresso dell’area archeologica all’incrocio di via Tavernelle

Il rifacimento di via Magna Graecia è un’occasione irripetibile per fare di Capaccio Scalo una città

È il progetto di 6 milioni di Euro che Franco Palumbo ha lasciato in eredità alla Città dei Templi.

Attualità
Cilento martedì 24 settembre 2019
di Bartolo Scandizzo
Immagine non disponibile
Via Magna Graecia © Unico

Il Progetto per il “Miglioramento della Mobilità, Rifunzionalizzazione ed Adeguamento dell’asse Via Magna Graecia” è il lascito di oltre 6 milioni di Euro che Franco Palumbo ha fatto alla Città dei templi. Non sono poche le voci che raccontano di forti contrasti in seno alla maggioranza dell’ex sindaco di Giungano diventato sindaco di Capaccio Paestum proprio relativamente all’assegnazione di quell’appalto … https://www.comune.capaccio.sa.it/bando/miglioramento-della-mobilita-rifunzionalizzazione-ed-adeguamento-dellasse-via-magna-graecia-2/

Si tratta di un finanziamento ottenuto per la riqualificazione di Via Magna Graecia dalla rotonda del Cerro all’ingresso dell’area archeologica all’incrocio di via Tavernelle.

Il progetto prevede la:

  • Riqualificazione di tutto il manto stradale attraverso la fresatura dell’esistente e la messa in opera dell’asfalto sull’intero tratto interessato dall’intervento in progetto;
  • Riqualificazione degli spazi pubblici pedonali con una nuova pavimentazione più organica e consona all’ambiente circostante;
  • Riorganizzazione del sistema dei parcheggi con la nuova segnaletica orizzontale e verticale;
  • Creazione, ove non sono presenti, degli spazi pedonabili per creare un unico collegamento tra la rotonda in località Cerro e l’ingresso dell’area archeologica;
  • Organizzazione di un puntuale sistema che possa rendere il passeggio lungo il Corso un'esperienza confortevole, tale da incentivare la mobilità pedonale e ridurre il traffico veicolare;
  • Riqualificazione della pubblica illuminazione dell’intero tratto oggetto di intervento per una migliore fruibilità degli spazi di aggregazione e per una migliore visibilità veicolare.

Toccherà a Franco Alfconsegnare i lavori all’impresa o alle ditte associate in rete che si aggiudicheranno l’appalto per la realizzazione del progetto.

Si tratta di un’occasione unica per rendere più vivibile Capaccio Scalo, abbattere la barriera invisibile che separa la “città” moderna da quella antica, di realizzare percorsi ciclopedonali sia a destra che a sinistra dell’arteria che, prima della realizzazione della variante superstrada alla SS 18, sopportava tutto il traffico verso la sub regione cilentana in entrata e uscita.

È anche un banco di prova delle capacità amministrative del “sindaco che sa fare il sindaco” che assegnerà i lavori e ne seguirà la piena e completa realizzazione onde evitare ritardi nella consegna delle opere e, soprattutto che la loro realizzazione sia coerente al capitolato ben dettagliato nel progetto definitivo.

Il tempo concesso alle imprese è di 120 giorni lavorativi, per cui c’è tutto il tempo per Capaccio Paestum di presentarsi all’appuntamento con la “stagione” estiva con il nuovo look che nella descrizione inserita nel progetto è sintetizzato come uno “spazio aperto” con 5 fasce accostate: strada, parcheggio, vegetazione, fascia pedonale e pubblica illuminazione.

L’intervento è suddiviso in 5 tratti: 1) Località Cerro – palazzo Carrozza, 2) Lato Nord Palazzo Carrozza – incrocio via Fronilli, 3) Via Fronilli – inizio Borgonuovo, 4) Borgouovo – incrocio via Cafasso, 5Via Cafasso – Vicolo Tavernelle. In ogni tratto sono previsti dei “sub – ambiti operativi al fine di garantire la completa o parziale fruibilità dell’area interessata ai lavori”.

A proposito di “spazio aperto” vale la pena ricordare a tutti noi e a Franco Alfieri che in campagna ha dato elettorale ha lanciato l’idea di una Capaccio Scalo che si apre alla stazione ferroviaria che dovrebbe diventare il vero anello di collegamento al Rettifilo.

C’è anche da “lavorare di fino” per recuperare alla vivibilità anche gli spazi situati alle spalle del Consorzio di Bonifica e della Bcc di Capaccio, questo al fine di consentire una via di “fuga” pedonale in ogni direzione.

Si avrebbe così, dopo l’abbattimento delle “barriere” sulla via Magna Graecia (sia verso Salerno sia verso Paestum), anche un’apertura forte verso il Nord del territorio comunale. Rimarrebbe da rivitalizzare la “via del mare”: viale della Repubblica, che pur essendo l’unica via con marciapiedi e pista ciclabile necessita di una riqualificazione più funzionale al ruolo che occupa nella città.

Sembra che ci siano trattative avviate per l’acquisizione da parte del comune dell’ex cinema Miriam che è diventato da troppo tempo un “buco nero” che attrae verso il basso l’intero centro cittadino. Anche questa è una buona notizia in quanto ridare uno spazio culturale e aggregativo alla città è il primo passo per rimettere in moto anche la biblioteca comunale e l’utilizzo pieno del polmone verde del parco “la Collinetta” situata a ridosso della struttura transennata da troppo tempo.

Accenniamo anche al problema della delocalizzazione del Mercato Ortofrutticolo in contrada Cerro dove il consorzio che vi opera ha già acquistato il terreno per realizzarvi una struttura moderna e al passo con i tempi.

L’occasione della ristrutturazione radicale di via Magna Graecia per dare risposte alle aspettative del corpaccione commerciale, economico e finanziario della città cresciuta intorno al “Villaggio” progettato nel secolo scorso da Carlo Santini è unica e forse irripetibile.

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