La manifestazione di Legambiente a tutela del parco in quel di Montisani a Vallo della Lucania ha visto la partecipazione di Michele Bonomo –onnipresente presidente campano che vola da Capua a Sorrento, da Napoli al Cilento – del rappresentante delle aree protette Antonio Nicoletti e di altri attivisti e volontari dell’associazione. Una decina di uomini di buona volontà con un enorme striscione giallo con la scritta “Sì al parco”, sono saliti da una terrazza del casino ancora sede dell’ente, dato che l’inaugurazione di palazzo Mainenti è stata settembre, per metterlo come bandiera di resistenza. Esigua la partecipazione nel palazzo che, da quinta, isolata e con le crepe alle mura, era piuttosto triste. Erano stati invitati a partecipare amministratori, cittadini e rappresentanti delle associazioni del territorio, per “manifestare l’adesione ad un’idea di sviluppo locale che passa attraverso la cura del territorio e la valorizzazione delle risorse endogene del territorio”. La data del primo di aprile e la poca conoscenza dell’evento, forse, avrà tratto in inganno qualcheduno. Esiguo il numero dei presenti. Oltre ai volontari di Legambiente, due sindaci del Cilento: Pollica e Camerota. Un po’ pochini per i tanti comuni che sono inseriti nell’area protetta. Un segnale poco critico, sia per l’attenzione al parco, sia per il mondo dell’associazionismo. Domandiamo a Mimmo Pandolfo, uno dei maggiori esperti di escursionismo, vice presidente della federazione europea escursionismo e candidato alla presidenza italiana cosa ne pensa. Il sit-in riguardava l’associazionismo: è malato anche lui? “Guardi, non sapevo nulla della manifestazione, glielo garantisco. Conosco Michele Bonomo, è una persona seria. Se mi avesse invitato avrei partecipato. Purtroppo vi è un isolamento sterile, e i cambiamenti avvengono solo facendo sinergia”. Condivide il sit-in? “È curioso che Legambiente, presente in diverse attività del parco, scenda in campo ora. Mettersi sotto i riflettori, rischia di provocare un boomerang, finendo così col dare ragione chi urla contro l’ente: ‘avete visto che avevamo ragione a essere critici? Non siamo solo noi a essere in disaccordo su come vanno le cose’”. Ci sarebbe da riflettere, dunque. Sulle nomine, ad esempio. Si dice quasi per certo che il sindaco di Sassano, Pellegrino, sarà il nuovo presidente in quota Pd. Al parco del Vesuvio invece se ne attende uno del centro destra. Chi sa se la profezia si avvererà. Troppe domande e poche risposte, in attesa delle regionali che dovrebbero dare un assetto alla Campania e che probabilmente faranno seguire il nome del nuovo presidente. La cosa curiosa è che nella stessa giornata a Laureana, sede della comunità montana Alento Montestella, il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, era circondato da diecine di primi cittadini del Cilento. Temi trattati: territorio, promozione, viabilità, il rilancio del territorio, difesa della natura e tanto altro ancora. Era difficile entrare, eppure i saloni sono grandi. E c’era anche il presidente della comunità del parco Antonio Radano che parlava delle urgenze del parco. Ecco, si ripetevano gli sdoppiamenti di eventi, ma da una parte il vuoto, dall’altra il pienone. Troppe domande e poche risposte, in attesa delle elezioni che dovrebbero dare un assetto alla regione e che probabilmente faranno seguire il nome del nuovo presidente.
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