“Il binomio Sicurezza-Legalità è portatore di crescita economica"

A Capaccio Paestum il convegno Ambiente e Sicurezza

“La riaffermazione della Cultura e dei Valori è premessa indiscutibile e indispensabile per rimodulare e dettare nuove ipotesi e nuove strategie imprenditoriali e sociali”.

Ambiente
Cilento lunedì 17 giugno 2019
di Glicerio Taurisano
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Convegno © Unico

Che della sicurezza se ne parli è cosa saputa e fortunatamente c’è chi ne argomenta e soprattutto crea condizioni tali da poter poi applicare alle varie strategie risolutive, che interessano anche settori come la legalità, la collettività e la governance dei territori. Probabilmente non se ne parla abbastanza, questo sì, ma occorre dare atto che trattasi di un tema che sempre più spesso viene preteso nell’esercizio politico di qualsiasi campagna elettorale e che poi nell’espleto delle funzioni governative o viene fraintesa, nella sua accezione, oppure si dimentica che senza sicurezza nessun territorio può beneficiare di sviluppo.

Ebbene sabato 8 giugno presso il Centro Congressi dell’Ariston, a Capaccio Paestum, territorio che pretende ancora oggi una forte risoluzione dei problemi legati alla “sine cura” e alla legalità, si è svolto un interessante convegno co-organizzato da diverse rappresentanze del mondo aziendale con il Rotary Club, la KSM Security, con aziende sparse in tutta Italia e con sede operativa a Palermo, e la Fondazione Italiana per la Legalità e lo Sviluppo.

Quest’ultima è stata tra i principali promotori del convegno il cui scopo è tra i più nobili: «E’ necessario rivalutare e garantire il concetto di Sicurezza; ricordare che il binomio Sicurezza-Legalità è portatore di crescita economica e che in un periodo di crisi come questa che stiamo vivendo, la riaffermazione della Cultura e dei Valori è premessa indiscutibile e indispensabile per rimodulare e dettare nuove ipotesi e nuove strategie imprenditoriali e sociali» - affermail Gen. (r) Milillo, presidente della Fondazione – Altrettanto nobile è su quali principi questa Fondazione poggia le sue attività, difatti essa raccoglie l’eredità di pensiero che fu del Generale Ignazio Milillo (Ufficiale dei Carabinieri che investigò sul banditismo di Salvatore Giuliani e che arrestò Luciano Liggio, figura di spicco della Mafia, fatti tra l’altro raccontati e documentati in un libro in questi giorni pubblicato dalla casa Editrice Largo Libro di Agropoli e scritto dal Gen. Gianfranco Milillo e Vincenzo Cuomo) inteso all’educazione e alla divulgazione delle norme essenziali per il rispetto della legge e del “giusto vivere civile”. Milillo, pluridecorato Generale dell’Arma dei Carabinieri è stato protagonista nella lotta al brigantaggio e alla mafia. La Fondazione a lui dedicata partecipa e promuove numerosi progetti ed eventi, come appunto quello di Capaccio Paestum, tra cui la consegna del Premio Legalità alle personalità che maggiormente si sono impegnate in un percorso di legalità. Premio che quest’anno è andato al Generale CC Fabrizio Parrulli, Comandante Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che ha inoltre intrattenuto i presenti anche con una particolareggiata relazione sulle azioni di recupero di importanti opere d’arte, che sono così ritornate ai Musei italiani. L’evento ha visto susseguirsi per i saluti iniziali la dott.ssa Vanda De Biase, Presidente del Rotary Club Paestum Centenario, dall’avv. Raffaele Pesce, Presidente del Rotary Club Vallo della Lucania, il dott. Luigi Scorziello, Presidente della BCC di Aquara. Nutrito quanto qualitativo è stato il tavolo dei relatori, tra cui il Gen. CC (r) Giuseppe Fausto Milillo, Presidente Ksm spa e della Fondazione Legalità e Sviluppo; il Generale CC Giuseppe Vadalà, Commissario Straordinario di Governo per la bonifica delle discariche abusive; del dott. Gianluca Mandetta, Vice Presidente di Convergenze S.p.A., nota e importante azienda nazionale con sede a Capaccio Paestum, il Generale CC Fabrizio Parrulli e il dott. Umberto Saccone, già Ufficiale dei Carabinieri e della Sicurezza Nazionale, attualmente presidente IFI Advisory e Fraud Investigation, uno dei più grandi esperti che abbiamo in Italia in questo campo. L’incontro è stato moderato dal dott. Antonio Manzo, direttore de’ La Città, le conclusioni sono andate al Generale C.A. CC (r) Antonio Ricciardi, già vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e presidente onorario della Fondazione Italiana per la Legalità e Sviluppo e al Generale C.A. GdF Ignazio Gibilaro, Comandante Interregionale Italia Meridionale Guardia di Finanza. Presenti molti Carabinieri tra i quali anche il Comandante della Compagnia di Agropoli Francesco Manna, la delegazione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Capaccio Paestum, guidata dal Presidente Maresciallo Nicola Guariglia e quelle di Roccadaspide con Presidente il Maresciallo Pasquale Scardino e di Agropoli con il Presidente il Maresciallo Giuseppe Di Lucia.

Il convegno Sicurezza e Ambiente, che fa parte di un progetto molto più ampio noto come Sicurezza Italia, presentato a Roma il 30 gennaio scorso, segue altri due eventi di altrettanta importanza il “Mediterraneo, Società e Città Sicure” e “Mondo Cyber Security”.

Nell’ambito dell’evento svoltasi a Capaccio Paestum, la Fondazione Legalità e Sviluppo, ha voluto esporre anche la mostra della rassegna fotografica della Fondazione “Luci dal Buio. Mafia e Antimafia, immagini per un inventario”, già inaugurata qualche anno fa alla Camera dei Deputati ed esposta anche a New York presso l’Istituto di Cultura Italiana, divenuta un punto di riferimento per la conoscenza da parte delle Scuole e delle Università. «E’ sempre più vivo il bisogno di denunciare e lottare la forte influenza sull’economia imposta dal sistema criminale – aggiunge il Gen. G.F. Milillo – è indispensabile affiancare l’operato dello Stato con sigle e protocolli di intesa per rendere ancora più impermeabili le aziende, la società civile e le imprese agli interessi delinquenziali» ed è con questo presupposto che il convegno ha affrontato conpartners di eccezione le varie problematiche anche per istituire degli Osservatori deputati ad assicurare la sicurezza, trasparenza e maggiore tutela e produttività, allo scopo anche di preservare il Cilento e le zone limitrofe da interessi e infiltrazioni criminali.

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