La comunità composta dai fruitori dei servizi dei due acquedotti rurale e civile che vive nella piana a sinistra del Sele potrà toccare con mano se il gesto non sarà un’occasione sprecata

Roberto Ciuccio apre le porte del “palazzo” del Consorzio di Bonifica di Paestum

Recuperati in pochi mesi oltre 2 Mln di Euro. Resta il macigno di oltre 14 Mln di Euro di debito con l’Enel da ripianare oltre a quelli con i fornitori.

Attualità
Cilento giovedì 09 gennaio 2020
di Bartolo Scandizzo
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Roberto Ciuccio apre le porte del “palazzo” del Consorzio di Bonifica di Paestum © Unico

Visibilmente emozionato, Roberto Ciuccio apre il primo consiglio dei delegati del Consorzio di Bonifica di Paestum. Questo fatto un po’ sorprende infatti, il neo presidente è da tempo abituato alle pubbliche adunanze visto cheha ricoperto più volte sia la carica di delegato sia quella di consigliere comunale.

Ovviamente, sedersi sulla poltrona di presidente di un ente che ha fatto la storia della sponda sinistra del fiume Sele ha il suo peso che porta con sé una grande emozione.

Al suo fianco siede Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum, al quale Ciuccio dedica e sollecita un applauso in diretta, Guido Contini, il direttore, e l’intera deputazione che acconsente al rinvio del 1° punto all’O.D.G., di cui non è dato sapere, per dedicare l’intera seduta al confronto pubblico.

Ciuccio, dopo i saluti e i ringraziamenti a presenti, da lettura della relazione che ha preparato per aprire la discussione e, già dalle prime battute, si capisce che sarà l’ennesima “resa dei conti” nei confronti della fase commissariale gestita prima da Biagio Franza, deceduto e non in grado di difendersi, e poi di tutti gli altri passaggi che l’hanno visto protagonista come candidato fino a diventare presidente. L’altro commissario, Antonio Pagano e attuale delegato in consiglio e componente della deputazione dalla regione, viene nominato solo per giustificarne l’assenza per motivi di salute …

L’indice di Ciuccio è puntato verso l’incremento di costi del 20% per l’ente dovuto “a delibere relative ad assunzioni e spese che avrebbero compromesso” i conti dell’ente”.

Secondo Ciuccio queste spese, oltre a non essere necessarie, risultano del tutto illegittime in quanto la gestione commissariale avrebbe dovuto solo provvedere alla convocazione delle elezioni.

Ma il nuovo presidente imputa alla gestione commissariale anche “l’aumento della spesa corrente e la riduzione della riscossione dei contributi consortili”. Infine, a completare il quadro, Ciuccio denuncia che “nessun nuovo progetto è stato candidato a finanziamento come nel frattempo hanno fatto gli altri consorzi di bonifica!”

Al contrario, la nuova amministrazione, dal momento in cui si è insediata “ha chiesto un finanziamento di 4 mln e 400 mila euro per il progetto dell’impianto di sollevamento Calore e il piano irriguo per l’area Cannizzola – Ferragine che interesserà i comuni di Capaccio Paestum, Giungano e Agropoli.”

Inoltre, sul fronte del recupero crediti dovuti dai consorziati “sono stati recuperati oltre 2 mln di euro”.

Partita diversa è quella relativa ai fornitori che sono stati convinti ad accettare una riduzione dei crediti a fronte di pagamenti in tempo reale degli acquisti relativi alla spesa corrente. Perfino con l’Enel che vanta un credito di 14 Mln di Euro, Ciucciocomunica di aver aperto una trattativa per trovare una soluzione al “contenzioso” entro la fine di gennaio.

“Non esiste maggioranza e minoranza in seno al consiglio e alla deputazione” afferma Ciuccio. E così sembrerebbe a sentire l’intervento di Enzo Fraiese consigliere da 20 anni e presidente negli ultimi 7 anni prima del commissariamento. Anche lui da la sua disponibilità a collaborare attivamente con Ciuccio per dare “risposte certe agli agricoltori”. L’ex presidente ricorda Carlo Santini che inventò la canaletta con la quale fu portata l’acqua di irrigazione in ogni podere e che è stata copiata da altre realtà; rivendica

di “aver presieduto l’amministrazione più lunga della storia dell’ente che ha valorizzato la funzione dell’ufficio tecnico sfornando decine di progetti cantierabili, i soli che garantiscono risorse anche alla gestione ordinaria dell’ente”.

Franco Alfieri, invitato e che siede a fianco di Ciuccio, plaude al fatto che il neo presidente apre le porte alla società civile perché “le decisioni che hanno impatto nelle comunità devono essere veicolate fuori dalle stanza in cui si prendono”.

Il sindaco Alfieri ricorda, inoltre, che sui consorzi di bonifica pesa un macigno di 300 mln di Euro da caricare sulle spalle di qualcuno per bonificare i consorzi di bonifica. Questa è una priorità che Alfieri motiva con la necessità di consentire ai consorzi di proiettarsi nel futuro per continuare a garantire la gestione delle acque: “Portare l’acqua quando non ce n’è e irreggimentarla quando ce n’è troppa!”

Intanto, chiede a tutti i presenti di prendere atto che il protocollo d’intesa sottoscritto tra comune e bonifica metterà in moto la procedura per portare l’acqua a Capaccio capoluogo grazie ad un impianto di sollevamento (“l’Asis lo ha definito una follia” rivela Contini) che coprirà un dislivello di 450 m circa.

Alfieri chiede di chiudere con il passato e immaginare il futuro rivendicando di aver acquisito il cinema Miriam che diventerà un cine-teatro e la decisione di cambiare radicalmente la configurazione diPiazza Santini ammodernando la casa comunale e innestando il tutto con il progetto della nuova chiesa che costerà 3 Mln e 800 mila già deliberato dalla Cei: “una cosa sono i borghi rurali, altra cosa è quando quei borghi sono al centro di una città che deve guardare al meglio che c’è in giro per il mondo per competervi!”

Tra gli interventi che si alterneranno ai microfonosegnalo quello di Tonino Scala con 40 anni di vita vissuta al consorzio che ricorda i più di 40 Km di rete di canali che garantiscono alla piana che si trova a sinistra del Sele di essere quella che è, e non la palude che tornerebbe ad essere senza il lavoro di manutenzione che la “bonifica” effettua con regolarità. Scala ricorda anche Alessandro Santini, professore di agraria all’università di Portici, progettista dell’impianto di irrigazione a pressione oggi funzionante che sostituisce le canalette ideate e poi utilizzate in molte parti delle penisola.

A commento della carrellata di buoni propositi e del bel clima di collaborazione che si percepisce nella sala in cui si tiene l’incontro, forse vale la pena ricordare il “macigno” costituito dai 14 mln di Euro di debito nei confronti dell’Enel.

Certamente l’immenso debito non si può addebitare ai commissari ma a decenni di cattiva gestione dell’ente: basta pensare alle condizioni in cui versa la centrale fotovoltaica situata sulla vasca di Scigliati …

Intanto il primo passo nella direzione giusta è stato fato: “il bilancio di previsione del 2020 è stato approvato dalla regione Campania in appena 15 giorni in autunno del 2019, cosa che non succedeva da almeno 10 anni”.

L’apertura di credito, che in tanti hanno fatto al presidente per la decisione di aprire il “palazzo” alla comunità composta dai fruitori dei servizi dei due acquedotti rurale e civile, non dovrà essere sperperata.

Altrimenti, sia il presidente sia consiglieri sia la deputazione dovranno renderne conto non solo ai loro grandi elettori ma anche alla platea di circa 100.000 abitanti che vive nella pianura e sulle colline a sinistra del fiume Sele.

Di seguito ecco i link per chi volesse approfondire cosa hanno fatto i due commissari negli ultimi 3 anni:

https://www.unicosettimanale.it/news/attualita/512076/bonifica-paestum-il-commissario-franza

https://www.unicosettimanale.it/news/attualita/812675/intervista-a-nicola-pagano-commissario-del-consorzio-di-bonifica-di-paestum

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